Viviamo in un tempo in cui occorre portare – o riportare – alla luce storie di speranza. E a volte, perché la storia raccontata sia più comprensibile, occorre avvicinarla, metterla a fuoco meglio, vederla in atto. Questo è lo scopo della messa in scena de STORIA DI ANDREA, IL SANTO BEVITORE, spettacolo teatrale tratto dal racconto di Joseph Roth e portato sulle assi del palcoscenico da Carlo Pastori insieme a Marino Zerbin, con la regia di Carlo Rossi.
Il racconto è visto in azione, e questo è il primo avvicinamento che aiuta ad immedesimarsi nella storia di Andrea e del miracolo cui partecipa. Il secondo invece è che Parigi passa il testimone a Milano, la Senna si trasforma nel Naviglio, i bistrot in osterie e la chiesa di Batignolles – dove Andrea approda alla fine delle sue continue dimenticanze corrette dalla provvidenza – diventa l’Abbazia di Chiaravalle – fra l’altro lì, durante il tempo in cui si svolge la storia, sono ospitate le spoglie di Santa Teresa di Lisieux, che attende pazientemente il ritorno di Andrea.
Il racconto teatrale si arricchisce di musica e accenni di canzoni, gli arrangiamenti per trio d’archi servono a creare interessanti patchwork di temi popolari, cuciti insieme per aprire dei flash sugli ambienti della rappresentazione. Presente in scena anche la fisarmonica, altro elemento comune fra Milano e Parigi e naturale prolungamento dell’arte e della personalità di Carlo Pastori – attore, musicista e cantastorie – che raramente se ne priva e che magistralmente adopera per aggiungere altri colori alla tavolozza espressiva. Accanto a Pastori/Andrea, Marino Zerbin è il contraltare perfetto: attor di teatro – solo per citare alcune delle produzioni cui ha partecipato, Tiranott con Piero Lenardon e la produzione del Teatro degli Incamminati, L’uomo dal fiore in bocca e La patente, e con la compagnia di Pier Senarica -, ha una grande esperienza anche nel mondo dei burattinai, e questo gli permette una grande flessibilità, cambiando voce, tratti e statura per ognuno dei personaggi che interpreta. E nel Santo Bevitore ne interpreta ben otto!
La sapiente regia di Carlo Rossi ha messo in ordine tutti gli elementi, dando rigore e comunicativa alla messinscena e facendo emergere i vari registri, come in una ricetta che crea un piatto dai sapori decisi, ma al tempo stesso equilibrati.
Per informazioni sullo spettacolo – immediatamente disponibile – rivolgetevi direttamente a [email protected]
STORIA DI ANDREA, IL SANTO BEVITORE
Dal Racconto di Joseph Roth “LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE”
Con Carlo Pastori e Marino Zerbin
Poesie di Franco Loi
(per gentile concessione dell’autore)
Arrangiamenti per trio d’archi di Walter Muto
Regia di Carlo Rossi