Il mondo della musica dice oggi addio a Johnny Hallyday. Qualche tempo fa la moglie Laeticia, in un’intervista a Vanity Fair ha raccontato cosa li ha tenuti insieme, tra tante difficoltà e momenti bui, per ben 20 anni: «Quando ci siamo conosciuti eravamo due anime perse. Io ero mangiata dall’anoressia, volevo farmi del male e far soffrire la mia famiglia. Le conseguenze di quel periodo sono state pesanti. La difficoltà di portare avanti le gravidanze, e avere i figli che desideravo tanto, nascono lì . e ha ancora aggiunto – Johnny rra in preda ai più terribili demoni, schiavo di tutte le dipendenze possibili e immaginabili: sesso, droga, alcol. La sua era una vita davvero spericolata». Caratteristiche che hanno sempre avuto un alone sulla vita dell’artista che oggi lascia tutti i suoi tantissimi fan. (Anna Montesano)



UNA VITA DI ECCESSI

La vita di Johnny Hallyday non si può certo dire che non sia stata all’insegna degli eccessi e delle sregolatezze. Tutto ruotava però intorno alle donne che lo stesso aveva frequentato. La morte prematura di quel suo primo amore, l’attrice e modella Patricia Viterbo, fu per lui un duro colpo ma mai come la fine della sua relazione con la prima moglie, Sylvie Vartan, che dopo aver deciso di lasciarlo provocò in lui un tormento così profondo da decidere di porre fine alla sua esistenza. Johnny fu trovato dal suo manager nel bagno con le vene dei polsi tagliate e nello stomaco un mix di barbiturici. A salvarlo fu una corsa in extremis in ospedale, seguita poi dalla riconciliazione con la moglie. Dal tentato suicidio al tunnel della droga, sempre per amore, questa volta dopo il divorzio definitivo e l’inizio della sua relazione con la corista Nanette Workman che lo condusse in quello che lo stesso definì essere il periodo più buio della sua intera esistenza. Ed ancora una volta gli eccessi e la sregolatezza furono molteplici. La relazione durò appena un anno, al termine della quale fu la donna a tentare il suicidio. Non fu un caso se entrambi venivano definiti dalla stampa del tempo due copie, simili nei vizi, negli eccessi e negli atteggiamenti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA SUA VITA DA SEDUTTORE

Di Johnny Hallyday oggi, nel giorno della sua scomparsa, si ricordano non solo i successi nell’ambito della musica e del cinema ma anche le sue conquiste da imprescindibile seduttore, quale lo è stato per tutta la sua vita. Nel suo curriculum ampissimo di artista conquistatore spuntano i nomi di attrici, cantanti, modelle, alcune delle quali anche molto famose, altre altrettanto sfortunate, come il suo primo amore Patricia Viterbo. Quest’ultima è stata un’attrice e ancor prima modella per Dior, oggi avrebbe avuto 78 anni ma come ricorda il sito di MarieClaire non arrivò neppure a sfiorare la vecchiaia poiché morì sul set del suo 14esimo film. La storia con Johnny era già finita la il cantante ne subì ugualmente un fortissimo choc tanto da non aver mai dimenticato quel suo primo sfortunato amore ed averlo anche citato nella sua biografia. Nella sua vita amorosa entrò anche Sylvie Vartan, che poi sposò e dalla quale ebbe il figlio David, prima del divorzio che arrivò come un fulmine a ciel sereno e che indusse Johnny a tentare il suicidio. Questo evento li fece ricongiungere fino al 1972 quando nel cuore dell’artista entrò la corista Nanette Workman, anche lei descritta all’epoca come una seduttrice. Dopo un anno all’insegna di un amore malato contornato da droga ed alcol, Hallyday fece ritorno da Sylvie fino a firmare definitivamente il divorzio nel 1980. Da allora Johnny ebbe molte altre donne, tra gossip e conferme: dall’americana Tina Aumont a Laeticia Boudou, l’ultima moglie e la stessa che in un comunicato ne ha annunciato la morte. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



