Jovanotti è sempre di più sulla breccia, nonostante abbia trent’anni di carriera alle spalle, ben 13 dischi incisi e tantissimi concerti in ogni parte d’Italia. Il tempo per l’eterno ragazzo di serenata rap non sembra passare mai così come la sua voglia di sperimentare e di penetrare in alcune zone inesplorate della musica. Il suo ultimo album, infatti, è qualcosa di completamente diverso da quello a cui i suoi fans erano abituati da tanti e tanti anni. Non solo. A firmare la produzione della sua ulima fatica è stato niente meno che Rick Rubin, il produttore statunitense più famoso al mondo e che contribuì col suo tocco magico a rendere ‘Blood Sugar Sex Magik’ dei Red Hot Chili Peppers uno dei dischi più venduti al mondo. Jovanotti ha raccontato al Fatto Quotidiano quanto il produttore abbia evidenziato immediatamente tutte le sue mancanze come cantante: “Mi sono affidato al miglior produttore al mondo e non mi ha fatto sconti. Appena mi ha conosciuto si è concentrato su tutte le mie debolezze come autore: ha detto che manco nell’intonazione, che non ho il timbro vellutato e nemmeno l’estensione vocale degli altri cantanti. E’ stato spietato.”
“NON HO MAI USATO DROGHE”
Lo dicevamo in precedenza, oramai Jovanotti ha tanti anni di carriera alle spalle e non è più un ragazzino. Eppure, a vederlo ad uno sguardo attento, il suo fisico (ruga più, ruga meno) è rimasto quello magro e asciutto di un tempo. La differenza con gli altri rocker è evidente, visto che gente come Axl Rose, il frontman dei Guns ‘n’ Roses, arranca sul palco in balia di una silhouette non proprio invidiabile. Se gli altri eroi del rock o della musica in generale non hanno lasciato nulla d’intentato e si sono sottoposti a una vita al limite e ‘maledetta’, Lorenzo Cherubini alias Jovanotti è invece in perfetta salute. Lo stesso Jovanotti racconta qual è il suo segreto: “Se devo scalare una montagna, se devo andare molto veloce, bere l’acqua da una pozzanghera o dormire in un letamaio non ho affatto paura. Ma, lo confesso, ho il terrore della chimica. Non prenderei mai una pillola bianca e rossa non sapendo quello che c’è dentro, mai. Ho paura anche delle punture se è per questo, se devo fare un antidolorifico sono il primo a scappare.” Il segreto, dunque, è presto svelato: una sana e incontrollabile… paura.