Sono ormai lontani i tempi in cui il rap veniva escluso dalle radio e dai club. Nell’immaginario collettivo questo genere musicale è rapidamente passato da fenomeno di nicchia, parecchio osteggiato e denigrato, a essere il punto di riferimento musicale per un’intera generazione: quella dei giovani di tutto il mondo. Spulciando l’attuale classifica Global Top 10 di Spotify sono ben 4 le canzoni rap, di cui una saldamente in testa da mesi (trattasi di “rockstar”, composta dagli statunitensi Post Malone e 21 Savage). La quarta arte dell’hip hop si sta evolvendo passo dopo passo, il suono sta cambiando molto e le commistioni con altri generi musicali, quali ad esempio pop, jazz, rock, sono sempre più frequenti. Nell’ultimo periodo è poi esplosa la trap, un sottogenere musicale del rap che propone sonorità decisamente più dure. Anche in Italia, seppur con ritardo rispetto agli altri grandi paesi europei, il fenomeno è in crescita. Anche nelle discoteche infatti si suona sempre più spesso rap, qualcosa di impensabile fino a poco tempo fa. Per analizzare nello specifico il rapporto del nostro paese con il rap ilsussidiario.net ha scelto di intervistare Eleonora Rossi, in arte Dj Hellen.
Buongiorno, nell’ultimo periodo sta crescendo la richiesta di hip hop nei club e nelle discoteche. Qual è il motivo a tuo avviso?
A mio avviso, nei club sta crescendo la richiesta di serate hip hop, perché il mercato internazionale della musica è cambiato e sono in aumento sonorità di questo tipo. Di conseguenza gli artisti che hanno a che fare con i generi urbani sono obbiettivamente i più forti sulla scena mondiale.
La trap è più facile da ballare e meglio si adatta ai club?
La trap si adatta ai club, ma solamente a quelli dove viene organizzata una serata hip hop . Non è facile da ballare per un pubblico che non ne capisce , è molto più facile il reggaeton per un pubblico meno ferrato .
Quali sono gli artisti italiani più richiesti nelle tue serate?
Gue Pequeño, Sfera Ebbasta e Ghali.
E quelli americani?
I Migos, 50 cent e Missy Elliot. Ma anche Rihanna e Beyoncè.
Quali tipo di tracce preferisci suonare a inizio serata? E a fine?
Dipende dal contesto. In quelli commerciali parto dalla trap cantata, per poi proseguire con hip hop old school e poi chiudere con moombathon , dembow e reggaeton.
E nei contesti più di nicchia?
In quei casi preferisco iniziare da hip hop old school per poi terminare sulla trap e sul rap italiano. Soprattutto nelle serate dei più giovani.
Ti piace improvvisare?
No non sono un amante dell improvvisazione, mai stata, nemmeno mentre ballavo.
Ballavi?
Sì. Dj Hellen nasce dalla danza, sono una ballerina di hip hop, e per anni ho studiato danza frequentando anche l’accademia numero 1 in Italia di danze urbana: la Modulo Factory.
Nella top ten spotify USA di Novembre 9 tracce su 10 erano hip hop, nello specifico trap. Anche in Italia tra poco si arriverà a questo?
Sì. Nelle nostre classifiche stiamo già iniziando a vedere questo tipo di fenomeno da diverso tempo per cui credo proprio che la direzione sia proprio questa.
(Francesco Davide Zaza)