Lo scorso 1 dicembre 2017 è stato pubblicato il quattordicesimo album di inediti di Jovanotti, alias Lorenzo Cherubini: “Oh, vita!”, anticipato dall’omonimo singolo uscito il 10 novembre 2017. Un album che sarà accompagnato dal tour che partirà nelle prossime settimane, con il suo Jova Pop Show che sta riscuotendo grande successo. Il cantante, ai microfoni de La Stampa, ha commentato l’ottimo riscontro che sta ricevendo: “Tutte le mie cose hanno un aspetto sperimentale. Le faccio per capire delle cose. Nel caso del Pop Shop, ho capito che stiamo sfruttando il 2% delle possibilità di comunicazione che abbiamo. E non solo online. Anzi. Quelli del mondo della musica allo Shop mi dicevano: questo oggi è il locale più figo di Milano. Ci devo riflettere, devo capire se è stato un sogno oppure un seme”. Successivamente Jovanotti ha parlato della possibile nuova forma d’espressione: “È un approccio che voglio approfondire: lo chiamo rock’n’roll, un termine impreciso per esprimere un’idea che dentro di me è molto chiara. È l’approccio ribelle di chi ha voglia di sgomberare il campo continuamente, di chi è ribelle a qualsiasi ordine costituito, anche quello che uno impone a se stesso”.
“OH, VITA!”, L’ULTIMO ALBUM DI JOVANOTTI
Come sottolineato in precedenza, lo scorso 10 dicembre 2017 è stato pubblicato l’ultimo suo album “Oh, vita!”, di cui ha parlato ai microfoni de La Stampa: “Oggi mi ha scritto Rick Rubin, il produttore dell’album: How do they like the album?, cosa si dice dell’album? Gli ho risposto che sono felice perché le reazioni sono estreme, a molti piace, qualcuno è deluso, ma sono un po’ gli stessi, che spero di deludere sempre. Mi ha scritto: bene, se fosse piaciuto a tutti non avremmo fatto un buon lavoro”. Dal punto di vista personale, invece: “È un album di canzoni in un momento in cui esistono quasi solo album di sound, di identità sonore. Poi Oh, Vita! spiazza anche me, figuriamoci gli altri. Mi espone e però mi rende libero, dopo 30 anni di musica riesce a non incasellarmi”. Un progetto che parte da lontano, come rivela lo stesso Lorenzo Cherubini, due anni fa in ospedale in Toscana, con l’assenza del chitarrista Riccardo Onori che lo ha spinto ad imparare a suonare lo strumento.
“OGGI BISOGNA CELEBRARE LA VITA”
Tra passato, presente e futuro, Jovanotti ha poi ripercorso il suo 2017: “Un anno incredibile all’insegna dell’avventura. È partito con un viaggio, il giro in bici da solo in Nuova Zelanda ed è finito così. Mi sento ancora in Nuova Zelanda a studiare il meteo per capire se domani c’è vento oppure no”. Con uno sguardo al 2018, che prenderà il via tra poco più di una settimana: “Sarà l’anno dell’abbraccio, fino all’estate non mi fermo mai. Voglio passarlo a suonare”. Infine, un’ultima battuta sull’ultimo suo album “Oh, vita!” e del suo titolo: “Non lascia spazio ad ambiguità. Oggi bisogna tirar giù il calibro pesante, bisogna celebrare la vita. Ho a cuore la Storia, la creatività, la giustizia, i diritti, vita, amore, tradimento, scienza, progresso, l’uomo e la macchina, l’intelligenza e l’intelligenza artificiale. È come quella scena di Walk the Line, il film sulla vita di Johnny Cash. Sam Phillips gli dice: se tu stessi per essere schiacciato da un camion e potessi cantare una sola canzone, quella con cui verrai ricordato, cosa canteresti? Ecco, oggi sento questa urgenza”.