Luigi Tenco torna oggi sul palco dell’Ariston grazie a Tiziano Ferro, che lo omaggerà nella prima serata del Festival di Sanremo 2017. Il suicidio, avvenuto il 28 gennaio 1967, proprio durante la kermesse, fu uno dei casi di cronaca più seguiti all’epoca. C’è chi parla, però, di possibile omicidio, nonostante la famiglia e gli amici di Luigi Tenco abbiano condiviso la tesi del suicidio. Quella sera annunciò a Mike Bongiorno che sarebbe stata la sua ultima volta e cantò male “Ciao amore ciao” perché aveva assunto alcol e un farmaco. Dopo aver appreso la sua eliminazione su un tavolo da biliardo, rientrò nella sua camera d’albergo, la 219 dell’Hotel Savoy: lì fu ritrovato la mattina dopo, ucciso da un colpo di pistola alla tempia. In mano un biglietto autenticato da più di una perizia: «Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda “Io te e le rose” in finale e una commissione che seleziona “La rivoluzione”. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao Luigi».
Sono ancora tanti i punti oscuri sul suicidio di Luigi Tenco, evento che sconvolse il Festival di Sanremo del 1967. E, infatti, c’è chi ancora oggi continua ad avanzare l’ipotesi dell’omicidio. Il criminologo Pasquale Ragone, ad esempio, ha provato a far riaprire il caso, senza però riuscire a convincere i magistrati con i nuovi elementi raccolti. Il criminologo ha svelato quanto scoperto attraverso le sue ricerche investigative: Luigi Tenco espatriò senza i necessari permessi durante il servizio di leva, «ciò sarebbe stato possibile solo grazie a buoni contatti ottenuti nell’ambiente militare», anche se il cantautore era antimilitarista. Ai microfoni di Radio Cusano Campus è stata portata alla luce anche la breve storia d’amore di Luigi Tenco con la nipote di un Generale dell’aeronautica che due anni dopo la morte del cantautore finì in un grande scandalo di tangenti. Per Ragone dietro l’omicidio di Tenco ci sarebbero intrecci privati tra il mondo della canzone e il settore degli armamenti: ad esempio, la casa discografica Rca «vedeva un pezzo importante dei propri guadagni nel settore aerospaziale e della difesa americana sin dal 1962», mentre il gruppo gestito da Lucien Morisse, che arrivò a Sanremo ma non fu visto nell’ora in cui morì Tenco, acquistò Breguet, che si occupa della costruzione di aerei francesi e nella cui inchiesta degli anni Settanta finisce quel Generale che fu zio della ragazza con cui Tenco ebbe una breve storia. Coincidenze? Non per il criminologo: «Non a caso agli inizi di novembre 1966 Tenco comincia a ricevere strane minacce che lo inducono a comprare una pistola che tiene in auto. Ma il colpo che lo uccise partì da un’altra pistola».