E’ morto all’età di 74 anni Leon Russell, leggenda del rock americano anni ’70. A darne notizia, come rivela Repubblica.it, è stato il sito web ufficiale del pianista e tastierista, il quale si è spento a Nashville. Una morte non dolorosa, stando alle parola della moglie, la quale ha dichiarato che il trapasso sarebbe avvenuto nel sonno. La lunga carriera di Leon Russel, al secolo Claude Russell Bridges, ebbe ufficialmente inizio negli anni ’50, dopo un passato come pianista nei night club, collaborando con nomi del calibro di Ronnie Hawkins e Jerry Lee Lewis. Poi nel decennio seguente collaborò alla registrazione di “Mr. tambourine man” dei Byrds. Eppure il suo nome resta indelebile al fianco di Joe Cocker ma numerose sono state le sue collaborazioni artistiche con nomi di spicco della musica internazionale tra cui Eric Clapton, George Harrison, Bob Dylan, JJ Cale, Rolling Stones, The Beach Boys, Ray Charles e Frank Sinatra, solo per citarne alcuni. Leon Russell era un artista eclettico e camaleontico, oltre che polistrumentista: sapeva egregiamente suonare piano e tastiere ma anche chitarra e basso. Nella sua vita è stato anche produttore, discografico e compositore ma soprattutto nel corso della sua carriera si è distinto per essere stato uno dei musicisti più richiesti, come testimoniato dai nomi sopra citati. Quello da lui creato fu uno stile all’insegna dell’originalità, in quanto Russell seppe mescolare in modo eccellente il rock con l’r’&b ed il funk creando così qualcosa di nuovo. A renderlo riconoscibile, a parte il suo inconfondibile stile musicale, contribuì molto anche il look, sempre all’insegna dei lunghi capelli. Negli ultimi anni Leon Russell era tornato sulle scene musicali con l’album “The Union” del 2010 inciso con Elton John, mentre l’anno seguente fu ammesso nella Rock and Roll Hall Of Fame e nella Songwriter’s Hall of Fame.
LEON RUSSELL / È morto il simbolo del rock americano anni ’70: nella sua carriera collaborazioni esemplari (Oggi, 13 novembre 2016)
Leon Russell