Seconda volta assoluta al Festival di Sanremo per Bianca Atzei, l’artista che porterà sul palco dell’Ariston il brano Ora esisti solo tu, scritto da Kekko Silvestre dei Modà. Come spesso le accade, Bianca decide di usare la propria voce per cantare d’amore, un amore vero, capace di assaporare la pienezza del sentimento a pieni polmoni, di esternare tutto ciò che il cuore spinge a dire. Che qualcosa sia cambiato, e in meglio, lo si apprende fin dai primi versi della strofa iniziale, in cui la Atzei avvisa il proprio interlocutore immaginario, spiegandogli:



Ti sembra strano lo capisco, ma era passato tanto tempo/ Da quel sapore così dolce che lascia una carezza addosso/ Quel mio carattere un po’ schivo l’ho sotterrato già da un pezzo/ E non è neanche più un ricordo.

Si comprende subito la voglia di riscattare un amore soffocato, di riappropriarsi dei gesti affettuosi che solo l’amore vero sa regalare, e di farlo senza imbarazzo, senza pensare alle conseguenze che potrebbero derivarne e, soprattutto, senza fare caso ai giudizi della gente:



Voglio soltanto dirti tutto quello che mi passa per la mente/Voglio fregarmene di tutto ciò che poi, che poi, dirà la gente.

E la forza per abbandonarsi all’amore deriva direttamente da una situazione di benessere, che annulla tutto il dolore passato, che è capace di far voltare pagina in maniera definitiva:

Ma ti rendi conto amore che da quando stiamo insieme non esiste più una nuvola/Che gran voglia di partire, che gran voglia di ballare, fino a notte profondissima.

Ma è nel ritornello del brano di Bianca Atzei che si giunge alla consapevolezza che questo amore ne cancella un altro, non secondo la dinamica del “chiodo schiaccia chiodo”, bensì per quella ventata di felicità capace di avvolgere le persone innamorate, quel profumo di ottimismo che spinge ad archiviare chi ha recato solo sofferenze, in ragione di una storia tutta da vivere:



E sarà che se sto bene è perché non penso più a chi mi ha fatto soffrire/ voglio solo cancellare, ora esisti solo tu.

Per questo motivo il coraggio di affermare con forza la veridicità di una storia d’amore arriva con più naturalezza, e non teme di sbagliare:

Sarò stupida e testarda, illusa, fragile ma onesta/ E dico senza vergognarmi, che questa volta è quella giusta.

Da qui in poi, dunque, lo spirito è quello di chi ha fretta di bruciare le tappe, di cibarsi di sentimenti, di andare a tutta e di recuperare il tempo perduto:

Amore prendimi per mano, voglio correre veloce, come due pazzi verso il sole/Voglio soltanto dirti tutto quello che mi passa per la mente.

La tentazione è quella di abbandonarsi all’altro, o comunque di tenere al di fuori del recinto chi sa solo giudicare, e molto spesso ferire:

E poi, voglio fregarmene di tutto ciò che poi, che poi dirà la gente/Ma ti rendi conto amore che da quando stiamo insieme non esiste più una nuvola/Che gran voglia di partire,che gran voglia di ballare fino a notte profondissima/E sarà che se sto bene è perché non penso più a chi mi ha fatto soffrire/voglio solo cancellare, ora esisti solo tu/ E sarà che se sto bene è perché non penso più a chi mi ha fatto soffrire/voglio solo cancellare, ora esisti solo tu.

Un brano, quello di Bianca Atzei, pienamente incentrato sul tema dell’amore: un argomento spesso fortunato sul palco dell’Ariston. Certo è che quando si parla di sentimenti, tra un testo emozionante e uno banale, soprattutto al Festival di Sanremo, la differenza può essere sempre molto sottile. (Dario D’Angelo)