‘VIENI A VIVERE CON ME’
Al concerto di Elisa all’Arena di Verona, c’è anche Luca Carboni. La coppia si esibisce in Vieni a Vivere con me, una canzone che il pubblico sembra apprezzare molto. Luca mette tutta l’energia possibile per regalare ai fan di Elisa un duetto perfetto. Lei lo ringrazia per la partecipazione e gli augura il meglio. Nelle scorse settimane, l’artista bolognese, aveva parlato proprio di futuro. Cosa c’è dunque all’orizzonte di Luca Carboni? In una intervista a La Stampa ha dato qualche accenno: “È difficile dire dove sto andando: ogni mio disco è nato così, con tante idee, gioia ed entusiasmo, una sorta di caos. Arriva sempre il momento in cui tutto ciò mi manda in crisi, fino a che trovo il bandolo della matassa, cercando di “Buttare giù il verso energico e pulito per fare sghignazzare le donne, per tramutare gli eserciti di morti in fiori, per diventare di nuovo giovane, possente come un lampo di fulmine, per distruggere il mostro di dolore”. (Jacopo D’Antuono)
MARE MARE TRA I 10 BRANI PIÙ CONOSCIUTI ALL’ESTERO
Tanta buona musica questa sera nello spettacolo Elisa 20 anni in ogni istante, grazie alla partecipazione di tanti ospiti tra cui il cantautore bolognese Luca Carboni a sua volta straordinario artista che soprattutto negli anni Novanta ha saputo essere punto di riferimento per le nuove generazioni ma non solo. A proposito di uno dei suoi più grandi successi, Mare mare, Luca Carboni nel corso di una recente intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, ha fatto presente come sia tra i dieci brani italiani più conosciuti all’estero: “È una canzone tutta in minore, ha dentro molta malinconia, anche se ironicamente il suono cita certi mondi “solari”. I tabulati Siae testimoniano che è una delle dieci canzoni italiane più conosciute all’estero, non l’avrei mai detto. Portò quell’album del 1992, che era già partito molto bene con Ci vuole un fisico bestiale, a superare il milione di copie”.
LUCA CARBONI E IL NUOVO ALBUM SCRITTO ALL’ELBA
Luca Carboni in questa estate ha lavorato su pezzi inediti che andranno a comporre il nuovo album. Brani che ha scritto mentre si trova in quella che considera la sua seconda casa, l’Isola d’Elba, come del resto spesso e volentieri ha fatto in carriera. Nella stessa intervista, Carboni ha cercato di delineare come sia cambiato l’approccio negli ultimi 25 anni: “Cosa non è cambiato? L’approccio creativo. Tutto il resto è cambiato. Le canzoni durano meno, hanno bisogno di più varietà. Il mio primo singolo, Ci stiamo sbagliando ragazzi, dell’84, non aveva ritornello e andava avanti con la stessa strofa per sei minuti. La narrazione era nel testo. Oggi tutti quanti cerchiamo di raccontare con la musica, mettendo più elementi in meno tempo, di sorprendere tante volte all’interno di quei tre minuti che le radio ci concedono. Attenzione, però: è sempre un’esigenza artistica a muovere le cose. I cambiamenti arrivano non per le radio ma perché anche in questo tipo di scrittura ci sono passi avanti, tentativi di dire più cose prima, in modo più diretto”.