Le scene non sono proprio di sesso esplicito, ma sta facendo già discutere il video di Marilyn Manson che vede protagonista Johnny Depp. La nuova clip del Reverendo, realizzato con l’amico attore e rocker dopo l’esperienza in SAY 10, è destinato a dividere l’opinione pubblica. I suoi fan intanto hanno avuto una conferma importante: anche se ha raggiunto 50 anni, i suoi valori sono ancora intatti. Il video, diretto da Bill Yukich, mostra Johnny Depp che vaga all’interno di un edificio che è ritratto come una chiesa e al tempo stesso una camera d’albergo. L’attore si muove sul corpo nudo di una donna prima che la clip si trasformi in un’orgia. Temi di oppressione mentale e depravazione sessuale, che avevamo già trovato nel video SAY 10, tornano protagonisti nel video a cui hanno partecipato anche le modelle Jocelyn Binder e Bailee Cowperthwaite. Il brano KILL4ME comunque è incluso nella tracklist di “Heaven Upside Down”, decimo album di Marilyn Manson.



MARILYN MANSON E JOHNNY DEPP: VIDEO FA GIÀ DISCUTERE

Ad un mese dall’uscita di SAY 10, Marilyn Manson e Johnny Depp si sono nuovamente ritrovati per il video KILL4Me, nuovo estratto dell’ultimo controverso album del rocker gotico. Il duo ha riproposto nel video gli stessi elementi della precedente clip per mettere però in scena una sorta di rivisitazione del violento mito biblico di Abele e Caino. Da una parte Johnny Depp, che appare come un voler machiavellico che si ritrova nel cuore di un’orgia sfrenata con due giovani donne, dall’altra Marilyn Manson. «Ero imbarazzato a mostrarmi nudo di fronte a queste ragazze, così Johnny», ha dichiarato Marilyn Manson. «Siamo amici da tanto tempo, ma non ci siamo mai ritrovati così», ha aggiunto. Il video è uscito a pochi giorni da una doppia polemica. Alla fine di ottobre la star americana ha dovuto licenziare lo storico bassista Twiggy Ramirez dopo le accuse di stupro.



Lo scorso 5 novembre invece è stato protagonista di un insolito live a San Bernardino, dove ha eseguito il brano “We know where you fucking live” seduto su una sedia a rotelle, con indosso un camice da ospedale, impugnando un’arma finta che ha puntato contro gli spettatori. La provocazione, a poche ore dalla strage di Sutherland Springs dove un ex-militare ha ucciso 26 persone aprendo il fuoco sulla folla, ha ovviamente suscitato molte critiche. «In un’era dove le stragi sono diventate quasi quotidiane, quello che ho fatto è da intendere come gesto puramente teatrale. Volevo far riflettere tutti su quanto sia facile recuperare un’arma da fuoco automatica e su come questa violenza sia ormai normalizzata», si è giustificato.