Banksy è Robert Del Naja (Massive Attack): l’arma più potente per il writer – Sono vent’anni che si cerca di capire chi si “nasconde” dietro il writer inglese. E, sinceramente ci chiediamo il perché. Dopo la gaffe di Goldie, è riemerso il nome di Robert Del Naja, leader dei Massive Attack e, in realtà, il suo nome associato a quello dello street artist, gira già da parecchi anni nonostante le smentite. L’ironia di Banksy, gioca con le contraddizioni, così come il suo stile e quindi, scoprirne forzatamente l’identità non sarebbe la massima espressione poco contrastata del suo lavoro? Banksy per la sua arte, non apprezza metodi di diffusione usuali come le mostre, ecco perché ha confessato: “L’arte che guardiamo è fatta da solo pochi eletti. Un piccolo gruppo crea, promuove, acquista, mostra e decide il successo dell’Arte. Solo poche centinaia di persone nel mondo hanno realmente voce in capitolo. Quando vai in una galleria d’arte sei semplicemente un turista che guarda la bacheca dei trofei di un ristretto numero di milionari”. Nel 2008, dopo uno studio della Bristol Cathedral Choir School, si arrivò alla conclusione che dietro l’artista si nascondesse Robin Gunningham. Ad oggi, la gaffe del produttore Goldie ha riacceso l’attenzione sul musicista e graffitista Del Naja, grande fonte di ispirazione per Banksy. Nell’attesa di poterlo scoprire, possiamo dirvi qual è il modo per colpire nel profondo qualcuno secondo il writer: “Un muro è una grande arma. È una delle cose peggiori con cui colpire qualcuno”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
Banksy è Robert Del Naja (Massive Attack): quale l’impatto sociale? – Chi è Banksy? Si tratta davvero di Robert Dal Naja dei Massive Attack? Sono oltre 20 anni che si cerca di risalire all’identità misteriosa del writer inglese ma, ad oggi, a parte la presunta gaffe di cui vi abbiamo scritto tramite i precedenti focus, tutto sembra tacere. Sicuramente però, quello che possiamo dirvi è che Banksy è uno dei principali esponenti della street art al mondo. Le sue inconfondibili opere, sono spesso avvolte dalla satira e trattano argomenti come la politica, la cultura, l’etica e la morale. La “povertà umana”, intesa non come mancanza di ricchezza prettamente economica, è alla base del lavoro ventennale dell’artista che ha sempre pubblicato su spazio urbano, lasciando il segno (in tutti i sensi). Dalla guerra, lo sfruttamento minorile, la repressione di organi politici, religiosi e culturali, hanno fatto da cornice al suo lavoro, accompagnato spesso da soggetti come scimmie, topi, poliziotti e membri della famiglia reale. Le opere di Banksy, nonostante siano dissacranti, hanno una chiave di lettura molto incisiva e di facile comprensione, adatta anche ad un pubblico giovane che spesso, ne prende ispirazione. Lo scrittore Paul Goghi, ha avuto modo di descrivere alla perfezione l’artista con poche semplici parole che vogliamo condividere con voi e che si riferiscono proprio alla comprensione delle sue opere da un pubblico giovane: “L’opera di Banksy in fondo a Park Street affascina molto mio figlio di cinque anni e ci passiamo davanti quando andiamo a scuola e al ritorno. Ha tante domande, soprattutto che iniziano con la parola ‘perché…?’ […] La mia opinione è che l’arte di strada ha la capacità di suscitare una reazione in tutti noi, indipendentemente dall’età”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
Banksy è Robert Del Naja (Massive Attack): chi si nasconde dietro lo street artist? Svelata la vera identità di Banksy? Così pare. Il famoso artista di strada potrebbe uscire allo scoperto e svelarci se la “gaffe” spiegata tramite il precedente focus, sia frutto o meno di un vero indizio. Goldie durante una intervista ha fatto un nome: Robert. Da lì, il calcolo delle probabilità, tra risultati d’inchiesta e profili geografici criminali, ha fatto saltare fuori il nome di Robert Del Naja dei Massive Attack. Banksy è famoso per essere uno dei più apprezzati quanto irriverenti street artist del mondo. Famosissimo, tra le altre cose, per i suoi graffiti satirici. Goldie e Del Naja poi, sono anche amici. E noi, continuiamo ad appellarci alla matematica: 2+2? Sempre 4! Tra gli altri indizi, pare che le opere di Banksy siano comparse spesso nei concerti dei Massive Attack e, nonostante la presunta gaffe, continuano in rete e non, i dibattiti ed i confronti dietro la vera identità dell’artista. Tra le altre probabilità, si parlava di un Banksy in gonnella e dall’identità femminile oppure di un collettivo di sette artisti uniti sotto lo stesso identico nome. Il celebre fondatore dei Massive Attack aveva smentito più di una volta ed anche Goldie (per depistare?), ha raccontato di aver sentito al telefono il musicista e di essersi fatto una risata con lui. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
Banksy è Robert Del Naja (Massive Attack): la tesi lanciata lo scorso anno da Craig Williams è giusta? – Una parola fuoriposto, un nome pronunciato all’improvviso, una gaffe che porta alla luce una verià mistificata da tempo: dietro il cappuccio di Banksy, l’artista misterioso, si nasconderebbe nientemeno che Robert Del Naja, fondatore dei Massive Attack, la famosa band trip hop. Le coincidenze e i punti in comune non mancano: Robert è di Bristol, come Banksy e un artista di strada come Banksy. Già lo scorso anno cè stato che ha avanzato l’ipotesi che l’artista sia in realtà Del Naja, ovvero il giornalista Craig Williams che sul Daily Mail aveva condotto una lunga indagine nella quale metteva in parallelo i lavori di Banksy con le date dei Massive Attack o i dj set di Del Naja nelle città in cui i graffiti erano comparsi.
Bansky/ Robert Del Naja è il suo vero nome? Una gaffe potrebbe aver risolto il dilemma – Dopo anni di teorie e di indagini ben accurate che avevano portato a galla quella che sembra essere la verità, è servita una gaffe per far crollare il castello di sabbia costruito intorno al misterioso Banski. Il misterioso artista potrebbe essere il famoso Robert del Naja, uomo chiave e fondatore della famosa band trip hop dei Massive Attack. La questione è nuovamente tornata alla ribalta grazie ad un programma radiofonico in cui era ospite il famoso produttore di drum and bass e icona dell’elettronica, Goldie. Proprio lui, parlando dell’arte di Bansky e della sua mercificazione si è lasciato sfuggire: “Non per mancare di rispetto a Robert, che è un grande artista…”.
Basta tanto per svelare un arcano che in questi anni ha tenuto impegnati i suoi fan e anche addetti ai lavori che hanno addirittura pensato ad una teoria articolata per svelare l’identità dell’artista. In particolare, a sostenere la tesi che l’artista sia in realtà Del Naja ci aveva già pensato il giornalista Craig Williams del Daily Mail che aveva già collegato i lavori di Banksy con le date dei Massive Attack e i lavori dei graffiti con i suoi dj set ma all’epoca lo stesso artista aveva commentato: “Sarebbe una storia bellissima, ma purtroppo non è vera”. E adesso? Chi lo salverà da questa ennesima rivelazione?