MORTO ALBERT JOHNSON, PRODIGY DEI MOBB DEEP: LE PAROLE DEL MONDO RAP, DA NAS A BABY K

Prodigy si è spento nella giornata di ieri, martedì 20 giugno 2017, in quel di Las Vegas. Il celebre rapper famoso per il duo dei Moob Deep, nel 2013 ha festeggiato i vent’anni di carriera organizzando un tour per suonare sui palcoscenici più famosi. I messaggi di cordoglio per la dipartita del rapper sono arrivati da tutto il mondo in quanto, il suo stile rivoluzionario e le sue rime dissacranti, hanno contribuito a cambiare il rap internazionale. Un rapper cresciuto a pane e rime, con una famiglia di musicisti vivendo in pieno la Golden Age di New York. A ricordare l’artista sul web, moltissimi cantanti. Da Nas che lo ha definito un vero e proprio Re del genere a Lil Wayne che ha scritto: “il rap ha perso una leggenda”. La tristezza per la morte di Prodigy è arrivata anche in Italia con il messaggio di Baby K, che, riferendosi al post scritto da Nas ha aggiunto: “Se è vero questo post di Nas, l’intero mondo del Rap, e non solo, è in lutto”. A questo punto però, rimarrà il ricordo, quello nessuno potrà mai cancellarlo. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



MORTO ALBERT JOHNSON, PRODIGY DEI MOBB DEEP: RAPPER E SCRITTORE

Si è spento all’età di 42 anni. Prodigy, celebre rapper del suo dei Mobb Deep, ha lasciato il segno anche con la sua ultima esibizione. Il cantante si trovava a Las Vegas per un concerto quando si è sentito male ed è morto per via di alcune complicazioni dovute alla malattia che l’ha tormentato per tutta la sua vita. La spiegazione è giunta tramite il suo agente che ha diramato un comunicato stampa ufficiale. “È con estrema tristezza e incredulità che confermiamo la morte del nostro caro amico Albert Johnson, meglio conosciuto da milioni di fan in tutto il mondo come Prodigy del leggendario duo hip hop Mobb Deep. Vogliamo ringraziare tutti quanti per il rispetto nei confronti della famiglia, in questo momento”. Attualmente però, non è ancora chiaro cosa avrebbe scatenato la crisi che si è poi rivelata mortale. Oltre ad essere un rapper, Prodigy è stato anche uno scrittore e, nel 2011 ha pubblicato l’autobiografia dal titolo “My Infamous Life: The Autobiography of Mobb Deep’s Prodigy”. Gli anni in carcere infatti, lo cambiarono definitivamente: “Mi fece realizzare la gravità della cosa, la realtà di quello che succede quando ti tolgono tutto: la mia carriera, la mia famiglia e la mia libertà” come aveva raccontato durante un’intervista all’Associated Press, affermando di essere stato costretto a separarsi dai due figli piccoli. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



MORTO ALBERT JOHNSON, PRODIGY DEI MOBB DEEP: TUTTI I NUMERI DEL SUCCESSO

Albert Johnson, meglio conosciuto con il nome di Prodigy, si è spento nella giornata di ieri a soli 42 anni. Ma chi era? Per chi non lo conoscesse, ripercorriamo la sua vita artistica, dai grandi successi fino al declino musicale. Il rapper è nato nel quartiere Long Island di New York, da genitori di origini etiopi e giamaicane. Fin dalla nascita è stato affetto da anemia falciforme, malattia che lo tormenterà per il resto di tutta la sua vita. Dopo avere incontrato Havoc, ha formato con lui i Mobb Deep, raccontando attraverso le rime, la vita di strada tra disagio, pochi soldi e droga. Il debutto nel 1993 ha ottenuto un tiepido successo ma, il vero boom è arrivato con The Infamous, pubblicato nel 1995. Prima di questo, il rapper è entrato agli onori delle “cronache musicali”, per i numerosi dissing contro Tupac. Il terzo album del gruppo arriva nel 1996 e s’intitola Hell on Earth. Nel 1999 i Mobb Deep pubblicano Murda Muzik. Il debutto solista di Prodigy data 2000 con l’album dal titolo , dove collabora tra gli altri con B.G. e N.O.R.E. raggiungendo un buon successo in termini di vendite. Nel 2001 arriva l’attacco di Jay Z ai Mobb Deep e la loro risposta non si fa attendere con la pubblicazione del singolo Burn contenuto nell’album “Infamy”, molto criticato dai fan e considerato una svolta negativa per la band che cambia stile avvicinandosi alla musica commerciale.



