“Personalmente mi emoziono di più quando una melodia tocca certe corde e utilizza certi intervalli. Le persone che urlano non le sopporto a tavola, figuratevi uno che canta urlando, ancora peggio” (Gegè Telesforo)

Da questa dichiarazione si può avere subito un’idea della nuova produzione di Gegè Telesforo: “Funslowride” , questo il titolo del cd firmato dall’International Collective of Music Travellers. Musica di classe, rilassante, grande groove, belle melodie, il tutto senza nulla invidiare alle produzioni americane del genere. Telesforo ha composto e arrangiato i brani proprio in funzione degli interpreti scelti, in modo da consentire loro di esprimersi ai massimi livelli. Tre anni di lavorazione, oltre 500 ore di studio, decine di talentuosi musicisti italiani ed americani della nuova generazione hanno reso possibile la realizzazione di un lavoro che farà felici gli amanti della buona musica, accomunando  appassionati di jazz, funk e pop. 



Tanti i nomi presenti, dal grande Ben Sidran in veste di ‘filosofo’, a  musicisti del calibro di Alan Hampton, Sachal Vasandani, Joanna Teters, Mosè Patrou, Joy Dragland, Ainè, Greta Panettieri. L’album,  appena pubblicato in Italia, Europa e Africa per Sam Records/EGEA Music/Believe Digital, il 29 giugno verrà distribuito nel resto del mondo dalla prestigiosa etichetta americana Ropeadope. 



Forti motivazioni di fondo, anche personali, conferiscono all’album la struttura del concept. Una “grande produzione” realizzata con l’amore, quell’amore che solo il grande artigiano sa mettere nelle proprie realizzazioni. 

“L’idea è quella di raccontare la nostra visione del futuro. Si parla di natura, dei nostri  figli. Si parla anche del momento a volte drammatico che viviamo seguendo le notizie… si parla ovviamente di amore. Prima dell’amore dovremmo capire la condivisione, che è quello che manca in questo momento anche in una coppia. Prima di dire siamo innamorati, è importante capire come si possa avere un punto di contatto, bisogna parlare di più” (Gegè Telesforo).



Fondamentale quindi, la regia dell’artista foggiano. Anni di esperienza radiofonica come dj (attualmente a Radio 24), conduttore di programmi televisivi (DOC), show e programmi cult a fianco di Renzo Arbore, collaborazioni con  autentiche leggende come Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, DeeDee Bridgewater, Phil Woods, Bob Malach, Georgie Fame, Clyde Stubblefield, Mike Mainieri, Bob Rockwell, Richard Davis, Phil Upchurch, Ricky Peterson, Frank McComb, centinaia di concerti con i suoi gruppi PureFunkLive, Groovinators, So Cool 5tet, nei quali hanno militato i migliori talenti della musica italiana. Un background sterminato al quale si uniscono le doti vocali che hanno fatto diventare Gegè Telesforo un autentico maestro dello scat ; il tutto a confluire in un personalissimo stile dove talento, gusto e garbo  rappresentano il tratto distintivo.

“Ho investito molto in questo progetto in termini economici, umani ed artistici; il risultato raggiunto credo sia notevole. Grande la cura dei dettagli, dai missaggi al mastering. Questa volta anzichè agli Sterling, che sono comunque un must a livello mondiale, ho pensato di rivolgermi ai Tube di Londra per avvalermi di Andy Jackson l’ingegnere che cura il mastering dei Pink Floyd. Importante il contributo di un grande artista visivo come Felice Limosani che ha arricchito la produzione con la sua grafica 3D e il video clip originale per il singolo Next oltre al video clip  Let The Children  del giovane regista Simone Calcagni (in collaborazione con l’UNICEF). Essere distribuiti in USA, Canada,  Australia, Sud America  e Asia dalla Ropeadope, lo stesso roaster di Snarky Puppy, Christian Scott, Shayna Steele, Marke Lettetieri, Terrace Martin è di buon ausspicio. Quando Leo Sidran, mio partner in questo progetto, ha fatto ascoltare  i primi brani  al loro direttore artistico, questi ha dato la priorità assoluta al nostro lavoro. La Ropeadope, utilizzando strumenti innovativi, rappresenta il meglio in termini di promozione e divulgazione  della musica ; questo permetterà a FunSlowRide di avere una dimensione autenticamente internazionale (Gegè Telesforo).