AL VIA LA PIOGGIA DI OMAGGI

E’ già iniziata la pioggia di omaggi a Johnny Halliday, la grande rockstar francese morto a 74 anni la scorsa notte. Come riporta Tio.ch, infatti, pare che la compagnia di trasporto pubblico parigino, la Ratp, abbia già ribattezzato la fermata “Duroc”, sulle linee 10 e 13 in “Durock Johnny”. Si tratterà non solo di un omaggio semplicemente visivo ma anche sonoro poiché nella stazione della metropolitana per l’intera giornata sono diffusi i 15 brani più popolari dell’artista scomparso a causa di un cancro. Una iniziativa simile era stata annunciata nella mattinata odierna anche dalla compagnia che gestisce la metropolitana di Bruxelles, dove da questa mattina sono trasmesse le canzoni dell’icona del rock di origine belga (dalla parte del padre). Proprio in Belgio Johnny Halliday si recò dopo gli attentati del maggio 2016 quando si esibì in due concerti durante i quali interpretò anche Quand on a que l’amour, un brano in risposta all’odio del terrorismo. Anche il premier belga, Charles Michel, oggi ha voluto ricordare e salutare un “immenso artista popolare”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

L’ULTIMA APPARIZIONE IN SCENA

Johnny Hallyday era malato da tempo e l’annuncio della sua morte è stato dato dalla moglie. L’artista aveva 74 anni ed è morto questa notte per colpa di un cancro ai polmoni. “Johnny Hallyday è andato via. Scrivo queste parole senza potervi credere. E tuttavia è proprio così. Il mio uomo non c’è più, ci ha lasciati questa notte così come ha vissuto lungo tutto il corso della sua vita, con coraggio e dignità”, questo il comunicato stampa diramato dalla moglie Laeticia Hallyday. “Come tutta la Francia, ho il cuore spezzato” ha dichiarato stamattina Sylvie Vartan, prima moglie di Johnny Hallyday. “Ho perso l’amore della mia gioventù – ha detto ancora la cantante, che all’epoca del suo matrimonio era popolarissima anche in Italia – e nulla potrà mai sostituirlo”. Una carriera lunga 55 anni, aveva dichiarato di volere ufficialmente tornare alla musica nel 2018 e di desiderare anche un tour esisto da abbinare al CD musicale, ma purtroppo così non sarà. L’ultima apparizione in scena risale alla scorsa estate, in tournée con le Vieilles Canailles e gli storici amici e cantanti Jacques Dutronc e Eddy Mitchell. “Abbiamo tutti, in noi, qualcosa di Johnny” ha invece affermato Emmanuel Macron. (Aggiornamento di Valentina Gambino)

POLEMICHE PER IL SUO ESILIO FISCALE

Johnny Hallyday ci ha lasciati all’età di 74 anni ed un bagaglio musicale molto ampio difficile da dimenticare, come ha annunciato in una nota ufficiale Macron, dopo la notizia della sua scomparsa. Hallyday non amava solo la Francia ma coltivava un grande amore anche per la vicina Svizzera. Non è un caso se, come riporta oggi Tio.ch, la rockstar francese avesse comprato uno chalet a Gstaad (BE), nell’Oberland bernese, dove aveva a lungo vissuto. Alla casa aveva dato anche un nome importante, “Jade”, come una delle sue figlie e qui nel 2006 ne aveva fatto il suo domicilio fiscale passandovi gran parte del tempo, precisamente sei mesi e un giorno all’anno fino alla fine del 2012, prima di stabilirsi a Los Angeles. Il suo “esilio fiscale”, in realtà, aveva anche generato qualche polemica in Francia poiché era visto come un modo per ridurre le sue imposte, cosa che non era affatto piaciuta negli ambienti politici. Sempre alla Svizzera il grande artista era legato anche musicalmente: qui, infatti, si esibì in diverse occasioni. Dopo il “no” da parte delle autorità francesi in merito alla richiesta di permesso di potersi esibire in un carcere, Johnny si esibì in un penitenziario di Bochuz (VD) e probabilmente anche questo contribuì ad essere motivo di polemiche. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

