Farà parte dei sedici cantanti che si esibiranno nella terza serata del Festival di Sanremo con le cover. La cantante ha scelto ‘Le mille bolle blu’ di Mina, portato in gara nel 1961 in compagnia di Jenny Luna. All’epoca la canzone arrivò quinta al Festival di Sanremo, e quindi l’anno dopo Mina decise di non partecipare alla kermesse canora. “Sul palco dell’Ariston porterò una versione riarrangiata e stravolta, come se fosse un brano di un’artista pop di oggi” le parole di Lodovica Comello ai microfoni di ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ per presentare la cover di questa sera. Dopo la prima serata la Comello è stata incoronata regina social con più di 6 milioni di fan, con una fama internazionale conquistata grazie alla serie Violetta, e l’ha vista trionfare su Facebook ed Instagram dopo la prima serata al Festival di Sanremo anche per quanto riguarda l’outfit, con il vestito con le mani che ora tutti vogliono.



La terza serata del Festival di Saremo 2017 vedrà protagoniste le cover e Lodovica Comello ha deciso di azzardare portando sul palco “Le mille bolle blu” di Mina. Una grande scommessa per la star di Violetta, che dovrà fare del suo meglio per essere all’altezza a quella che è probabilmente la più grande cantante italiana mai esistita. Qualche minuto fa la conduttrice di Italia’s Got Talent ha postato sulla sua pagina un video di un paio di secondi con cui “annuncia” la sua cover. Nel brevissimo filmato la vediamo mentre soffia in un apposito tappo per creare delle bolle di sapone: “Ogni riferimento non è puramente casuale Manca poco a stasera e canterò per terza! #Sanremo2017 #LeMilleBolleBlu”. L’indizio lanciato dalla Comello è stato accolto dai suoi fans con oltre 14mila like in mezz’ora e i suoi followers l’hanno riempita di messaggi come questi: “Dajeeee tutta Lodo”, “Spacca tutto!”, “Siamo tutti con teee”. Clicca qui per vedere il video e tutti i commenti.



Lodovica Comello questa sera, 9 febbraio, ha deciso di cimentarsi con una cover ambiziosa: Le mille bolle blu di Mina. Una scelta che ha destato qualche polemica per il confronto impietoso che naturalmente viene fatto tra lei e la fuoriclasse della canzone italiana, Mina. La Comello è stata vittima di un clamore nei social, dopo che Mario Luzzatto Fegiz, autorevole critico musicale del Corriere della Sera, l’ha definita una “sciacquina”. La polemica che ne è nata sui social è stata violenta, ma la diretta interessata ha deciso di non rispondere e di trincerarsi dietro il silenzio assoluto, scelta che non è stata condivisa né da molti suoi fan né, soprattutto, da altri giornalisti a cui l’epiteto era sembrato troppo forte e doveroso di replica.  Alla luce di queste polemiche,la scelta dell’ex star della serie Violetta su Disney Channel, di esibirsi nella reinterpretazione di un grande classico, “Le mille bolle blu” di Mina non fa che gettare benzina sul  fuoco. “Le mille bolle blu” non va banalizzata e rappresenta un pezzo di storia al sentire di molti non coverizzabile.



La scelta di Lodovica Comello di portare il brano della Tigre di Cremona è un boomerang che potrebbe ritorcesi contro di lei, in quanto la giovane potrebbe non avere la stoffa né la potenza vocale per approcciare. Parliamo di un successo spacca-classifica che è stato proposto nel 1961 durante la kermesse sanremese in coppia con Jenny Luna. All’epoca, i giornali lo bollarono come uno sberleffo alla classe dirigente e allo stesso pubblico, per il modo in cui Mina nel corso dei ritornelli del brano si sfiorava la bocca con le dita in un gesto impertinente. Arrivò al quinto posto e Mina se la prese con la giuria di qualità per aver seguito i pettegolezzi delle riviste e aver dato retta alla storia del gesto come mezzo di derisione sociale. Da quel momento, incattivita dal non aver raggiunto nemmeno il podio, decise di non partecipare mai più a concorsi canori di alcun tipo e mantenne la parola. A poca distanza da quella sciagurata esibizione sul palco dell’Ariston, comunque, il brano scalò rapidamente i vertici della classifica e si impose come un cult strepitoso nel repertorio dei concerti di Mina a venire.

Lodovica Comello, a sentire i detrattori più aspri, non possiede neanche un grammo del carisma necessario per affrontare questo successo e trasformarlo in qualcosa che non sia la solita insipida parodia di una canzone di razza cantata senza i mezzi vocali adeguati. C’è comunque da dire, in difesa della venticinquenne di San Daniele del Friuli, che nessuno si aspetta da lei un’interpretazione pari all’esibizione originale. Sarebbe impossibile, visto che malgrado le mille cover di Mina incise, quelle significative si contano sulle dita di una mano. Ma il tentativo non va preso come un eccesso di sicurezza, perchè la ragazza si è presentata senza malizia ai microfoni in conferenza stampa quando si è trattato di annunciare la sua partecipazione al Festival con un brano di questa portata: “Punterò sull’interpretazione, su di me. Ho molta paura del palco, sono emozionata. Di palchi ne ho calcati tanti, questo però è diverso. Ho l’ansia della scala, se ci penso non dormo, mi si chiude lo stomaco. Poi però sfogherò tutto sul palco. Sanremo per me è musica, e sono orgogliosa di esserci”. Quando si dice l’importante è partecipare, in questo caso vale la pena crederci, perché Ludovica Comello, tra insulti e cattiverie della stampa, non è partita proprio con il piede giusto. Ma quello che conta sarà la sua reazione sul palco e la giovane, nonostante tutto, ha un’occasione d’oro per stupire chi ne disprezza la cifra super-pop.