Il nuovo tour di Caparezza – che stasera arriva a Milano – è strettamente legato al suo ultimo disco “Prisoners 709”, uscito lo scorso 15 settembre. Il primo brano è “Prosopagnosia”, ovvero un deficit che impedisce il riconoscimento dei volti altrui: “In questo caso sono io che non riesco più a riconoscere me stesso!”, ha spiegato il rapper pugliese al Corriere della Sera. La canzone che dà il titolo al disco recita così: “Io sono il disco, non chi lo canta, sto in una gabbia e mi avvilisco”. Michele Salvemini, vero nome di Caparezza, ha spiegato cosa volesse dire: “Guardando il muro di cd nel mio studio ho avuto l’ennesima visione di una galera. Quei dischi erano detenuti, e io il carceriere che preferiva digitare titoli piuttosto che aprire confezioni”. A “Prisoners 709” hanno collaborato anche John De Leo, Max Gazzè e Dmc. Il disco è stato registrato fra Molfetta e Los Angeles con Chris Lord-Alge, produttore di grandi artisti come Bruce Springsteen e Joe Cocker. 



IL DISCO “PRISONER 709”

Il disco “Prisoner 709” è il cuore del tour di Caparezza. L’ultimo album del rapper di Molfetta è un cero e proprio autoritratto. “Sono tante le domande esistenziali che mi sono posto mentre scrivevo, e cercavo di reinterpretare i tarocchi che avevo davanti. Sono un artista libero, o sono prigioniero del ruolo? Sono felice, o solo soddisfatto? Fare dischi era nel mio destino, o è stato solo un grosso equivoco?”, ha detto al Corriere della Sera. Poi ha spiegato la scelta della copertina in bianco e nero: “La scelta del bianco e nero, in contrapposizione all’esplosione di colori della copertina di Museica, è dovuta al bipolarismo del progetto, ed è perfetta per raccontare come ho visto il mondo in questo anno e mezzo di composizione”. Nel corso del concerto a Milano non mancheranno i successi di una carriera fondata sull’hip hop: “Un genere per natura radicato nella gioventù. A 43 anni non è semplice farlo, ma mi piace ancora. Non vedo un limite nel genere ma nelle persone. Qualcuno fa dischi piacioni, io racconto quello che sono adesso”, ha concluso Michele Salvemini.



IN CONCERTO A MILANO

Questa sera, mercoledì 7 dicembre, Caparezza sarà sul palco del Mediolanum Forum di Assago (Milano) con il “Prisoner 709 Tour”, dedicato al suo ultimi disco uscito a settembre. Il concerto, che inizierà alle 21.00, è sold out già da tempo (ma ci sono ancora biglietti per lo show del 23 febbraio 2018 al Pala Yamamay di Busto Arsizio). Le recensioni dei concerti precedenti lasciano intuire che anche questa sera il rapper pugliese darà vita a un live energico e ricco di sorprese, anche nella scenografia, con una scaletta che alternerà i brani di “Prisoner 709” ai classici come “Fuori dal tunnel”, “Legalize The Premier” e “Vieni a ballare in Puglia”. Caparezza presenta così il sui ultimo disco: “Prisoner 709 è un album sulla mia prigionia. Il ruolo centrale di questo disco è lo zero che ha la forma del disco stesso e che rappresenta la scelta tra una parola di 7 lettere e una di 9 (Es: Michele o Caparezza). Ogni traccia di questo disco ha un suo 709 (“libertà o prigionia”, “aprirsi o chiudersi”, “compact o streaming”). L’album è un percorso di autoanalisi che parte da una situazione di disagio (rappresentata senza mezzi termini nel brano d’apertura “Prosopagnosia”) ed arriva alla sua accettazione (nella traccia finale “Prosopagno sia!”). E lo spettacolo segue esattamente la costruzione del disco. 



LA SCALETTA

I concerti di Caparezza del “Prisoners 709 Tour” sono divisi in due parti. Nella prima parte dello show sono prevalenti scenografie che richiamano alla prigione (lo show si apre con “Prosopagnosia” dove Caparezza canta da dentro una bolla di plastica), alla guerra, all’essere costretti in un letto di un ospedale, mentre nella seconda parte lo spettacolo si colora di vita, si anima e sprigiona allegria pura. Prima di approdare a Milano, Caparezza è stato a Padova. Ecco la scaletta del concerto del 2 dicembre alla Kioene Arena. La prima parte è “Prisoner 709 Concept Live”: Prosopagnosia, Prisoner 709, Confusianesimo, Una chiave, Ti fa stare bene, Migliora la tua memoria con un click, Larsen, L’uomo che premette, Minimoog (Solo Intro) / Autoipnotica e Prosopagno sia!. La seconda parte è dedicata agli “Old Albums”: Fuori dal tunnel, Legalize the Premier, Non me lo posso permettere, Jodellavitanonhocapitouncazzo, Goodbye Malinconia, China Town, La fine di Gaia, Vieni a ballare in Puglia e Mica Van Gogh. I bis: Avrai ragione tu (ritratto), Vengo dalla luna, Abiura di me e Sogno di potere (Outro).