Gli U2 sono tornati a fare concerti si stanno esibendo nel nord America con l’usuale grande successo e presto saranno in Europa, Italia compresa. I cantante della band, Bono non ha mai nascosto la sua fede cristiana (nato da padre cattolico e madre protestante, ha scelto la fede del primo), la sua partecipazione alla liturgia, l’importanza della fede nei testi delle sue canzoni, anche se ha preso parte a iniziative a sostegno dei matrimoni gay o l’uso del preservativo per combattere l’Aids. Ma sono particolari, segno anzi della sua attenzione alla realtà che evolve e da cui non ci si può astenere. Ha registrato una serie di puntate per un programma televisivo, Bono & David Taylor: Beyond the Psalms, prodotta dal Fuller Studio, che si occupa di promozione di “risorse per una vita spirituale profondamente formata”.



Bono ha detto come la sua fede non sia nulla di astratto e ideologico, spiegando come i cantanti cristiani dovrebbero cambiare approccio quando scrivono canzoni: ci vuole un approccio brutale, ha detto, che chiami in causa la realtà della vita delle persone, non limitarsi a messaggi di fede. Ha anche rigettato, giustamente, l’idea che l’arte come la musica possano essere etichettate come cristiane con messaggi che glorificano Dio ma dimenticano l’umano. “Questo deve davvero finire. Preferisco ascoltare una canzone sulla crisi del vostro matrimonio che ascoltare canzoni sulla giustizia. Voglio sentir cantare della rabbia per le ingiustizie e voglio sentire una canzone così buona da far sì che le persone vogliano fare qualcosa al riguardo”, ha detto aggiungendo “L’onestà brutale è la base di tutto. È la base per una grande canzone, non solo per il rapporto con Dio. È in questo che si ritrova una grande canzone. È l’unico posto in cui si può trovare un’opera d’arte, meritevole”. Dio non è interessato alla pubblicità ha detto ancora, perché la creazione stessa grida il nome di Dio.



A Bono come sanno i suoi fan, piacciono molto i salmi dell’antico testamento che, diice, gli hanno insegnato l’onestà e si rammarica che i cantanti cosiddetti cristiani non li usino mai. Nel salmo 82, ad esempio,  “si parla della difesa dei diritti dei poveri e degli orfani, di essere giusti con i bisognosi e gli indifesi, di riscattarli dal potere delle persone malvagie. Non è carità, è giustizia. È incredibile che Gesù inizi con questo nella sua missione”. Ma anche il salmo 9 e il 12, ha aggiunto, dove Dio viene presentato come rifugio e forza di chi soffre. “Questo è Gesù”.



E chi era l’autore di molti questi Salmi, ha chiesto? Re Davide, conosciuto per la sua malvagità, arrivando a uccidere il marito della sua amante Betsabea perché non scoprisse che era incinta di lui: “le malvagità perpetrate dal re Davide sono “incredibili”, ma nonostante questo può comunque trovare grazia e redenzione”.