Anteprima nazionale a San Pantaleo (Olbia) del progetto che vedeva insieme sul palco Daniele di Bonaventura con la sua Band’Union e il Rigel Quartet. L’evento è stato organizzato dal Petra Segreta Resort stupenda location inserita in sette ettari di macchia sarda dove ospitalità, enogastronomia e cultura si coniugano ai massimi livelli. Si tratta del primo atto di quello che nei mesi a venire diventerà una rassegna stabile che avrà come punto di forza un programma multidisciplinare nel quale saranno protagonisti: musica, teatro, poesia (prevista per i grandi eventi l’apertura di una arena utilizzando un suggestivo anfiteatro naturale). 



Daniele Di Bonaventura, diplomato in composizione, è uno dei nostri più importanti musicisti, virtuoso di quello straordinario strumento che è il bandoneon. Di recente è stato protagonista a Umbria Jazz  al fianco di Paolo Fresu con due concerti, Il Laudario di Cortona e Mistico Mediterraneo, svoltisi nella Basilica di San Pietro. Da ascoltare l’ultimo album DANIELE DI BONAVENTURA BAND’UNION pubblicato in formato cd + video dalla DdB records. 



Nel corso della carriera Di Bonaventura ha spaziato  fra Jazz, tango, world music, teatro, cinema  e ha diviso il palco e collaborato con grandissimi nomi come Enrico Rava, Stefano Bollani, Toots Tielemans, Dino Saluzzi, Ornella Vanoni, Francesco Guccini, Lenny White, Tenores di Bitti. Marchigiano, è da sempre vicino alla Sardegna e alle sue radici, anche grazie a Marcello Peghin (chitarra a dieci corde) componente della sua band  e cofondatore del Rigel Quartet composto da talentuosi chitarristi di estrazione classica  (Daniela Barca, Stefano Macciocu,  Sabina Sanna ). 

I componenti di Rigel Quartet vantano individualmente una intensa attività concertistica che li ha portati ad esibirsi in importanti festival in Europa, Giappone, Marocco, Brasile, Russia, ottenendo numerosi riconoscimenti con incursioni che  spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz alla musica etnica. Fra i loro ultimi progetti Danze Dal Mare e  Interactive realizzato al museo MAGA in occasione della mostra “Missoni l’arte, il colore”, oltre ad uno spettacolo imperniato sulle musiche di Egberto Gismonti.



Il  concerto ha avuto inizio mentre gli ultimi bagliori del tramonto rendevano ancor più suggestiva  la straordinaria veduta dell’arcipelago della Maddalena. Nella prima parte del programma sono stati eseguiti brani di Daniele Di Bonaventura (Danza Mediterranea, Orizzonte, Canto, Litania) originariamente composti  per bandoneon e  quartetto d’archi e, per l’occasione, riarrangiati  per chitarra. Il Rigel Quartet ha  subito mostrato tutte le sue capacità eseguendo le complesse parti con tratto elegante ed un attento lavoro armonico delegando alla dieci corde la parte prevista per il  violoncello.

 L’idea di fondere i due gruppi in questo progetto, dovuta ad una intuizione di Marcello Peghin, è risultata subito vincente. L’immediato l’interplay fra i musicisti, ha, infatti, reso possibile questo viaggio fra suoni mediterranei e sud americani, grazie anche alla sensibile e attenta guida di Daniele Di Bonaventura.

Il suono del bandoneon, nella sua insita malinconia ha saputo emozionare l’attento pubblico presente, cosi come il repertorio più chitarristico con i brani  Baiao de Gude  (Paulo Bellinati ) eseguito dal Rigel Quartet con due chitarre impegnate sulla melodia  e le altre due ad alternarsi nella parte armonica e ritmica con delle belle improvvisazioni della dieci corde e il sapiente lavoro percussivo di Alfredo Laviano. 

In  Agua e Vinho (Gismonti) il potenziale chitarristico della band è stato a tratti entusiasmante. Finale di concerto con musica argentina e musica brasiliana che si sono intersecate .  Coinvolgenti le versioni di Garganta con Arena, La Negra Alegre nella quale  Di Bonaventura ha inserito citazioni da Milonga de Mis Amores e da El Choclo. Fondamentale in queste esecuzioni il contributo di Felice Del Gaudio (basso) e  Alfredo Laviano. 

Emozionante chiusura con Lôro  brano dalla bellissima melodia  scritto da Egberto Gismonti caratterizzato dal solo di bandoneon. Un concerto di grande interesse, raffinato e colto al punto giusto che potrebbe avere un ulteriore seguito con delle nuove esibizioni e la probabile realizzazione di un cd.