LA NEW EDITION DI “IL SECONDO CUORE”

L’occasione per tornare a parlare è stata la presentazione della nuova edizione di “Il secondo cuore”, l’ultimo album (il quattordicesimo di una oramai lunga carriera) pubblicato lo scorso 31 marzo e oggi riproposto in una nuova veste con tre brani inediti, e Paola Turci non solo si è soffermata sul presente e i progetti che la vedono impegnata, tra live e teatro, ma ha anche aperto uno spiraglio a una svolta “cinematografica”. In un’intervista concessa all’edizione partenopea del quotidiano La Repubblica, la 53enne cantautrice capitolina ha raccontato della presentazione ufficiale, avvenuta alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri del capoluogo campano, non solo del suddetto disco ma anche di un dvd ricco di contenuti e “extra” che, in un certo qual senso, celebrano il momento d’oro che sta vivendo l’artista: “Non ho voluto portare la chitarra in questa situazione” ha ammesso candidamente la Turci, spiegando che in certe occasioni preferisce evitare di esibirsi live e interloquire invece con i propri fan.



IL RAPPORTO CON LA CANZONE NAPOLETANA

Tuttavia, la presentazione della new edition di “Il secondo cuore” ha permesso a Paola Turci anche di fare il punto sulla propria carriera e sul fatto che questo nuovo lp arriva a soli sei mesi dall’uscita ufficiale del precedente: “Si tratta di una edizione straordinaria e che arriva dopo il successo di Sanremo” ha spiegato l’artista, che conferma come la partecipazione al Festival le abbia ridato entusiasmo fino a comporre tre nuove canzoni, “Eclissi, “Off-Line” e infine “Al posto giusto”, tutte incluse nell’ultima fatica discografica. “Ma non è finita qui”, ha aggiunto la Turci dato che a suo dire l’onda lunga di Sanremo potrebbe portarla presto a incidere un nuovo disco. Invece, a proposito del suo rapporto con il cantautorato napoletano e la sua tradizione, la cantautrice ha rivelato che nel concerto che terrà il prossimo 4 dicembre al Teatro Augusteo si concederà qualche sortita in napoletano: “Conosco a memoria tutte le canzoni di Pino Daniele, ma non solo dato che conosco bene pure Roberto Murolo” ha affermato entusiasta, spiegando che la lingua napoletana è un misto di “sintesi e poetica”.



UN FUTURO NEL MONDO DEL CINEMA?

Infine, l’ultima parte dell’intervista che Paola Turci ha rilasciato a La Repubblica ha spaziato invece su altri argomenti, primo su tutti il rapporto privilegiato che la 53enne romana ha con il medium cinematografico. “Adoro la colonna sonora del film ‘Ammore e malavita’, il film dei Manetti Bros. presentato nel corso dell’ultimo Festival del Cinema di Venezia, dove ero presente nella giuria” ha raccontato, svelando anche che presto potrebbe lavorare molto più a stretto contatto col mondo del cinema. “Il teatro mi ha aiutata a sentirmi di nuovo me stessa, ad ascoltare le mie debolezze” ha detto la Turci a proposito del monologo che ha portato in scena a partire dal suo libro autobiografico “Mi amerò lo stesso”, ma svelando che all’ultimo Festival di Locarno le è stato addirittura proposto di fare un film. “Non mi dispiacerebbe fare l’attrice, ci sto pensando…” è la chiusa dell’intervista: dopo il provino per una pellicola di Ettore Scola, Paola Turci è pronta per il grande salto?

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