Un amore che ha resistito a tutto quello fra Vasco Rossi e Laura Schmidt, che sono rimasti vicini anche nei momenti più complicati, superando brillantemente anche il difficile periodo legato al ricovero di Blasco nel 2011. Una donna semplice Laura Schmidt, lontana dai riflettori, che ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella vita del cantante, pur riuscendo a restare sempre nell’ombra. Quando i due si sono conosciuti, rivela Il Corriere, lei non era di certo una sua fan e, a dirla tutta, non aveva mai ascoltato la musica italiana. Lontana anni luce da quella “vita spericolata” che tanto fa sognare Blasco, Laura Schmidt ama il buon cibo, segue una dieta salutista, fa molta ginnastica, non fuma e beve con moderazione. A lei, Vasco ha dedicato una canzone, un brano contenuto nell’album Canzoni per me e dal titolo “Laura”, i cui versi sono quelli riportati nella citazione che segue: “E Laura aspetta un figlio per Natale e tutto il resto adesso può aspettare”. (Aggiornamento di Fabiola Iuliano) 



Come si sono conosciuti Laura Schmidt e Vasco Rossi? Era il 1986 quando lui, dopo l’arresto ed i guai giudiziari, ha cercato serenità a Rimini. E così, una sera in discoteca ha adocchiato lei, con la minigonna e totalmente ubriaca. La sua aria folle e sbarazzina gli fece completamente perdere la testa nonostante la giovanissima età di lei: appena 17 anni. Nonostante la coppia si sia unita in matrimonio solo nel 2012, come potete ben vedere si conoscono da moltissimi anni. La relazione con Laura, come più volte dichiarato dallo stesso artista, non aveva bisogno di nozze per rivelare di essere forte e solida ma, il “pezzo di carta” è servito per mettere in chiaro alcune cose, tra cui l’avere assicurato a lei e il figlio maggiori diritti anche nei confronti degli altri figli avuti in precedenza. Dalla loro unione è nato Luca Rossi Schmidt, coautore con il padre di alcuni successi. L’amore di Vasco Rossi e la moglie, è solido e duraturo esattamente come la sua carriera che, dopo 40 anni è ancora sulla cresta dell’onda. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



Chi è la moglie di Vasco Rossi? Dopo ieri sera, questa è una delle domande più cercate su Google. Laura ha 47 anni ed è legata a Vasco Rossi da molti anni. I due però, dopo 30 anni (totali) di unione, si sono sposati solo il 7 luglio del 2012. La Schidt è italiana ma, così come potete vedere dal suo cognome, ha origini tedesche ma è nata a Milano. Il matrimonio tra Vasco e l’attuale moglie, è stato celebrato più per questioni burocratiche e, lo stesso Rossi ha confessato: “In questo paese le leggi sono poco chiare, sempre confuse e interpretabili non si sa mai cosa può accadere… e comunque non sono regolamentate chiaramente le coppie di fatto perché al Vaticano non sono simpatiche e anche ai nostri politici non piacciono tutte queste novità. Oggi le coppie di fatto domani le coppie di uomini e poi magari le coppie di pecore e pastori… Quindi non ci sarà una festa… non ci saranno pranzi… liste di regali o felicitazioni ma una nuova sconfitta per le nostre convinzioni”. Laura Schmidt si è fidanzata con Vasco quando aveva appena 17 anni e, dopo 3 anni è nato Luca Rossi Schmidt, terzo figlio per Vasco dopo Davide e Lorenzo. Se volete visionare tutte le fotografie della moglie di Vasco, potete farlo cliccando qui. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



Si dice spesso che dietro un grande uomo ci sia sempre una grande donna. Sicuramente la relazione tra Vasco Rossi e Laura Schmidt, sua moglie da cinque anni ma sua compagna stabilmente da trenta, ha aiutato il rocker di Zocca a trovare una stabilità che lo ha reso il più efficace animale da palcoscenico a livello nazionale. I 230.000 del Modena Park sono una sorta di esame di laurea per il mito di Vasco, ma rappresentano anche un riconoscimento per Laura, che ha incontrato per la prima volta il “Blasco” nel 1987 grazie ad un comune amico molto particolare, il chitarrista di Vasco, Massimo Riva, scomparso prematuramente nel 1999. Tra i due è scoppiato immediatamente il colpo di fulmine, tanto che nel 1988, nonostante i quasi venti anni di differenza d’età, i due fanno coppia fissa stabilmente, coronando la loro unione nel 1991 con la nascita del figlio Luca. Il matrimonio arriverà invece solo nel 2012, e per motivi strettamente burocratici.

Vasco vuole garanzie per Laura e decide dunque di sposarla in barba a convinzioni e a uno stile di vita al quale Laura, con saggezza, si è sempre saputa adattare. E non è stato facile visti i mondi diversi che si sono venuti a scontrare con la loro unione. Vasco è nato a Zocca, nella profonda provincia emiliana, è rude e schivo ma capace di trasformarsi sul palcoscenico. Laura Schmidt è una cittadina nata a Milano, di origini tedesche e modi gentili e garbati, sempre molto riservata e attenta a proteggere sia la sua vita personale con Vasco, sia quella della sua famiglia. Come detto, fu Massimo Riva a organizzare l’incontro galeotto, ma l’allora giovane chitarrista non poteva certo immaginare che avrebbe procurato a Vasco l’unica vera stabile relazione della sua vita. Questo nonostante le scappatelle che la Schmidt ha sempre perdonato, a patto di protezione perché con la salute non si scherza. Poi la coppia si è stabilizzata, anche grazie alla crescita del figlio Luca.

E dire che oltre al carattere agli antipodi, Laura Schmidt ha anche l’educazione all’opposto di Vasco, cresciuta negli istituti delle suore orsoline. Eppure Laura è diventata il punto fermo di un artista che come nessun altro in questo momento sa unire le masse, realizzando spettacoli come quello del Modena Park che rappresentano il record mondiale in assoluto per un concerto con spettatori paganti. Eppure anche alla vigilia di questo evento epocale, Laura Schmidt è rimasta rigorosamente dietro le quinte, senza rilasciare dichiarazioni né tentare di vivere di luce riflessa rispetto a quello che Vasco rappresenta per centinaia di migliaia di persone. Un atteggiamento sicuramente inusuale nel mondo dello spettacolo, che spiega però probabilmente perché l’unione tra Vasco Rossi e Laura Schmidt è stata così duratura, tanto da arrivare ad un matrimonio che forse era impronosticabile agli albori della carriera del “Blasco”, ma che ormai è arrivato all’anniversario dei suoi primi cinque anni.