Aria di Carpe diem a misura di coppia. È questa l’atmosfera che si respira tra le righe del  testo “Ora o mai più (le cose cambiano)” della capace Dolcenera. Da sfondo, due partner. Insieme da un po’, forse da tanto, non ci è detto. Ciò che invece appare chiaro fin da subito è che il loro rapporto sembra arrivato a uno stallo. O forse peggio: uno dei due pare abbia rinunciato a cercare la felicità. “Se non fai più niente per la tua felicità” è un sottile atto d’accusa. Ma anche un richiamo – fatto a chi si vuole bene davvero – a non perdere la più grande delle occasioni. È lei a ridestarlo: dentro questa relazione fatta d’amore tiepido non ci sta più.  Si parte di qui.



Dolcenera – nella prima parte del brano – ci mostra il suo lato più deciso, nel senso che non fa sconti a chi abdica davanti al più umano dei desideri: il desiderio di pienezza. “E queste cose ti bastano”: forse a lui bastano, forse per lui è sufficiente continuare a vivere rincorrendo un compromesso di soddisfazione. Ma per lei – la lei della coppia – no. Lei non vuole pensare a un domani – in cui si sta ancora insieme – ma in cui ci si sopporta stancamente. Ora. “Ora o mai più” è venuto il momento di prendere una decisione.

“Vai solo fino al punto in cui non ti troverai più” è un coraggioso invito a mettersi in gioco, in discussione al cento per cento. Già, perché bisogna perdersi per poi ritrovarsi. “E poi vedrai le cose cambiano”: ecco che qui – nella seconda parte della canzone – Dolcenera ci fa vedere la parte dolce di sé. Quella che, con amabile fiducia, invita il compagno a fare un passo in direzione della decisione. Il bello è che non servono chissà quali trasformazioni. “Una cosa semplice” viene ripetuto ben cinque volte: insiste sul fatto che il gesto di fidarsi – e andare insieme verso una svolta in cui si prendono in mano le redini dell’avvenire – è in fondo un passaggio non difficile e alla portata di tutti. Anche del più timoroso e incerto degli amanti.

“Tu che vieni verso di me e le cose cambiano” svela un pezzo in più: ci dice che lasciarsi andare in fondo è la chiave di tutto. Ma occorre farlo ORA. “Ora o mai (più)”. Il verso è ripetuto per ben tredici volte. Se l’ultimatum non è chiaro così…

L’ultimo pezzo ripete parti già dette, ma prima di ribadire ciò che le sta a cuore, la lei della canzone richiama l’attenzione dell’ascoltatore su di sé. Per la prima volta nel testo, usa un tempo in prima persona: “Ma non so più se davvero tu mi ami o no o è solo abitudine”. Io non posso più continuare a vivere nell’incertezza di stare insieme per consuetudine o convinzione. Riparte un crescendo di “Ora o mai più”.

Alla fine della canzone ci rimane in testa il ritornello di una Dolcenera decisa, coraggiosa, che non s’accontenta del compromesso. Dolcenera vuole tutto. E dentro il tutto – possiamo scommetterci – c’è anche vincere il Festival.