Hijab e sneakers, abiti tradizionali e tute sportive. I ritmi più recenti della musica elettronica, raggae, hip-hop, che si fondono con i suoni lontani e senza tempo di un passato ancestrale.
Sono le A-Wa, ovvero: Tair, Liron e Tagel Haim (rispettivamente 32, 30 e 26 anni) sul palco di Ariano (Irpinia) il 19 agosto nell’ambito della XXI edizione di Ariano Folkfestival, tra i più interessanti appuntamenti europei dedicati alla world music.



Tre sorelle israeliane di origini yemenite che hanno deciso di reinterpretare la musica delle proprie radici con beat moderni, per creare un mix contagioso di canzoni arab-folk ed elettronica.
Una combinazione quanto mai riuscita, dato che il loro singolo di debuttoHabib Albi” – tratto dall’omonimo album di esordio uscito nell’estate 2015 – ha realizzato quasi 4 milioni di visualizzazioni su YouTube e raccolto l’entusiasmo della stampa estera.
Tra i 10 nuovi artisti da conoscere”: ha sentenziato Rolling Stone; mentre per il mensile Vogueè un gruppo che porterà stile sulla scena mondiale”. La National Public Radio le ha nominate l’anno scorso tra i migliori 10 gruppi, e tra i 30 album preferiti del 2016.



Le tre sorelle fanno parte della comunità yemenita di Israele, dove i loro nonni vi emigrarono negli anni ’50. Cantano in arabo, più precisamente in un dialetto tipico della comunità ebrea dello Yemen. Una scelta che loro definiscono “naturale”, ma certo non facile. In più interviste hanno infatti espresso il proprio timore per le possibili reazioni alla loro musica. Una paura fortunatamente superata, perché – contrariamente a molti pregiudizi –  le loro canzoni sono molto apprezzate sia in Israele che in Yemen, così come in altri paesi arabi.

Le radici yemenite sono riviste con occhi e ritmi moderni, come ben si comprende nel videoHabib Galbi”, dove indossano un velo rosa, colore e simbolo dell’amore universale. Qui le tre sorelle fuggono da un uomo violento che rappresenta una generazione a volte dura nei confronti delle donne. E’ un chiaro invito a liberarsi, come limpido  è il messaggio che donne e uomini sono uguali, quando nel filmato ballano insieme a tre ragazzi, alla pari.



Cresciute in un piccolo villaggio chiamato Shaharut, nella Valle di Arava nel sud di Israele, vicino al confine con l’Egitto, le A-Wa sono conosciute come i “Jackson di Shaharut”, paragone illustre con la celebre icona del pop Michael Jackson. Hanno trascorso la propria infanzia circondate da cammelli e montagne, sviluppando un forte legame con il deserto.
“Le nostre canzoni – spiegano – fanno parte di tradizioni popolari secolari, create e cantate da donne, tramandate attraverso una tradizione orale. Sono canzoni belle, senza tempo, semplici e oneste”.

Il loro album di debutto è stato prodotto da Tomer Yosef, dei Balkan Beat Box. Un ottimo indizio da cui dedurre che le A-WA saranno il prossimo grande fenomeno di Israele.

Ariano Folkfestival, giunto alla XXI edizione, arriva in Irpinia (Campania) dal 18 al 22 agosto con ospiti d’eccezione: dalla cubana La Dame Blanche ai portoghesi Terrakota, passando per i leggendari ottoni albanesi della Fanfara Tirana e i ritmi dell’argentina Fanfarria del capitan, fino ad arrivare al concerto di chiusura di Daniele Silvestri che il 22 agosto presenta il suo ultimo album “Acrobati”, recentemente certificato disco d’oro.
Il festival torna quest’anno con la parola d’ordine Metixage: musiche del Sud e del Nord del mondo si incontrano in questa terra di confine posizionata tra Campania, Puglia e Basilicata, per trasformare in ricchezza e integrazione la grande varietà di musica e culture.