Realizzato interamente in inglese, l’album si apre con The Green Doctor cantato da Joanna Teters (Mad Satta and DrewoftheDrew). E’ subito grande musica, belle atmosfere, suoni curati, d’effetto il lavoro della sezione fiati con Alfonso Deidda al sax tenore, flauto e Daniele Raimondi alla tromba . Presenti inoltre Ameen Saleem (dal gruppo di Roy Hargrove) al contrabbasso, Dario Panza alla batteria, Greta Panettieri cori e Gegè Telesforo cori e percussioni .

Let the Children  è una canzone dedicata ai bambini, la voce di Ben Sidran interpreta il ruolo del vecchio saggio ed evoca i temi principali di “On the Children” una delle poesie di ” The Prophet” di Khalil Gibran. Let the Children  rappresenta al meglio il lavoro che Gegè Telesforo sta portando avanti con l’UNICEF, si raccontano le contrastanti emozioni di un padre che alla fine si rende conto che la cosa migliore  è  permettere ai propri i figli di sperimentare la vita e il mondo. 

Il piano di Domenico Sanna e il suono dei campanelli, fanno da intro a Next che vede protagonista la voce di Alan Hampton (Robert Glasper, Meshell Ndegeocello, Gretchen Parlato) doppiato nei cori da Joy Dragland. Il violoncello di Giovanna Famulari e il piano caratterizzano lo svolgimento del brano uno dei più belli del cd. A seguire, la celeberrima I Shot The Sheriff di Bob Marley, unica composizione non originale inserita proprio per stigmatizzare la deriva della nostra civiltà sempre più dedita alla violenza. Protagonista la voce di Moses Patrou e lo scat di Gegè Telesforo.

 

Molto toccante Say No intro scritta da Greta Panettieri insieme a Telesforo ed intepretata in solitario dalla voce di Sachal Vasandani (Gerald Clayton, Wynton Marsalis, Jon Hendricks, Gretchen Parlato) con Domenico Sanna al piano.

In crescendo la successiva Say No che oltre a Vasandani vede le belle performance di Domenico Sanna al piano e Alfonso Deidda al tenore.

Who I am vede alla ribalta la talentuosa  voce di Greta Panettieri,  supportata dal lirismo di Max Ionata al sax soprano, Pasquale Strizzi alle tastiere ,  “Fratello” Joseph Bassi al contrabbasso e  Dario Panza alla batteria.

Con The Great C.T. Telesforo rende omaggio a Clark Terry uno dei suoi maestri, ricordandolo alla sua maniera: prima  seguendo all’unisono la melodia per poi passare allo scat, con riuscite citazioni del grande trombettista scomparso lo scorso anno. Insieme a Gegè,  Seby Burgio al piano Wurlitzer, Joseph Bassi  contrabbasso e  J.”Avatar” Telly alla batteria .

Finale con la ripresa di Say No e  Next (radio edit) con l’affascinante voce di Alan Hampton.

Registrato  da  Riccardo Bomarsi  ai R&B Studio & GrooveMasterStudio (Sutri), Leo Sidran ai UML Studio (Brooklyn-NewYork), Mark Withcomb ai DNA Music Labs (Madison),  FUNSLOWRIDE si annovera fra le migliori uscite dell’anno e siamo certi non mancherà di raccogliere ampi consensi in tutto il mondo. Gran bella musica. Si consiglia “vivamente”.