DA ENRICO RUGGERI A FORTUNATO ZAMPAGLIONE: I MESSAGGI IN SUO RICORDO

Alcuni grandi nomi della musica italiana hanno lasciato su Twitter un messaggio in ricordo di Johnny Hallyday. “In Italia conoscevamo poco di Johnny Hallyday, ed è un peccato: sempre in bilico tra rocker e chansonnier, tra classe ed energia. Una vita intensa senza compromessi, giustamente amato da tutta la Francia. Se ne va un numero uno”, ha scritto Enrico Ruggeri. Il cantautore Fortunato Zampaglione ha ricordato l’artista francese, con cui ha avuto l’onore di lavorare: “Ho avuto l’onore di scrivere una canzone con te che eri un gigante ed io un anonimo nanetto. Mi mancherai per sempre, grazie Immenso Johnny Hallyday, Rip #johnnyhallyday #laloidusilence #parole al #silenzio”. Anche Ivan Zazzaroni ha lasciato su Twitter il suo messaggio per Hallyday: “È morto #JohnnyHallyday. Icona della musica francese, era un pirata. Per noi ragazzini dei primi anni 70, il figo assoluto, tutto donne ed eccessi. Per dirla alla Jim Morrison, per lui contavano solo i punti massimi e i punti minimi. Tutto ciò che stava nel mezzo era inutile”. (agg. Elisa Porcelluzzi)

JOHNNY HALLYDAY È MORTO

È morto a 74 anni di età Johnny Hallyday, l’Elvis Presley francese che ebbe il suo maggior successo negli anni 60, ma continuò a essere considerato un simbolo della musica francese. Soffriva di tumore ai polmoni da alcuni mesi, ma nonostante le condizioni aveva annunciato di star preparando un tour per la prossima estate. Invece domenica sera è stato ricoverato per problemi respiratori ed è morto questa notte. L’annuncio è stato dato dalla sua attuale moglie Laeticia Hallyday: “Johnny Hallyday è andato via. Scrivo queste parola senza potervi credere. E tuttavia è proprio così. Il mio uomo non c’è più, ci ha lasciati questa notte così come ha vissuto lungo tutto il corso della sua vita, con coraggio e dignità”. La sua ultima apparizione sul palco risale a questa estate quando si esibì con gli storici amici e cantanti Jacques Dutronc e Eddy Mitchell. Hallyday era stato sposato a lungo, dal 1965 al 1980, con la cantante francese Sylvie Vartan che lo ha ricordato affettuosamente: “Il mio cuore è spezzato, come quello di tutta la Francia. Ho perso l’amore della mia gioventù, e nulla mai potrà sostituirlo”. Hallyday è stato ricordato anche dal presidente francese Macron: “Tutti noi abbiamo qualcosa di Johnny. Di lui non dimenticheremo né il nome, né la faccia, né la voce, né soprattutto le interpretazioni, che, con quel lirismo secco e sensibile, appartengono oggi in pieno alla storia della canzone francese. Ha fatto entrare una parte dell’America nel nostro Pantheon nazionale”. Tra i primi colleghi a ricordarlo la cantante canadese Celine Dion: “E’ davvero triste sapere che Johnny Hallyday è morto. Era un gigante dello show business, una autentica icona, ci mancherà tantissimo ma non sarà mai dimenticato”.

DA ELVIS AL MOLLEGGIATO

Vero nome Jean-Philippe Smet, era nato a Parigi nel 1943. Nel corso di 55 anni di carriera ha venduto oltre cento milioni di dischi e recitato anche in alcuni film. La sua carriera comincia alla fine degli anni 50, ispirato dal suo idolo Elvis Presley, mentre il suo primo disco è dell’anno dopo. E’ il primo cantante francese a portare il rock’n’roll nel suo paese e il fisico avvenente fanno il resto, rendendolo l’idolo dei teen ager. Per certi versi assimilabile a Adriano Celentano che nello stesso periodo fece lo stesso in Italia, ne incise anche una versione di 24mila baci. Politicamente conservatore, sostenne la candidatura di Sarkozy nel 2007. Dal vivo era un performer di grande forza e vitalità che ha lasciato il segno. Nel 1998, a Parigi, nel corso di tre concerti, aveva attirato oltre 200mila spettatori, Tra i suoi pezzi più noti L’invidia. Non aveva mai accettato l’idea della malattia. Spesso finiva i suoi messaggi sui social network con la frase “Fanc… il cancro”. Lascia due figli.