Vorrebbe rincararsi in se stesso, preferisce il sushi alla pizza e su un’isola deserta porterebbe il silenzio: ha inizio con una serie di domande a bruciapelo l’intervista che Giovanni Allevi ha concesso a Benedetta Parodi nello studio di Domenica In. Il maestro, dopo aver ripercorso i suoi primi passi nel mondo della musica, ha ricordato quei divieti ricevuti da bambino che hanno il merito di aver alimentato la sua grande passione per il pianoforte, sostenuta successivamente con un percorso di studi: “Ho iniziato a suonare per conto mio, poi c’è stato tutto lo studio accademico: ho iniziato da quel divieto che si è trasformato in un desiderio”. Allevi ha ripercorso anche quel periodo in cui, ancora giovanissimo e sconosciuto al mondo della musica, sognava il successo lavorando come cameriere in un ristorante. In questa occasione, anche l’inconcludente incontro con il maestro Riccardo Muti, considerato come uno stimolo per andare avanti e inseguire quel sogno che oggi è una realtà. (Aggiornamento di Fabiola Iuliano) 



“IL MEGLIO DI ME L’HO DATO PROPRIO QUANDO HO PERSO L’EQUILIBRIO”

Il ritorno di Giovanni Allevi che oggi sarà ospite a Domenica In: il nuovo album dello stimato pianista italiano si chiamerà Equilibrum, uscito proprio nella giornata di venerdì 20 ottobre. Un talento a volte amato, altre criticato quello di Allevi, ma che ha contribuito a diffondere il piano e la musica classica nelle abitudini musicali di molti giovani. L’album sinfonico, è diviso in due parti, un primo disco con 10 tracce eseguite esclusivamente da Allevi al piano per metà, mentre le altre 5 vedono l’artista accompagnato dagli Archi dell’Orchestra Sinfonica italiana. Quindi, un progetto più ambizioso, il Concerto per Pianoforte e Orchestra n.1 in tre movimenti, un lavoro scritto per un altro pianista che lo esegue nel secondo disco di Equilibrum, sotto la guida di Allevi. Un lavoro completo ma anche fuori dalle logiche che pure con molte licenze, Allevi aveva seguito nei precedenti lavori.



GIOVANNI ALLEVI, SENZA VISTA IN GIAPPONE

Per Equilibrum, Allevi ha dimostrato comunque di avere le idee decisamente chiare: “Non pensate a niente di New Age anni ’80, Il meglio di me nella vita l’ho dato proprio quando ho perso l’equilibrio, quando mi sono sbilanciato. E’ un album che è un po’ una follia, perché è il risultato di un periodo di isolamento su un’isola nell’Atlantico e poi dell’operazione agli occhi a giugno scorso. Due momenti diversi, ma in realtà simili: sull’isola ero andato per cercare il silenzio, fare esercizi, disintossicarmi dal web. Insomma per trovare un equilibrio, anche fisico, che però – ride – non è arrivato. Ma ho iniziato a scrivere la mia musica.” Questo è quanto dichiarato dal pianista all’ANSA, senza nascondere i difficili momenti vissuti in questa estate, in cui ha dovuto fronteggiare un imprevisto problema di salute che non ha rallentato però la sua produzione artistica.



DAL 15 NOVEMBRE IL TOUR DI GIOVANNI ALLEVI

Spiega Allevi: “Nell’ultima data del mio tour, in Giappone nel giugno scorso, ho subito il distacco della retina: è stato il mio periodo al buio. Ho dovuto affidarmi ad altre facoltà come il tatto l’udito, l’olfatto, l’intuito in generale. Il brano “Scent of you” è stato scritto in questa nuova dimensione. Ma in tutto l’album aleggia una grande libertà d’espressione, di spazio.” In tutto questo, l’incontro con Jeffrey Biegel è stato fulminante, tanto da diventare la metà esatta di Equilibrium “’Mi ha cercato per e-mail, ero così felice che di slancio gli ho promesso un intero concerto per pianoforte per lui. Poi mi ha preso il panico. Non lo avevo mai fatto per nessuno.” E invece stavolta Allevi l’ha fatto: per l’apertura dell’Equilibrium Tour, presso il Teatro Dal Verme di Milano del prossimo 15 novembre, Allevi e Biegel suoneranno insieme, e ci saranno anche i sessanta elementi dell’Orchestra Sinfonica Italiana. Un concerto-evento da non perdere, poi le date del tour, più di venti, continueranno fino ad aprile 2018 in tutta Italia.