In una delle sei date italiane, al Teatro degli Arcimboldi va in scena il concerto di Brian May e Kerry Ellis.
Brian May: chitarrista e compositore noto ovviamente per aver fatto parte dei Queen, che oltre a elaborare numerosi progetti (peraltro, secondo me, ben riusciti) sia da solista, che con altri cantanti come Paul Rogers dei Free (2008) e Adam Lambert (2015), da un po’ di anni collabora con questa cantante, Kerry Ellis.
Proveniente dal mondo dei musical i due si sono conosciuti proprio in uno di questi e lui rimase colpito da come lei riesce a sprigionare bellezza e dolcezza che si sposa benissimo con l’incredibile umiltà di Brian, risultato di una consapevolezza che dice di qualcuno che riconosce che quello con Freddy Mercury è stato un periodo troppo breve.
Appena entrato mi accorgo di una bellissima atmosfera data dalla musica classica e da un allestimento del palco davvero sensazionale. Vorrei sottolineare musica classica perché, appena l’ho sentita e mi sono seduto, mi ha fatto capire che per entrare in quella cosa lì c’era bisogno di silenzio.
Il duo ha presentato un’interessantissima scaletta comprendente brani dei Queen come Somebody to Love ( qui cantava tutto il teatro), e le splendide Love of my Life e Is this the world we created, ’39 (contenuta nell’ultima raccolta della band) finendo col botto We will rock you e Crazy Little. Poi anche Some Thing that Glitter ( ai tempi con Paul Rogers); ha ricordato il compleanno di George Harrison facendo Something. Ma, soprattutto, il momento più commovente è stato quando, durante l’esecuzione di “Life is Real”, sullo schermo di fronte appare Freddy Mercury e lì mi è venuto in mente che è proprio vero che se n’è andato troppo presto.
L’altro momento che mi piace raccontare e testimoniare è stata l’uscita. Non avevo mai avuto gli occhi lucidi all’uscita da un concerto, segno evidente di una passione sfrenata, per i Queen, Brian e tutte ciò che ne è scaturito.
Volevo chiudere e concludere con un’indicazione: quando e se vi capita di andare a sentire Brian e Kerry piuttosto che i Queen al completo, vi esorto a non andare col pregiudizio. ” nessuno riuscirà a sostituire Freddy Mercury” perché lo si sa, ma di andare a sentirli con occhi nuovi, diversi e pieni, aperti.
(Lorenzo Azzimonti)