Keith Richards l’ha scritta ed è stata molto apprezzata anche se non conteneva chissà quali particolari nascosti che invece tutti avrebbero voluto sapere. Mick Jagger anche l’ha scritta, però quei particolari nascosti c’erano e così quella biografia non è mai uscita. Lo rivela John Blake, editore che negli anni 80 convinse il cantante dei Rolling Stones a mettersi alla macchina da scrivere: un manoscritto da 75mila parole, dice, che se uscisse oggi venderebbe più di quanto hanno venduto i libri di Harry Potter. Ma quel libro ce l’hanno solo lui e Jagger ed è ricco di gossip e episodi che farebbero impazzire i fan. Ad esempio quella volta che comprò la villa di Stargroves e una tenuta nell’Hampshire sotto effetto della droga Lsd. Chi invece crede che Jagger nei camerini prima e dopo i concerti fosse uno sciupafemmine deve ricredersi: «Non mangiava caviale e non beveva champagne: prendeva i concerti molto seriamente. Carboidrati nel primo pomeriggio. E poi acqua. Forse otto pinte (oltre quattro litri, ndr), perché sapeva che sul palco ne avrebbe consumato il corrispettivo di dieci». Chissà quante storie, l’editore dice che almeno 10 milioni di persone la comprerebbero.