Situazione problematica quella di Gigi D’Alessio, al centro dei rumors mediatici per via del maxi debito di 25 milioni di euro che si ritrova ora sulle spalle. Il cantautore ha rilasciato diverse dichiarazioni per giustificare il tracollo finanziario, sottolineando, riporta La Gazzetta dello Sport, che più che carnefice si considera una vittima, dato il credito che avanza dall’ex marito di Valeria Marini, Giovanni Cottone. Poco dopo la prima intervista rivelatoria, Gigi D’Alessio ha cercato di smorzare un po’ i toni assunti appena prima. Non senza amarezza e senza sconforto per la situazione economica che sta vivendo, sottolineando infatti che “la bontà e l’essere buoni con gli altri in quest’epoca non paga più”. Arriva in quest’occasione anche la smentita da parte dello staff sui 25 milioni di euro del cantautore, riferisce Il Fatto Quotidiano. Si parlerebbe infatti di un debito di altre dimensioni, anche se non è stato specificato quale sia questo totale. Arrivano intanto i primi pignoramenti, fra cui le ville in Sardegna, appartamenti, terreni e società, oltre che un decreto ingiuntivo inviato a Mediaset, Sony, Mondadori e Siae. Tra i creditori figurano diversi istituti bancari, riporta Il Sole 24 Ore, fra cui Popolare di Milano e Unicredit. Gigi D’Alessio non è di certo l’unico né il primo nel mondo dello spettacolo ad aver ammesso ad un certo punto di essere finito sul lastrico. Forse uno dei più discussi è il caso di Morgan: risale a dicembre la rivelazione da parte di Asia Argento che il marito le dovesse ancora 50 mila euro per dei presunti assegni a sostegno della figlia. Senza dimenticare Whitney Houston ed il grande Franco Califano, morto proprio tre anni dopo aver annunciato a mezzo stampa di essere costretto a chiedere il sussidio statale perché ormai privo di soldi. 



La vicenda che vede coinvolto Gigi D’Alessio in seguito ad un maxi debito che lo hanno portato sul lastrico finanziario, è arrivata anche all’orecchio del Pd di Torino, che è intervenuto in merito all’ospitata del cantante alla festa dell’Unità della città, al via questa sera. Secondo quanto riportato dal sito 12alle12.it, il vicepresidente Raffaele Bianco avrebbe chiesto al partito di revocare l’invito a Gigi D’Alessio, atteso sul palco sabato sera nell’ambito di un dibattito sul diritto d’autore. Ha affermato Bianco: “Sui giornali di oggi salta all’occhio una vicenda riguardante Gigi d’Alessio che parrebbe legata a debiti e a episodi da chiarire in sede giudiziaria. Il cantante sembrerebbe coinvolto in vicende di pignoramenti, debiti, libretti auto falsi, transazioni poco limpide, ipoteche”. Alla luce di questa situazione che Bianco reputa “poco trasparente”, a sua detta il PD non può far finta di nulla. “Bisogna ritrovare il coraggio d’indignarsi e revocare l’invito. Sono stato il primo a sostenere l’utilità di invitare il cantante, pur vicino al centrodestra. Penso però che i fatti riportati oggi collidano col codice etico del Pd che deve improntarsi sul riformismo, ma che deve comunque mantenere intatta la capacità di indignarsi”.



Stanno facendo scalpore le dichiarazioni di Gigi D’Alessio contenute in un articolo del Corriere della Sera, nel quale si evidenzia la situazione di totale crisi del cantautore napoletano, letteralmente sommerso dai debiti. Si parla di ben 25 milioni di euro accumulati in seguito ad una serie di investimenti sbagliati. “I prossimi 15 anni canterò per pagare tutti”, ha dichiarato in merito D’Alessio al quotidiano. Tra i suoi creditori ci sarebbe anche la showgirl Valeria Marini che al cantante partenopeo aveva prestato la somma di 200 mila euro. Non ricevendoli indietro, la Marini aveva agito al tribunale civile di Roma contro il cantante affidando la pratica agli avvocati Antonio Villani e Carlo Malinconico. L’evento ha portato ovviamente all’interruzione dei loro rapporti. Eppure, lo stesso Gigi era stato insieme ad Anna Tatangelo testimone di nozze di Valeria Marini e dell’ex Giovanni Cottone. Pare però, sempre secondo il Corriere, che già la prossima settimana si dovrebbe firmare l’accordo che prevede un acconto da 30 mila euro e rate mensili da 5 mila euro.



Cosa succede a Gigi D’Alessio? Il successo non basta mai, forse. Succede quando si gestisce male il successo stesso. E’ il caso di Gigi D’Alessio che, come si legge in un articolo pubblicato oggi dal Corriere della sera, si trova sommerso da debiti superiori a quanto abbia guadagnato nella sua lunga carriera. Si tratterebbe di investimenti fatti male, progetti fallimentari come il tentativo di riportare in Italia il marchio della storica Lambretta lanciato con l’ex marito di Valeria Marini, Giovanni Cottone. Un “prestito a titolo grazioso”, dicono gli avvocati dell’attrice, di 200mila euro che adesso vuole indietro. Ma questo è niente di fronte all’ammontare di tutti i debiti, la colossale cifra di 25 milioni di euro. Per fronteggiare la situazione, si legge ancora, è già stato ipotecato l’intero patrimonio di famiglia e pignorate tutte le fonti di reddito. Piani di rientro da parte delle banche per le sue due ville, una in Sardegna e una a Roma. E poi la risposta più umana, quella dell’artista: “Ero l’uomo più sereno del mondo. Canterò e farò concerti a lungo perché sono felice quando riesco a dare emozioni. E pazienza se almeno per i prossimi 15 anni canterò anche per pagarmi i debiti”.