Anche le vendite non vanno bene. Il declino continua così come l’uscita della band dalla Jive Records, etichetta discografica con la quale avevano da poco firmato un contratto. In seguito, nel 2006 pubblicano Blood Money con la G-Unit Records. Nell’ottobre dello stesso anno, Prodigy viene arrestato per essere stato in possesso di una pistola nonostante non avesse il porto d’armi. Sconta 42 mesi di carcere ed esce nel 2011. (Aggiornamento di Valentina Gambino)

MORTO ALBERT JOHNSON, PRODIGY DEI MOBB DEEP: LA MALATTIA LO TORMENTAVA

Albert Johnson per la scena rap di New York non era un semplice maestro di cerimonie, ma piuttosto una vera leggenda. Lui però, per tutta la vita ha dovuto scontrarsi con la sua malattia: l’anemia falciforme. Ha combattuto per moltissimi anni e, il cantante era conosciuto a livello mondiale con il nome di Prodigy. Lui, insieme al fedele amico Havoc, formava il gruppo dei Mobb Deep, uno dei gruppi più influenti e famosi della scena hip hop internazionale. Prodigy, a soli 42 anni si è dovuto definitivamente arrendere alla malattia, nel corso della giornata di ieri. Il mondo della musica è in lutto e, per raccontare la vita del cantante, basta semplicemente ascoltare le sue rime, i testi, le sue dolorose metriche e il suo vissuto flow. Prodigy ha già lasciato un segno, peraltro fortemente indelebile, peggio di un tatuaggio e ancor meglio di un solo ricordo. Il gruppo dei Mobb Deep specie in questi ultimissimi anni, sono stati in grado di regalare alla musica dei veri spaccati personali di pura classe interpretativa. Il loro primo lavoro risale ormai al 1992 e, senza ombra di dubbio, è già storia. All’epoca del debutto la band si chiamava ancora Poetical Prophets e presentavano Juvenile Hell. Il progetto però, non ebbe il successo sperato e venne presto archiviato. La vera svolta per la band è arrivata con The Infamous, uno di quei dischi che cambiarono il genere musicale di cui erano massimi esponenti. Un album che, nonostante siano ormai passati vent’anni, resta attualissimo per sonorità e stile. (Aggiornamento di Valentina Gambino)

MORTO ALEBRT JONSON, PRODIGY DEI MOBB DEEP: CAUSE ANCORA DA ACCERTARE

Albert Johnson, meglio noto con il nome di Prodigy dei Mobb Deep, si è spento ieri all’età di 42 anni. Solo qualche giorno fa era stato ricoverato in ospedale a causa di alcune gravi complicazioni dovute all’anemia falciforme, una malattia ereditaria del sangue della quale soffriva fin dalla nascita. Anche se per il momento non sono state confermate le motivazioni ufficiali del decesso, sembra certo che esse debbano essere imputate proprio a questi gravi problemi di salute. La band, nata dalla collaborazione con l’amico Havoc, era balzata alle cronache negli anni ’90 soprattutto grazie alla pubblicazione di uno degli album più venduti della storia del rap: The Infamous li aveva resi famosi ad un vasto pubblico, in primis peri singoli Shook Ones Pt. II e Survival of the Fittest.

La notizia della morte è stata resa nota direttamente dall’ufficio stampa del rapper che ha informato la rivista americana XXL inviando un comunicato ufficiale: “È con estrema tristezza e incredulità che confermiamo la morte del nostro caro amico Albert Johnson, meglio conosciuto a milioni di fan come Prodigy dei leggendario duo di NY, Mobb Deep. Prodigy era stato ricoverato qualche giorno fa a Las Vegas dopo uno show dei Mobb Deep per alcune complicazioni causate dalla sua anemia falciforme. Come molti dei suoi fan sanno, Prodigy lottava contro questa malattia dalla nascita. La causa esatta della morte deve essere ancora determinata. Vorremmo ringraziare tutti per il rispetto della privacy della famiglia in questo momento”.