L’Italia perde un grandissimo artista con la scomparsa del cantante Gianmaria Testa che ha lasciato un vuoto incolmabile. Una situazione che di certo ha lasciato uno strascico nel mondo dello spettacolo e non con tanti volti noti che sono riusciti a trovare un momento intimo per dedicare un pensiero a un grande artista. A ricordarlo è anche Piero Fassino che sottolinea su Twitter: “Torino piange Gianmaria Testa, chansonnier di tradizione autentica e profonda, che amavamo per la delicatezza di pensiero e per la poesia”, clicca qui per il tweet.



E’ venuto a mancare l’artista Gianmaria Testa, personaggio di spessore del mondo dello spettacolo che ha illuminato con la sua poesia i palcoscenici italiani e non solo. Sky Arte Hd ha voluto ricordarlo immediatamente con un bel messaggio anche alle generazioni che non conoscevano bene questo immenso autore. E’ così che sul canale della televisione satellitare sarà trasmesso a partire dalle 19.15 il concerto a Torino proprio di Gianmaria Testa per ricordarlo e omaggiarlo nel giorno della sua dipartita. Clicca qui per il tweet di Sky Tg 24.



Lascerà un vuoto enorme nel mondo della musica la morte di Gianmaria Testa, il noto cantautore di Alba che se ne è andato a soli 57 anni dopo aver perso la sua battaglia contro il tumore. Tanti nel mondo dello spettacolo hanno voluto commemorarlo in queste ore e tra questi c’è anche la redazione del programma Che tempo che fa. Lo staff della trasmissione condotta da Fabio Fazio su Rai Tre ha infatti creato su Spotify una playlist con i suoi brani più suggestivi del cantautore. Si va da “La Tua voce” tratta dall’album Lampo a “Nuovo” tratto da Vitamia passandro per “Le traiettorie delle mongolfiere” dal disco Man at work (Live). Clicca qui per accedere alla playlist.



La musica italiana piange uno degli artisti più sensibili: Gianmaria Testa. Il poetico cantautore è morto ad Alba (Cuneo) dopo una malattia incurabile all’età di 57 anni. Per amore della musica Testa, aveva anche abbandonato il suo lavoro di Capostazione delle Ferrovie. Il successo arrivò nel 1994 quando vinse il Festival Musicale di Recanati ma – in sintesi – fu la Francia ad “adottarlo” musicalmente negli anni Novanta. “Con la scomparsa di Gianmaria Testa il Piemonte perde una delle sue voci più profonde e intense, frutto di una storia artistica fuori dal comune”, queste le parole del Presidente della Regione, Sergio Chiamparino riportate prontamente dall’Ansa.it. Chiamparino ha commentato ancora la morte del cantautore, chiosando: “I suoi testi sempre eleganti e garbati e la sua schiva notorietà lo rendono uno degli artisti che meglio ha saputo interpretare l’anima del Piemonte più profondo e più vero. A tutta la sua famiglia il mio più profondo abbraccio, assieme a quello di tutti i piemontesi”.

È morto questa mattina Gianmaria Testa, uno dei cantautori e poeti della musica contemporanea più talentassi e apprezzati, più all’estero va detto che non qui in Italia. In Francia soprattutto era un’autentica star, con vari album e collaborazioni con artisti emergenti: umile e molto intelligente, i suoi testi spesso complessi varcano la soglia dei grandissimi, avvicinandosi ad artisti del calibro di Ivano Fossati e Vinicio Capossela. Per anni aveva gatto convivere la sua professione di impiegato nelle Ferrovie con quella del musicista poi ha scelto la seconda e vi ha dedicato tutta la sua vita fino al tumore di questi ultimi anni e la morte di questa mattina. Voce roca molto affascinante, musiche sempre sottili e melodiche al punto giusto, ha venduto 200mila copie in tutta Europa collaborando con artisti italiani e mondiali nel jazz e nel folk: Paolo Fresu, Enzo Pietropaoli, Gabriele Mirabassi, Riccardo Tesi, Stefano Bollani ed Enrico Rava con il quale ha celebrato la figura del grande Fred Buscaglione nello spettacolo “Guarda che luna!”. Ha scritto poi vari brani per altri cantanti, come lo stesso Fossati o Fiorella Mannoia, nel meraviglioso “Un aeroplano a Vela”, poco conosciuto ma vi garantiamo, una poesia in musica tra le poche davvero valide.

Non ce l’ha fatta Gian Maria Testa a sopravvivere al tumore che lui stesso, esattamente un anno fa circa, aveva annunciato pubblicamente. Lo scorso maggio parlando con il giornalista Michele Serra aveva spiegato il perché di una lunga assenza dai palcoscenici che durava da qualche tempo: un tumore. “Per molti mesi non ho detto niente perché avevo paura di rompere le scatole alla gente. Ho pudore a parlare di me. In molti si chiedono dove sono finito, perché non faccio più concerti. Su internet corrono le voci, si sa come è internet, dicono che sono morto, che ho avuto un ictus, che sono nascosto in una casa di cura”. Gian Maria Testa era nato nel 1958 a Cuneo e aveva fatto per quasi tutta la vita il ferroviere. Poi la Francia per prima aveva scoperto il suo talento di musicista e quindi anche in Italia. Artista raffinato e colto, lascia un gran vuoto nella scena musicale italiana: “Mi mancano i concerti, mi manca moltissimo suonare e cantare. Lo faccio piano, da solo. Di notte, così non do fastidio. Penso molto alla musica e alle canzoni, ci penso continuamente. È come se mi rendessi conto solo adesso che erano parte integrante del mio vivere” aveva detto in quell’intervista.