Dopo l’ottimo “Vini e vinili, 33 giri di rosso”, libro che metteva insieme dischi e vini consigliati, Maurizio Pratelli replica. Questa volta dedicandosi ai vini bianchi, come da titoli, e scegliendo invece dell’lp il formato a 45 giri. Per l’occasione, con “Vini e vinili, 45 giri di bianco” (Arcana, 190 pagine, 22 euro), Pratelli si avvale di una collaborazione, lasciando che a parlare di musica sia Chiara Meattelli, giornalista e fotografa italiana che vive da molti anni a Londra, ritagliando per sé solo lo spazio dei vini. 



Meattelli, che ha scelto solo canzoni di artisti del Regno Unito, può concedersi il lusso di parlarne con la competenza e la passione di chi vive sul luogo conoscendone a fondo ogni aspetto. Chiara poi è scrittrice dotata di uno stile che affascina, sapendo coniugare le sue esperienze personali, le strade, le piazze e i parchi di Londra in maniera viva e seducente con le canzoni di cui parla: “Seduta in un lembo di prato a Golden Square, Soho, ammazzo un’ora di tempo con il mio amico Chris Harward, un fumettista londinese doc. Intorno a noi c’è una fauna variegata: pseudo-punkabbestia giocolieri, uomini in giacca e cravatta (viola) che mangiano panini al pollo fritto…”. Ecco come vorremmo sempre che si parlasse di musica (per la cronaca questo è l’inizio della scheda dedicata a Parklife dei Blur).



Non spaventatevi se come il sottoscritto di molte canzoni e di molti artisti non avete mai sentito parlare, ad esempio Michael Kiwanuka o i Fat White Family: è l’occasione per aumentare la nostra conoscenza musicale con ascolti inediti. Ma comunque i Bowie, i Clash o i Sex Pistols non mancano.

Pratelli si conferma raffinato valorizzatore di vini rari e di sana produzione, ad esempio l’Harmoge Prima Terra assemblato con tre vitigni diversi: il Bosco e l’Albarola delle Cinque Terre, il Vermentino dei colli di Luni e il Carlaz anch’esso di Luni, a opera di appassionati viticoltori che guardano prima al piacere e alla qualità che ai grandi numeri, fornendo pratiche informazioni sulla reperibilità del vino stesso non solo sul luogo di produzione ma anche ad esempio a Milano.



La vostra serata di Natale è bella e pronta con questo libro tra le mani in cui pescare buona musica da ascoltare accompagnati da una bottiglia di buon bianco di quelle che solo Pratelli sa consigliare.

Se poi volete fare una accoppiata ad hoc, altro libro imprenscindibile per la sera di Natale (o quella dopo fa lo stesso) è “N come Natale – 100 canzoni su Betlemme e dintorni (Abeditore, 234 pagine, 9,90 euro). 

Ci piace sottolineare come il curatore dell’opera, così come gli autori delle schede insieme a lui, è parte della redazione musicale del sussidiario.net: la bontà dell’opera è dunque garantita. 

Stiamo parlando di Walter Gatti che insieme a Alessandro Berni, Gabriele Gatto, Luca Franceschini e Fausto Leali ha realizzato quello che viene definito dal curatore stesso in modo arguto un “divertente cocktail editoriale che ha l’obiettivo di censire e riassumere quel che la musica ha voluto dire del fatto natalizio e delle sue conseguenze umane e religiose”. 

La storia della musica moderna, come tutti sapranno, è infarcita di album e canzoni natalizie, da quelle più classiche a insospettabili fino a irrispettose parodie. Da Bing Crosby ai Ramones tutti prima o poi hanno dovuto confrontarsi con l’evento più importante dell’anno. 

Con agili ma approfondite schede, gli autori passano così dal classico per eccellenza Silent Night (canzone che per qualche ora fermò la Prima guerra mondiale proprio il giorno di Natale) a  The Priest They Called Him di Kurt Cobain e William Barroughs. 

Non mancano autori e interpreti italiani, ad esempio Regalo di Natale, scritta da Enrico Ruggeri e incisa da Andrea Mirò, e brani conosciuti da pochi intenditori come la toccante Christmas Must Be Tonight di The Band, per dirne una. Un libro appassionante e pieno di curiosità, che permetterà di scoprire come anche un personaggio come James Brown incise la sua canzone di Natale, un brano dedicato al popolo afro americano in pieno clima di scontri razziali – era il 1968 – e cioè Santa Claus Go Straight to the Ghetto

Il libro è suddiviso per argomenti: canzoni classiche e tradizionali, buoniste, problematiche, anti-natalizie ed evangeliche.

Ogni scheda presenta interprete, autori, casa discografica e anno di uscita in modo che la ricerca del disco sia più facile possibile. Buona lettura e ascolto di Natale.