Nuovi guai sul fronte legale per Justin Bieber: il cantante è stato infatti accusato dai suoi vicini di odio razziale. A portare in tribunale la popostar sono Jeffrey e Suzanne Schwartz, che in dei documenti scioccanti ammettono che i commenti antisemiti contro di loro non sono stati espressi da Bieber in persona, ma nonostante ciò hanno comunque deciso di presentare una denuncia per danni morali, come riporta Metro.uk. L’incidente è avvenuto nel 2012: dopo aver lanciato uova contro la loro casa, Justin era stato condannato a sborsare 80mila dollari. Nei documenti legali la coppia afferma che quel lancio di uova ha segnato un calo dei loro affari nel business della vendita di auto a causa della “cattiva pubblicità” e del polverone mediatico che si era alzato attorno a loro, come riportato da TMZ. i coniugi Schwarz stanno ora facendo causa a Bieber non solo per i danni morali ma anche il il mancato guadagno. In più si ritengono vittima di un altro crimine: “Minacciare un uomo e chiamarlo ‘piccolo ebreo’, intimidirlo dicendo ‘cosa pensi di fare ora, piccolo ebreo?’ è odio razziale”. I legali di Bieber hanno contrattaccato definendo pretestuose le accuse. Nei documenti le dichiarazioni mettono nero su bianco, inoltre, che le affermazioni razziste non sono state fatte da Bieber ma dal suo bodyguard.