Grande lutto nel mondo della musica in seguito alla scomparsa di Leandro “Gato” Barbieri, celebre sassofonista argentino ricordato soprattutto per aver firmato le musiche del film “Ultimo tango a Parigi” nel 1972. Fu questa sua composizione, ritenuta da Last-fm la più ascoltata tra i suoi brani, a dargli la grande popolarità di cui la sua carriera fu protagonista e che lo rese celebre al grande pubblico.  Ad annunciarlo oggi è stato il jazz club di New York, Blue Note, come riporta “Affari Italiani”, che con un tweet ha fatto sapere la triste notizia ai propri followers: “Abbiamo perso oggi una leggenda, un pioniere e un caro amico”, si legge. “Il contributo significativo di Gato alla musica e all’arte è stato un’ispirazione per ciascuno di noi”, ha poi aggiunto Blue Note sul celebre social.



Una polmonite si è portata via Gato Barbieri, che è morto a New York all’età di 83 anni. Il sassofonista argentino era nato a Santa Fe nel 1932 e anche se il suo vero nome era Leandro veniva chiamato “gato” per il suo modo veloce di suonare ogni notte nei diversi club di Buenos Aires. Dopo essersi trasferito a Roma nel 1962, aveva iniziato a collaborare con i grandi nomi del cinema e della musica, suonando per Ennio Morricone, Pier Paolo Pasolini, Giorgio Gaslini e Bernando Bertolucci, che nel 1973 gli affidò la colonna sonora di “Ultimo tango a Parigi” con cui vinse il Grammy Award. Il musicista ne aveva ricevuto un altro recentemente: nel 2015 era stato infatti premiato con il Latin Grammy alla carriera. Tra gli italiani ha collaborato anche con Antonello Venditti e Pino Daniele. Barbieri era stato operato recentemente e aveva subito un intervento di bypass, come spiegato dalla moglie Laura che gli stava accanto da oltre vent’anni. Per Gato si trattava del secondo matrimonio, da cui era nato 18 anni fa il figlio Christian.

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