Grandi successi per i Tre Allegri Ragazzi Morti: la band guidata dal compositore, cantante e fumettista Davide Toffolo, punta i piedi sul palcoscenico musicale per fare un grande salto verso l’ottavo album. Il nuovo disco Inumani è stato realizzato in collaborazione con il loro fans sfegatato: Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Presenti anche altri nomi noti, come Mario Antonietta, Vasco Brondi ed anche Il Pan del Diavolo. Il cavallo di battaglia dell’album, “In questa grande città (la prima cumbia)”, si concentra su Milano che i Tre Allegri Ragazzi Morti hanno ribattezzato “Capital ben vestida”, ponendo l’accento sulla moda ed il fashion che da sempre trova ampio spazio nei vari showroom ed eventi d’eccezione. A detta della band, come citano le note di iTunes, si tratterebbe di un viaggio “caleidoscopico” che mostra il lato storico di Milano per poi spostarsi, attraverso l’arte, alla quotidianità in cui si muovono i residenti e non. Il brano è stato registrato e mixato da Paolo Baldini ed è una featurette di Jovanotti che anticipa l’uscita dell’album che avverrà l’11 marzo 2016. “Qualcuno vuol farsi vedere”, così dice uno stralcio del brano, “qualcuno si nasconde, in questa grande città che tutto il mondo conosce”. Il suono, definito da Repubblica come “suono dolceamaro alla Manu Chao”, può contare sul coro proprio di Lorenzo Cherubini e si muove su ritmi serrati di cumbia, dimostrando ancora una volta il talento della band che può contare su una scena indipendente conquistata oltre vent’anni fa in quel di Pordenone. Clicca qui per ascoltare il brano In questa grande città de Tre Allegri Ragazzi Morti. Con Lorenzo l’incontro, riporta sempre Repubblica, è avvenuto 5 anni fa ed è stato proprio La Repubblica XL a renderlo possibile. “Lui è molto attento” dice Davide Toffolo nell’intervista, “e ci ha scritto molte volte in passato facendoci complimenti”. In quell’occasione il cantante, da sempre conosciuto per il suo animo alternativo e promotore di suoni nuovi, aveva proposto alla band di aprire il suo tour degli stadi. In seguito si sono incontrati di nuovo durante un concerto a New York dove il gruppo di artisti si è messo d’accordo sulla creazione di Inumani. “Alla fine ha cantato su due brani e sulla cumbia si è esaltato”, continua Toffolo nell’intervista, “È stato molto generoso: è venuto un giorno qui in studio a Milano proprio durante il tour, tra il concerto di Zurigo e quello di Brescia, una cosa che pochi farebbero e ci siamo divertiti davvero molto, è stata una bellissima giornata”. Il riferimento del nome dell’album Inumani si rifà all’esperienza fumettistica di Davide Toffolo, richiamando una comunità che si trova spesso protagonista di tante graphic novel. Il cantante ha inoltre sottolineato che l’album rappresenta la conclusione di un’avventura iniziata con l’album Primitivi del futuro e che ha portato la band a muoversi verso il raggae. All’epoca, ribadisce il bassista Enrico Molteni, “Andavamo a quel fantastico festival che era il Rototom, ci piaceva l’atmosfera ma non capivamo la musica” ed è qui che è nato Primitivi, discostandosi molto dalla musica promossa dal festival veneto. 



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