A trent’anni dal suo debutto sul palco dell’Ariston, il cantautore Michele Zarrillo è pronto ad affrontare una nuova sfida grazie al Festival di Sanremo 2017. L’artista romano salirà sul palco con il brano “Mani nelle mani“, scritto in collaborazione con G. Artegiani e diffuso dalla Startpoint International/Gli Assolati Vetri di Roma. Undici partecipazioni finora collezionate da Michele Zarrillo nella Città dei Fiori, che lo vedranno di sicuro impegnato in una nuova canzone che parla d’amore, quel sentimento a lui caro e che lo ha portato a scrivere canzoni come Una rosa blu e L’elefante e la farfalla. Un sentimento puro, spesso accantonato negli anni all’interno di una relazione duratura, ma prerogativa degli incontri più passionali e novelli. Dettagli importanti, che assumono un valore ancora più profondo grazie alla loro rievocazione, mentre spesso passano inosservati ai nostri occhi. Un inno alla purezza dell’amore e che anticipa l’ultimo lavoro di Zarrillo, Vivere e rinascere. Il cantautore li descrive così proprio nell’incipit della canzone: “E poi passano così…, te ne accorgi quando sono andati via,E ti lasciano aggrappato ad una scia di ricordi, di ricordi…”. Spesso, infatti ci si accorge del valore di ciò che si aveva, anche in termini di gesti e parole o semplicemente vicinanza, quando ormai l’abbiamo perduto. “Quanti sono i giorni belli di un amore, quelli che non te li puoi dimenticare, e nascondi dentro al cuore, e quando stai male, li vai a spolverare”. Macchie indelebili della nostra memoria, diventano come delle istantanee che andiamo a recuperare dal nostro album di ricordi ogni volta che abbiamo bisogno di superare un particolare momento di sconforto. “Mani nelle mani, vedo due ragazzini ingenui, dentro un mondo di canzoni e di poesia” Imprime il momento iniziale di un amore, quando ci si aggira per le strade del paese o città mano nella mano, ancora lontani dalle dinamiche di un sentimento adulto e dalle necessità di coppia. Un mondo fantastico, fatto di innamoramento e leggerezza, innocente e privo di difficoltà. Semplicemente esternazione di ciò che si prova e completa fusione con l’altro.
“Domani, noi domani…, ma stanotte tu rimani, Non mi chiedere di farti andare via/ Tu sei passione e tormento, tu sei aurora e tramonto”
In perfetto contrasto con i versi precedenti, in questo punto il cantautore vuole esprimere anche la maturità del sentimento che prova, fatto di passione ed anche confusione, oltre che di contrasti. Il giorno e la notte, dato dai due momenti più significativi e romantici della giornata, l’aurora e il tramonto. Un amore fugace che si potrebbe spegnere con la nascita del nuovo giorno e che spinge l’artista a chiedere “tu rimani”.
“Dove vanno i giorni belli di un amore,Quei momenti che non puoi più cancellare,Si addormentano nel cuore, e quando fa buio Li vai a accarezzare”
In questo punto abbiamo una sorta di ritornello, frasi molto simili a quelle che troviamo dalla terza strofa in poi e che sottolineano l’atto di prendersi cura dei ricordi, consapevoli che un domani ci torneranno utili come cerotti da applicare sulle ferite fresche.
“Mani nelle mani, siamo due ragazzi ingenui Ancora in cerca di canzoni e di poesia,Domani è già domani, adesso dimmi se rimani O sei convinta di volere andare via”
Subito dopo il finto ritornello, il testo presenta quello reale, in cui dalla richiesta del protagonista all’amata di non andarsene, si contrappone l’esternazione della scelta. Che cosa ha deciso di fare la destinataria della canzone? Il tutto avviene in un’altalena fra l'”oggi” impersonato dal protagonista ed il “domani” che viene invece concesso alla destinataria del sentimento.
“Tu sei passione e tormento, tu sei aurora e tramonto/Mani nelle mani… le tue mani… le tue mani tra le mie/ Tu sei passione e tormento, tu sei il mio giuramento / Vorrei che fossimo eterni, e con te, tornare a quei giorni”
Anche in questo caso l’autore bilancia con la realtà la fantasia decantata fino a questo momento. Il ricordo diventa quindi manifestazione concreta nel momento stesso in cui sottolinea che vorrebbe ritornare a quei giorni in compagnia dell’amata. Non quindi un ritorno al passato con malinconia, ma una seconda possibilità di vivere momenti magici ed irripetibili. A cura di Morgan K. Barraco