C’era una volta (alla fine degli anni 70) Gianna Nannini, cantautrice rock potente e tagliente, che si ispirava apertamente al suo idolo Janis Joplin, che incise alcune canzoni memorabili tanto che chi le ascoltava diceva sorpreso: toh anche in Italia c’è chi fa musica rock. Era il tempo di brani come America, potentissima cavalcata rock sguaiata e irridente, esaltazione in tempi non sospetti (prima di Vasco Rossi per intendersi) della masturbazione femminile paragonandone l’estasi a un orgasmo rock. Poi Gianna Nannini è diventata una macchina sforna successi seguendo le tendenze del momento: pop, elettronica, drum machine e tanta, tanta banalità da classifica. Adesso non esiste neanche più la Gianna Nannini cantautrice che le canzoni se le scriveva. Per il nuovo singolo “Fenomenale”, tratto dal disco in uscita il prossimo 27 ottobre e intitolato “Amore gigante”, il primo dopo quattro anni di silenzio, compone a quattro mani con Davide Petrella, del gruppo “Le strisce”, e si esibisce in un banalissimo syntyh pop molto anni 80.



Naturalmente si sente il professionismo, il pezzo è costruito su mille altri brani quasi identici della cantante, giusto per accontentare i fan, ci si dimentica ormai completamente delle chitarre elettriche e si usa il cosiddetto “mestiere”. Roba innocua per gente dalla bocca buona insomma, ideale mentre si è in sala da aspetto del dentista. Nel testo qualcuno ha trovato simbologie erotiche che sinceramente sono un po’ difficili da interpretare, anche perché la signora 60enne e mamma, non crediamo abbia più bisogno di stupire come faceva da giovane. C’è anche l’apposito videoclip naturalmente, simpatico al punto giusto, storia di un bambino obeso che aspetta con trepidazione l’amichetta invitata dai genitori a cena. Si scambiano sguardi affettuosi, poi lui scivola sotto il tavolo, lei fa altrettanto, lui chiude gli occhi e porge le labbra per il bacio sognato, ma lei non c’è più: era tutta immaginazione. Seduta al suo posto lo guarda con fastidio. Il bimbo ciccione si chiude in bagno e scarta il regalino che aveva preparato per lei: un cuore di cioccolato, e se lo divora. Meglio la cioccolata che una fidanzatina. 



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