Vasco Rossi scende in campo contro i bagarini: può essere sintetizzata più o meno così la scelta del rocker di Zocca di affidarsi alla bolognese Best Union in vista del Modena…Modena Park Tour, l’evento del primo luglio al Parco Ferrari per il quale sarà Vivaticket, e non TicketOne, ad occuparsi della vendita dei biglietti online. A spiegare come si è giunti a questa decisione, arrivata dopo la fine dei rapporti tra il Blasco e Live Nation, è stato Floriano Fini, di Giamaica V.R Management, che spiega:”Affidando direttamente la biglietteria a Vivaticket, consentiamo l’ingresso di un nuovo polo di vendita, anticipando quello che succederà: la fine di un monopolio che dopo decenni mostra i suoi punti deboli”. Fini nega anche che TicketOne non sia stata contattata, come lasciato intendere dalla lettera affettuosa pubblicata dall’azienda sul suo account Facebook. Inutile dire che non basterà questa strategia ad uccidere definitivamente il mercato del secondary ticketing:”Ma saranno biglietti singoli, comprati da singole persone: non possiamo impedire questa cosa, però saranno tutti tracciati. Se vedremo situazioni sospette potremo arrivare alla revoca della validità”.



La fine del rapporto tra Vasco Rossi e Live Nation ha fatto sì che a provvedere alla rivendita di biglietti del Modena Park per i 40 anni di carriera del rocker di Zocca fosse Vivaticket e non TicketOne, l’azienda che per 15 anni si è occupata della prevendita di tutti gli eventi del Blasco. Proprio TicketOne sulla sua pagina Facebook ha pubblicato una lettera “affettuosa” auspicando di ottenere da Vasco una “seconda chance” poiché priva di colpe rispetto allo scandalo scoppiato grazie al servizio de Le Iene Show che ha fatto luce sui presunti legami tra Live Nation e il cosiddetto secondary ticketing. La risposta dell’artista emiliano è arrivato per bocca di Floriano Fini, elemento importante del team di Vasco con la Giamaica Vr Management, che ha spiegato:”Abbiamo sentito un pò tutti gli operatori e Ticketone è stato interpellato come gli altri. Li ringrazio per la lamentela affettuosa”. Fini ha aggiunto:”Non siamo a raccontare che abbiamo sconfitto il secondary ticketing, noi non abbiamo il potere, né la pretesa, di oscurare Viago e i siti similari. Ma è nostro dovere combattere il fenomeno prima che dilaghi”



Dopo l’addio di Vasco Rossi a Live Nation a dover fare i conti con la decisione della rockstar di Zocca è soprattutto TicketOne, che vede porre fine ad un rapporto di molti anni a vantaggio di Vivaticket. A far propendere il Blasco per questa decisione è stato lo scandalo che ha coinvolto Live Nation che, come dimostrato da un servizio de Le Iene Show di alcuni mesi fa, avrebbe immesso un pacchetto di biglietti sul mercato secondario violando l’accordo di esclusiva con il sito di prevendita TicketOne. Ed è proprio “la prima società in Italia di biglietteria, marketing, informazione e commercio elettronico per eventi di musica, spettacolo, sport e cultura”, a scrivere una lettera a Vasco e a chiedergli il perché di questa decisione citando le frasi di alcuni dei suoi maggiori successi. TicketOne rivendica un rapporto lavoro di 15 anni, con oltre 150 date, in cui ha servito 3 milioni di fan, e sostiene che “c’è dice qua, c’è chi dice là”, e lo fa parlando male di TicketOne per il gusto di “trarre vantaggi personali”. TicketOne si sarebbe quanto meno aspettata una chiamata “per parlarci o verificare”, soprattutto perché “non ha mai collaborato in alcun modo con il secondary market”. Cosa pensa, dunque, TicketOne dopo il passaggio di Vasco Rossi a Vivaticket? La risposta è contenuta nelle ultime righe della lettera:”Va bene, va bene così. Noi ti facciamo comunque i nostri auguri più sinceri per il futuro, continueremo ad apprezzare te e ad amare la tua musica e sappiamo di poter un giorno servire ancora i tuoi fan ed il tuo gruppo di lavoro. Lo sappiamo dalle tue canzoni: tu ci insegni che tutti hanno diritto ad una seconda chance”.

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