E’ morto a soli 47 anni Robert Miles, il famoso dj e produttore musicale che raggiunse il successo nel 1996 con quella che, ancora oggi, è considerata una hit ovvero “Children”. Prima di diventare un dj famoso in tutto il mondo, Robert Miles, all’anagrafe Roberto Concina, ha fatto come tutti la famosa “gavetta” prima di trasferirsi a Londra e a Los Angeles dove ha conosciuto altri generi musicali che lo hanno poi portato a produrre musica con cui ha venduto milioni di dischi. Il suo album d’esordio è stato Dreamland che ha venduto un milione e mezzo di copie tra Europa e Stati Uniti. Dallo stesso album era stato estratto proprio Children, singolo capace di stregare l’intera generazione degli anni ’90. Dopo il grande successo, Robert Miles ha continuato a lavorare come dj e produttore. Il suo ultimo disco, Thirteen, risale al 2011 (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Sono tantissimi i messaggi di cordoglio dei fans su Twitter per la morte di Robert Miles. Considerato un genio, il dj, scomparso prematuramente a 47 anni a causa di un male incurabile, è un’icona per la generazione degli anni ’90 che ha potuto assaporare da vicino la sua musica. Dopo i messaggi di amici e colleghi, su Twitter, i fans si sono letteralmente scatenati. “Ciao Robert Miles insegna agli angeli a fare musica che metteranno alle giostre per 30 anni”, “Ciao robert…Grazie per le tue poesie in dance! RIP”, “Per quelli che hanno la mia età oggi è un giorno triste No, non eri Mozart, ma per noi un po’ sì. Ciao Robert”, “Hai fatto la storia della dance, facendo primeggiare la musica italiana in tutto il mondo: ti siamo tutti un po’ debitori Robert”, “Children la legherò per sempre ai miei 18 anni, all’esame di maturità, alla voglia di prendersi il mondo che a quell’età hai. Grazie Robert Miles”, sono solo alcuni dei twett più popolari. Cliccate qui per leggere tutto (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Nella seconda metà degli anni ’90 Robert Miles fa ballare un’intera generazione con la sua ‘Children’, fiore all’occhiello del suo album ‘Dreamland’. Tale hit vende più di 5.000.000 di copie, diventando un vero successo internazionale nell’estate del 1996, permettendogli di vincere il Brit Award (unico artista italiano nella storia ad avere ottenuto un simile riconoscimento). L’album ‘Dreamland’ nel frattempo raggiunge una serie di dischi d’oro e di platino sia in Italia che all’estero. Dopo questo grande successo che ha permesso a Robert Miles di raggiungere l’Olimpo internazionale della musica, sono arrivati per altri importanti successi e la creazione di un’etichetta indipendente la ‘Salt Record’, nella quale successivamente pubblica gli altri singoli Organik e Miles Gurtu. L’ultimo album in studio e l’ultimo singolo risalgono al 2011 anche se il produttore musicale anche in seguito continua ad essere molto attivo, soprattutto ad Ibiza e Formentera. (Aggiornamento di Dorigo Annalisa)



Si è spento a soli 47 anni il famoso dj e produttore musicale Robert Miles. Nato, in Svizzera, come Roberto Concina dagli emigrati italiani Antonietta Lauro e Albino Concina che poi tornano in Italia stabilendosi a Fagagna, in Friuli, è morto ad Ibiza dove si era trasferito da qualche anno. A stroncare il dj è stato un male incurabile. Sin da bambino, si appassiona alla musica cominciando a suonare il pianoforte. A soli 17 anni, lascia la scuola per intraprendere la sua carriera da dj. Si trasferisce così prima a Londra, poi a Los Angeles, Berlino e Ibiza. Il successo mondiale arriva nel 1996 con la hit “Children” con cui ha venduto cinque milioni di copie scalando le classifiche di tutto il mondo. Ancora oggi, “Children” è uno dei brani più amati dagli amanti della musica. La sua scomparsa prematura lascia un vuoto profondo nella musica.

Dopo la diffusione della notizia della morte, amici e colleghi hanno voluto ricordare Robert Miles. L’amico Joe T Vannelli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni alla rivista Dj Mag Italia: «La tragica notizia della scomparsa di un grande talento e artista del nostro tempo, mi rende incredulo e sconvolto. Con lui se ne va anche una parte della mia vita di produttore artista. Mi mancheranno i litigi, le risse, le critiche, i giudizi ma soprattutto il tuo talento nel trovare suoni e melodie impareggiabili» – mentre il dj italiano Mario Fargetta, sui social ha aggiunto – “Sono stato il primo a suonare la tua Children a Radio Deejay. Non riesco ancora a crederci come uno di noi ci deve lasciare. Robert Miles R.I.P”.