Nati nel 2004, dodici album all’attivo, un susseguirsi di tour (superata  quota 1300 concerti),  ben tre Grammy Award vinti (nel 2013 per l’esecuzione di Something con Lalah Hathaway, contenuto nel loro album Family Dinner-Volume One,  nel 2015 per l’album SYLVA inciso con la Metropole Orkest e nel 2016 per CULCHA VULCHA che ha trionfato come Best Contemporary Instrumental Album). La loro popolarità è in costante crescita, confermata anche dal referendum di Down Beat che dal 2015 li vede vincitori nella categoria miglior gruppo jazz, scalzando grandi nomi quali Pat Metheny, Herbie Hancock e Chick Corea.



I quattro concerti italiani (Torino, Trento, Pisa e Bologna), sold out da diversi giorni, come quello del prossimo 5 maggio a Londra (5.000 biglietti), danno solo in parte l’idea di quanto questa band sia amata. Teatri strapieni di giovani, tutti concordi ed entusiasti degli Snarky Puppy, la band del momento che coniuga alla radice jazz, funk, rock, elettronica, musica minimale e una spruzzata di world. 



Come sempre prove accurate, l’atmosfera sul palco è rilassata, si curano i suoni e gli ascolti . A Pisa viene deciso di spostare  le transenne consentendo agli spettatori di stare praticamente a ridosso dei musicisti. Il concerto sarà di una potenza incredibile.

Senza rinunciare a finezze stilistiche,  i Pups, sin dal primo pezzo in programma, Palermo, composta dal percussionista argentino Marcelo Woloski, hanno iniziato a “ringhiare” mostrando di che pasta sono fatti. Alle note di Tarova (League) sempre  tratto dall’ultimo album CULCHA VULCHA, il pubblico ha iniziato a scaldarsi. Un pubblico giovane che da poco si è avvicinato alla band, lo si è capito dalla scarsa conoscenza dei vecchi cavalli di battaglia, ma che subito è entrato in sintonia  in un entusiasmante crescendo. 



Sugli scudi il leader  Michael League, autentico maestro di cerimonie, ha messo in mostra tutta la sua abilità, rivoluzionando a seconda del momento, scaletta e andamento dei brani. Rispetto al concerto di Trento, League ha cambiato anche gli interventi solistici  spostati da uno strumento all’altro. Impressionante la sua capacità di ascolto e di guida, determinante anche nei  momenti di improvvisazione. 

“Michael è un grande leader (ci hanno confidato due componenti della band nel dopo concerto di Pisa), lui sa esattamente quando e come chiamare i soli, quando lasciare spazio a l’uno o all’altro. Nessuno si sente trascurato, così ognuno di noi riesce ad esprimere il meglio di sé. I brani  cambiano ogni sera. Lui  fa sempre la scelta giusta, ha delle qualità quasi ellingtoniane, si potrebbe dire”.

Va comunque dato merito anche alla straordinaria capacità dei componenti del gruppo che quest’anno presentava per l’Italia due novità: Chris McQueen – chitarra – e Bob Reynolds al Sax. Oltre a  Michael League – basso e keybass,  questi gli altri musicisti:  Larnell Lewis – batteria, Marcelo Woloski- percussioni, Bill Laurance – tastiere, Justin Stanton- tromba e tastiere, Mike Maher – tromba e flicorno, Chris Bullock sax.

In scaletta diversi brani tratti dall’ultimo album CULCHA VULCHA oltre alle citate Palermo e Tarova, Beep Box (scritta dal sassofonista  Chris Bullock che ha regalato un lungo solo con uso di effetti), Gemini composta da Justin Stanton, caratterizzata dalla chitarra slide di Mc Queen e con il tema cantato da League e Mike Maher, Big Ugly (League) trascinante brano con League al Key bass. Tratti da  WE LIKE IT HERE sono stati eseguiti: Tio Macaco dal sapore sudamericano con un travolgente duello percussivo fra Marcelo Woloski e Larnell Lewis entrambi strepitosi e in crescita esponenziale, Outlier con uno splendido solo al sax di Bob Reynolds ( in tour anche con John Mayer),  What About Me?  e  Lingus  pezzo forte degli Snarky nel quale è emersa tutta la genialità del leader che a fine concerto, e con un brano così travolgente,  ha creato lo spazio per incastonare un autentico diamante che ha visto protagonista Bill Laurance con un  solo al piano di struggente bellezza.

La band è riuscita a riproporre anche brani complessi come quelli contenuti in CULCHA VULCHA (il primo album in studio, dopo anni di cd/DVD registrati dal vivo) senza usare alcun tipo di sequenza “Ci abbiamo provato- ha precisato League- anche se è difficile riprodurre tutte le sessanta tastiere usate (ride)”. La riuscita è stata eccellente, anzi, i brani hanno aumentato il loro impatto. Sottolineiamo che mentre gli Snarky Puppy  suonano completamente dal vivo, molti grandi musicisti abusano dell’utilizzo di sequenze (vedi Pat Metheny in ambito jazz), dimenticando che in concerto tutto, o quasi , dovrebbe essere suonato live.

Il tour italiano si è chiuso a Bologna, ennesimo sold out e gran successo. Serata speciale con il compleanno di League (33 anni) festeggiato sul palco con tanto di torta offerta ad alcuni spettatori.

Come sempre nei camerini e sul palco bella atmosfera, ben lontana da certi isterismi e paranoie di alcune star del jazz (ebbene si!). Gente pulita che dà una bella immagine ai giovani, fatta di compostezza, poche chiacchiere e senza atteggiamenti da divi. Michael League durante il concerto ha tenuto a ringraziare il pubblico per il supporto, indispensabile in un momento come questo in cui streaming e download hanno privato molti musicisti di una fonte di guadagno essenziale per sopravvivere.

A fine esibizione la band si è riversata nel banco del merchandising affollato da centinaia di spettatori non lesinando foto e autografi. Il tour Europeo degli Snarky Puppy dopo Ungheria ed Italia prosegue in Portogallo, Francia, Belgio, Regno Unito, Germania, Svizzera, Polonia, Danimarca,  Irlanda, Lussemburgo.  Chiusura prevista il 7 giugno in Olanda a Eindhoven.  Nuovo album schedulato per il 2018.

Michael League tornerà in tour in Europa e in Italia con Bokanté , sua nuova interessantissima produzione, Con date il 22 luglio Locus Festival Locorotondo, il 23 Roma, Casa del Jazz, il 25 Empoli Jazz Festival e il 26 a Fano, Jazz By The Sea.