Si riaccende il giallo sulla morte di Prince, il cantante americano, ucciso il 21 aprile scorso per “overdose accidentale” di farmaci. Nella villa del cantante, a Paisley Park, gli investigatori hanno trovato 20 barattoli di farmaci etichettati come “Vitamina C” o “Aspirin” che in realtà contenevano Fentanyl, oppiaceo sintetico. I farmaci non erano stati prescritti all’artista. Lo ha rivelato domenica, chiedendo di restare anonimo, uno degli investigatori che seguono le indagini.Ma non è tutto per quanto riguarda la tragica scomparsa dell’artista di “Purple Rain”. Secondo quanto riportato da “TMZ” nei giorni scorsi, la residenza di Chanhassen, nel Minnesota, sarebbe stata messa in vendita per una cifra vicina ai 7 milioni di dollari, per volere degli amministratori incaricati di curarsi delle proprietà dell’attore. Sembra che la famiglia di Prince sia contraria alla vendita e che abbia intenzione di opporsi



Continuano le indagini sulla morte di Prince, l’artista scomparso lo scorso 21 aprile. L’autopsia aveva già accertato che la popstar era stata stroncata da un’overdose accidentale di fentanyl, ma ora le analisi dei farmaci trovati nella sua casa a Paisley Park sollevano nuovi dubbi. Nell’abitazione del cantante sono state ritrovate pillole contraffatte che contenevano il fentanyl o altre sostanze oppiacee. Le pillole sono state trovate in una bottiglia di Aleve (un farmaco anti infiammatorio) falsamente etichettate come “Watson 385”. Un’altra decina di compresse si trovavano in un camerino ma la maggior parte erano in bottiglie di vitamina C e aspirine, nascoste in alcune borse. Ni flaconi c’erano oltre 60 pastiglie contraffatte, alcune con fentanyl, lidocaina e U-4770, una droga sintetica.Uno dei flaconi era prescritto a nome di un’altra persona contenente 10 pillole di oxicodone, un oppiaceo. Dai test post mortem risulta che i livelli di fentanyl erano sufficientemente tossici per causarne la morte, ma è certo che il cantante non ne stava abusando da lungo tempo. Come ha ottenuto tutti questi farmaci? Il dott. Michael Todd Schulenberg, che lo vide il 7 aprile e il 20 aprile, ha detto agli investigatori che aveva ordinato dei test per il cantante e gli aveva prescritto delle medicine.



Il 21 aprile 2016 è morto nella sua casa in Minnesota Prince, il celebre artista americana. A quattro mesi dalla sua scomparsa, lo Star Tribune riporta che alcune pillole ritrovate nell’abitazione di Paisley Park  rano farmaci contraffatti contenenti l’antidolorifico fentanyl, oppioide sintetico 50 volte più potente dell’eroina e cento volte più potente della morfina. Stando a quanto rivelato dai media americani le pillole sarebbero state trovate all’interno di flaconi di aspirina e vitamina, dentro una valigia e in un camerino. Molte pillole erano falsamente etichettate come ”Watson 385”, una dicitura usata per identificare pastiglie contenenti un mix di paracetamolo e idrocodone.Le notizie sono state rilasciate da un investigatore sotto anonimato.  Ap aggiunge che Prince non aveva alcuna prescrizione per sostanze a vendita controllata nello Stato del Minnesota, nei 12 mesi prima della morte a 57 anni. Ora, le autorità indagano sul modo in cui si sia procurato i farmaci.

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