Saranno nuovamente in Italia per due date, i prossimi 15 e 16 maggio, rispettivamente a Torino e Bologna. Sono gli inossidabili Kiss, sui palchi di tutto il mondo da 44 anni con il loro repertorio di maschere horror: Gene Simmons è The Demon, Paul Stanley è Starchild, gli altri due (Thommy Thayer ed Eric Singer, che hanno preso il posto di Vinnie Vinent e Ace Frehley, cacciati per problemi di droga perché nei Kiss è fatto assoluto divieto di bere alcolici e drogarsi) sono The Spaceman e The Catman. Superate le polemiche degli inizi, che li facevano identificare come un gruppo neonazista per via del logo del gruppo scritto con le due S finali che assomigliano alla grafia usata dalle SS, i Kiss continuano a proporre il loro spettacolo circense fatto di effetti speciali, fuochi d’artificio, look da fantascienza. Simbolo della loro effervescenza è il linguone di Simmons, che fa uscire dalla bocca e sembra un serpente. Anche oggi che si avvicinano pericolosamente ai 70 anni di età continuano a portarsi sul palco scarpe alte 20 centimetri e armamentario che fa sudare come pochi. Il segreto? La vita sana appunto: niente droga. In una intervista pubblicata da Il Giornale, Simmons si vanta di essere lui e il suo gruppo sempre gli stessi come negli anni 70: gente che suona dal vivo, senza trucchi e playback ancora oggi. E proprio su questo discorso ne spara una davvero grossa, forse dovuta all’età e appunto a chi suona ancora come se fossimo negli anni 70, con qualche amplificatore e via. Dice infatti che “dal vivo si ascolta soltanto ciò che suoniamo. In pochi lo fanno, gli AC/DC e i Metallica ad esempio”. L’intervistatore ha però l’impudenza di ricordargli anche gli U2, al che il buon Simmons risponde: “Scusi ma tutti sanno che dal vivo non puoi avere tutti quei suoni usando una sola chitarra. E’ ovvio che abbiano bisogno di un aiuto tecnologico oppure di qualche musicista dietro le quinte. Noi siamo della scuola Beatles: siamo quello che suoniamo, nient’ altro”. Eh? Ma Simmons non sa che già negli anni 70 esistevano pedaliere e effetti per chitarra che facevano sembrare quello che si vuole? The Edge poi, proprio lui, che ha inventato grazie a diavolerie elettroniche uno dei pochi suoni originali di chitarra, che fa appunto sembrare come se ci fossero diverse chitarre che suonano all’unisono, il cosiddetto suono a strati. La sua risposta è tanto ingenua che fa sorridere e non vale la pena neanche di aprire polemiche. I Kiss saranno ancora dei “mostri” dal vivo alla loro età a fare i concerti che fanno, ma un po’ di conoscenza tecnologica non dovrebbe guastare per un musicista, prima di sparare sui colleghi. Altrimenti fai proprio la figura del 70ennne…