Giovane e talentuosa e con ancora tanto da raccontare attraverso la “sua arte”, la musica: Shady Fatin Cherkaoui è determinata a fare di questa la sua strada, a mostrare al pubblico che l’ha seguita nel corso della sedicesima edizione di Amici che quella vista e ascoltata nel talent di Canale 5 è soltanto una piccola parte di se stessa. In attesa del prossimo lavoro discografico, Shady ripercorre insieme a noi de ilsussidiario.net la passione per la musica, il nuovo progetto discografico, i momenti difficili ad Amici, il rapporto con Riccardo Marcuzzo e la delicata questione “amori nella scuola”…
Shady, cantautrice di talento oltre che studentessa di ingegneria del suono ala SAE di Milano. Quando e come è nata la passione per la musica?
Ci sono un pò cresciuta in mezzo. Il mio papà suonava la chitarra quando ero molto piccola, mi suonava anche le ninna nanne. Molto presto mi ha chiesto di cantare con lui, io avevo a malapena cominciato a parlare, così ho iniziato a cantare al suo fianco, gli facevo i controcanti ed è nata così..
Ad avvicinarti alla musica e a farne necessità sono stati anche gli atti di bullismo purtroppo vissuti in passato..,
In generale l’arte consola l’anima, quindi quella a cui ero più vicina io era la musica. Certo leggevo tanto, disegnavo, era il mio piccolo rifugio e mi ha accompagnato in quel difficile periodo.
La passione per la musica ti ha portata a tentare l’esperienza di Amici. Trovi che la tua vita sia cambiata in modo significativo dopo questa esperienza e in che modo?
La mia vita è sicuramente cambiata dopo Amici. Il talent mi ha fatto conoscere l’ambiente più professionale che c’è, mi ha dato una breve infarinatura di quella che potrebbe essere una carriera che va veramente bene e come gestirla. Amici ti insegna anche a gestire le critiche: stando sempre sotto i riflettori oltre alle parole belle arrivano anche quelle brutte…
Di certo, infatti, le difficoltà non sono mancate nella scuola di Amici, ma quale ricordi sia stato il momento più difficile?
È stato sicuramente l’inizio del serale. Non sono riuscita a gestire le critiche perchè non ho capito da cosa erano mosse. In realtà io non mi trovavo molto bene, quindi era un riflesso di quello che stava succedendo nella prima fase del serale. Sono andata un pò in tilt i primi tempi…
Stiamo parlando della prima fase del serale che ha visto alla guida della squadra Bianca, in qualità di direttore artistico, Morgan. Quali sono oggi i vostri rapporti, ti piacerebbe intraprendere con lui una collaborazione musicale?
Io stimo molto Morgan dal punto di vista artistico, è un pianista e un chitarrista meraviglioso, fa tanta musica, ma è dal punto di vista personale che non ci siamo trovati. Non perchè sia una brutta persona, ma non lo vedevo spesso nella scuola. Ci ha fatto qualche lezione generale ma quando c’era da studiare i pezzi eravamo un pò allo sbando. Ad oggi non so se intraprenderei una collaborazione artistica con lui, probabilmente non lo troverei neanche, lui è molto difficile da trovare… (ride, ndr).
Com’è cambiata invece la situazione con l’arrivo di Emma Marrone?
Con Emma siamo sulla stessa lunghezza d’onda, ci piace la musica e vogliamo farla sempre. Emma era sempre lì con noi, non siamo “geni” ma la musica la amiamo.
Anche quest’anno i gossip non sono mancati, nel tuo caso in particolare si è parlato prima di una ‘simpatia’ con Riccardo Marcuzzo, poi di un presunto flirt con Mike Bird. Cosa c’è di vero?
Io e Riccardo siamo buoni amici, abbiamo fatto amicizia poi siamo entrambi di Milano, quindi abbiamo avuto modo di avvicinarci ma nulla di più. Lui poi è molto affettuoso e quindi spesso la gente fraintende… Quello di Amici è un ambiente un pò particolare, come quando si va in gita, può nascere qualcosa ma sono cose che nascono dalla convivenza “forzata”. A stare con le stesse persone capita inevitabilmente di affezionarsi e provare degli affetti, può anche accadere di trovare l’amore della vita, ma non è il caso di questa edizione.
Prima di Amici ci sono stati i casting a X Factor ma Fedez, ad un soffio dalla fine, ti ha detto no. Cosa credi sia mancato in quella occasione?
A X Factor ero terrorizzata! Non avevo mai fatto un’esperienza musicale così importante e d’improvviso mi sono trovata di fronte a 5 mila persone e tutto d’un botto e coi riflettori puntati, a malapena riuscivo a respirare, ero ferma come un palo. Fedez mi ha fatto tanti complimenti però mi ha anche detto che secondo lui non ero ancora pronta e magari aveva ragione. Amici invece è stata una cosa molto graduale, se dovessi fare ora X Factor non sarebbe così terrificante…
Passiamo al tuo disco: il 26 maggio è uscito “Shady”, un Ep di sei brani che oltre a racchiudere i tuoi inediti, riassume anche il tuo percorso ad Amici con alcune delle cover più significative. Cosa rappresenta per te questo traguardo?
In realtà voleva essere un lavoro conclusivo del percorso di Amici. Molti fan volevano “Rolling in the deep” oltre che ascoltare il mio inedito “Stay home” che non era ancora su Itunes, a questi ho voluto aggiungere due pezzi nuovi che ho scritto proprio quell’ultima settimana prima dell’uscita del disco.
Boosta (Davide Dileo) è stato il tuo produttore per questo disco e, prima ancora, tuo mentore ad Amici: qual è il consiglio che ti ha lasciato e che porterai sempre con te?
La cosa che Boosta ci ha sempre ribadito è ricordare che uno solo avrebbe vinto il programma e che fuori da Amici non c’è spazio solo per il vincitore del talent. Lui ha sempre tentato di farci divertire, io ammetto di non essere riuscita a seguire sempre questo consiglio, in tanti momenti ero spaventatissima perchè non volevo uscire, ma ho tentato di seguire il suo consiglio il più possibile e sono contenta di esserci riuscita, perchè Amici è un’esperienza che si ricorda per tutta la vita e viverla male o solo in funzione della competizione non avrebbe lasciato le stesse emozioni.
Ora sei impegnatissima con le tappe del tuo Instore Tour, che sta riscuotendo grande successo. Com’è il rapporto con i fan e quanto è importante per un artista?
È indispensabile, perchè sono le persone che ascoltano quello che crei e spesso si riconoscono in ciò che scrivi e questo è bellissimo. In più ho avuto modo di scoprire persona con esperienze analoghe alle mie e che magari si sono riviste in “Stay home”, una cosa bellissima.
Ad oggi cosa desidera Shady “la cantante” e cosa invece Shady “persona”?
L’artista vorrebbe continuare a fare musica per tutta la vita, è veramente bellissimo quando il tuo lavoro è ciò che ami, una fortuna di pochi. La persona invece spera di migliorare, imparare a scrivere in italiano, fare molti concerti… Insomma le due parti vanno a braccetto! (ride, ndr)
(Anna Montesano)