Una storia molto bella quella che ha dato vita alla collaborazione tra Franco Cerri, il più grande chitarrista della storia del nostro jazz probabilmente, il jazzista italiano più conosciuto e Antonio Onorato, chitarrista napoletano che vanta un sofisticato e attento seguito oltre alla stima di grandi della musica come Pino Daniele.
ANTONIO ONORATO & FRANCO CERRI è anche il resoconto di una amicizia musicale, e non solo, fra due straordinari musicisti accumunati da un tratto umano fuori dal comune.
Franco Cerri (90 anni) vanta un curriculum a dir poco impressionante avendo avuto la possibilità di suonare insieme ad autentiche leggende della musica jazz quali Django Reinhardt, Billie Holiday, DizzyGillespie, Chet Baker, Gerry Mulligan, Stéphane Grappelli, Lee Konitz ,Gorni Kramer oltre ad aver sviluppato una lunga e proficua carriera alla guida di proprie formazioni. Gli va inoltre riconosciuto uno straordinario ruolo come divulgatore avendo partecipato a numerosi programmi televisivi, alcuni da lui condotti, nei quali ha saputo far conoscere jazz al grande pubblico.
Il suo innato sense of humor gli ha consentito di mantenere credibile il suo ruolo di musicista anche quando divenne popolarissimo grazie ad una pubblicità televisiva. Vederlo in concerto è stato sempre un piacere per il suo modo di porgersi, per la sua capacità di far sorridere, affascinati da una tecnica e da una capacità strumentale fuori dal comune. Nonostante la perdita del figlio Stefano , grande bassista, (Eugenio Finardi, Jon Anderson, Fabrizio de André) Cerri ha continuato la sua attività restando ad oggi una delle personalità del mondo della musica più amate e rispettate.
ANTONIO ONORATO & FRANCO CERRI (Abeat Records) di fatto segna un passaggio di consegne, ad un artista (Onorato), che seppure con modalità e linguaggi diversi, pur sempre fortemente radicati nella musicalità italiana e al jazz, molto si avvicina a Cerri. Antonio Onorato giunto al suo venticinquesimo album, dopo aver collaborato con musicisti del calibro di Pino Daniele, Toninho Horta, Eddy Palermo suggella con questo lavoro una carriera che lo ha visto coerentemente impegnato a fondere i linguaggi jazz con la tradizione napoletana e la musica folk mediterranea , con un occhio di riguardo alla cultura pellerossa.
L’amicizia fra i due nacque circa quindici anni fa e non è azzardato immaginare quanto divertito fu l’incontro fra due persone dotate di grande ironia.
“Ricordo bene il nostro primo incontro- racconta sorridendo Franco Cerri nelle note di copertina- “Piacere Cerri”e lui:“Onorato, Antonio!”. E fu subito amicizia, musicale ma non solo”.
Negli anni seguirono diverse collaborazioni fino a che nel 2015 (25 e 26 settembre), i due chitarristi registrarono ai Master Studio di Udine i brani di questo cd nel quale sono compresi due pezzi live risalenti al 2 dicembre 2011.
Il risultato è notevole, in effetti i due musicisti interagiscono come se avessero suonato insieme da anni.
“Siamo abbastanza complementari: abbiamo un modo di suonare molto simile di matrice bop; ma la nostra complementarietà sta proprio nel fatto che le nostre sono due chitarre jazz marcatamente italiane, hanno cioè questo approccio melodico tipicamente italiano, elemento questo che mi ha sempre colpito quando ascoltavo la musica di Franco. Lui è un chitarrista jazz “italiano” (Antonio Onorato)
Un cd suonato in punta di plettro dal quale traspare il grandissimo amore e rispetto reciproco. Nonostante le esitazioni, la fatica della mano, il grande chitarrista milanese, sublima questo lavoro spingendo l’ascoltatore a percepirne le più piccole sfumature, i dettagli, le finezze che è ancora in grado di dispensare. Per contro Antonio Onorato, non è da meno mostrando tutta la sua bravura ‘suonando in punta di dita, come se avessi un cristallo prezioso tra le mani che non puoi scalfire’. Un incontro toccante.
Primo brano Out of Nowhere, segue la riuscita versione di Corcovado (Jobim). Cerri apre con il suo solo regalando bagliori di gran classe. Bye Bye Blues vecchio standard, è uno dei cavalli di battaglia di Cerri che per primo presenta il tema e improvvisa supportato in modo impeccabile da Onorato. Gran lavoro della sezione ritmica composta da Luca Colussi alla batteria e Simone Serafini al contrabbasso. Bluesette, bellissima composizione di Toots Thielemans, in origine una 3/4 ballad-swing, è qui riproposta in versione brasilianeggiante. Munasterio ‘e Santa Chiara beneficia dell’arrangiamento di Cerri, Antonio Onorato “canta il tema”. Profumo di Napoli anni ’50, quella di Totò, Eduardo, De Sica, della Loren. Neapolitan Minor Blues (Onorato), unico brano originale, è un blues suonato con la scala napoletana, uno dei pezzi forti di Antonio Onorato, destinato a diventare uno standard anche grazie alla bella progressione armonica, ideale per improvvisare. Antonio evidenzia tutta la sua tecnica e cantabilità.
Body and Soul e Take The A Train, registrate dal vivo, chiudono l’album suggellando la grande intesa anche in concerto. Il cd , seppure in distribuzione da poco tempo, ha riscosso grande attenzione da parte dei media italiani. Un lavoro da non perdere per chi ama il jazz e la chitarra .Si consiglia “vivamente”.