Un paio di sere fa è accaduta una strana congiuntura, quasi un allineamento dei pianeti, che mi ha molto incuriosito. Su Real Time trasmettono Festivalshow – rassegna di successi estivi registrata all’Arena di Verona qualche giorno prima, vedi qui – mentre su Sky ci sono le selezioni di Xfactor. Come dire, dove arriveranno fra un paio di anni i due o tre che emergeranno fra le miriadi che si affrontano nel talent. L’accostamento mi intriga, decido per la visione parallela.
Partiamo dalla rassegna estiva: il logo è così uguale a quello del compianto Festivalbar da far pensare alla W doppia condivisa tra Festi(w)al e Show al fine di evitare denunce. Chissà se è andata proprio così. In ogni caso si comincia con Chiara Grispo, che ha 19 anni, ha perso Xfactor, poi ha perso Amici ed è all’Arena di Verona. Si prosegue con Leonardo De Carli – tributo agli youtuber che cantano – e poi con Irama, che mescola rap e pop mandando in visibilio le ragazzine.
Passiamo ad Xfactor con la pantomima di un ragazzo che sta male e prima ancora di cantare si sa che verrà preso. La ballata di Jovanotti con la voce di Tiziano Ferro con un pizzico di sentimento fanno il resto. 4 sì.
Gabry Ponte e il suo singer propongono Che ne sanno i 2000, consapevole o inconsapevole ripresa delle ben più nobili Cosa resterà di questi anni ’80 di Raf, ma anche di Chiedi chi erano i Beatles degli Stadio e financo de Gli anni di Max Pezzali (ma lui era annunciato e fra un po’ apparirà, credo).
Anna e Rossella introducono una sceneggiata napoletana con i familiari dietro le quinte, mentre dall’altra parte la bomba a mano tatuata sul collo di Emis Killa ci introduce al suo pezzo Cult. Fra un brano e l’altro gli artisti vengono intervistati, in questo caso non c’è nemmeno il rispetto nei confronti di un luogo mitico per la musica di tutti i generi come l’Arena di Verona, “non ci sono mai stato in concerto ma un domani magari chissà…” recita Emis, ed io cerco di figurarmi cosa lui possa intendere con “Concerto”. Con il pezzo continua l’onda di nostalgia, ma anche questa nostalgia non ha spessore, se è nostalgia per Lupin, McGyver e Batman.
Le due best friend napoletane mostrano sorrisi all’eliminazione ma scoppiano in lacrime dietro le quinte. Ed intanto a Verona appare Arisa (giudice nel talent) e canta Voce. Confesso di non averla mai sentita e potrei farne a meno. I piani cominciano a confondersi. Dall’altra parte una ragazza iper-tatuata racconta la sua storia di sinti (gli italiani che portano in giro le giostre). Anche qui la storia già convince, peraltro Eva oltre che tatuatrice è anche cantautrice e propone una sua canzone. È una nicchia che manca, una Ani Di Franco nostrana che su due accordi racconta la sua malattia e il suo esserne uscita. Potrei scrivere già i commenti che sentirò fra poco, ma non ci credereste. Il pubblico piange, e il commento di Manuel Agnelli è il primo, come da copione. E via con i quattro sì.
Max Pezzali presenta il suo singolo nuovo mentre ad Xfactor è il momento dello spot dello sponsor: trasformare numeri in sogni (lo sponsor è una banca)… bleah. Momento pubblicità anche al Festival, lo spot principale è per un talent show dei pasticceri.
Ecco, il momento a volte ritornano: Max Pezzali racconta i suoi successi mentre Francesca Michielin torna ad Xfactor. Sei un mito infiamma l’Arena di Verona come ai tempi del Festivalbar, mentre al talent c’è un musicista di strada che canta i Beatles, con la Michielin come giurata aggiunta. George Harrison si sta rivoltando nella tomba, ma la storia dell’artista di strada che si mette in gioco farà breccia, è sicuro.
Cavoli, ma non è tutto un po’ troppo prevedibile? Intanto quattro improbabili punk uccidono Simon & Garfunkel, che non possono rotolarsi nella tomba solo perché sono ancora vivi.
Colpo di scena: improvvisamente la trasmissione di Real Time si blocca passando ad un altro programma. Inspiegabile, ma anche ineluttabile, non mi resta che finire di vedere Xfactor, ed effettivamente mancavano i due messaggi forti che si stagliano più di tutte le esibizioni degli artisti.
Messaggio numero 1: Arisa e Fedez hanno un paio di battibecchi su degli artisti, che per Arisa hanno spessore e che invece Fedez cassa. Arisa dopo un po’ manda un bigliettino a Fedez per fare la pace e lui scrive sul bigliettino una volgarissima risposta, che lei in maniera altrettanto fine, legge: “ma mi ha risposto suca!”. Questa è la prima notizia che esce se scrivete su Google Xfactor.
Messaggio numero 2: una cantautrice con chitarra che commuove tutti, Manuel Agnelli compreso (e che si scopre aver fatto una infinità di partecipazioni fin da bambina, da Piccoli fans al Karaoke di Fiorello, a diversi premi vinti qua e là) dopo l’esibizione e gli scontati quattro sì, chiama il suo amore per comunicarglielo, ed il suo amore è una lei. Foto della succitata cantautrice se digitate su google XF10.
Conclusioni? Anche troppo scontate, ognuno tiri le sue. A me è piaciuto osservare, e magari sbagliare giudizio su qualcosa o qualcuno. Ma se due indizi fanno un sospetto, tre indizi fanno una prova, e qui gli indizi di un gioco da marionette tele-comandate sono decisamente più di tre. Ragazzi, se riuscirete a far parlare di voi – non necessariamente scrivendo belle canzoni – forse fra un paio d’anni canterete all’Arena di Verona.