Dopo aver parlato di gay ed eutanasia, Giuseppe Povia si occupa di immigrazione. Il cantante ha trovato ancora una volta l’ispirazione nell’attualità e quindi ha deciso di dire la sua sul fenomeno migratorio. Lo ha fatto lanciato “Immigrazia”, una palese invettiva contro gli “italiani alternativi”. Il brano è quindi destinato a far discutere: «Se non vuoi fare quel lavoro, lo fanno loro lo fanno loro. E mentre fissi il lampadario ti fregano il salario», scrive il cantautore milanese. La colpa però non è solo degli immigrati: per Giuseppe Povia c’è un disegno molto preciso: «il potere veterano, con la scusa del razzismo, vuole fare fuori l’italiano». Italiano che per l’artista, vincitore nel 2006 del Festival di Sanremo, un tempo cresceva duro «perché i genitori erano duri». Nel ritornello della canzone l’immigrazione viene descritta da Giuseppe Povia come «una follia voluta da chi vuole che tu vada via».



GIUSEPPE POVIA LANCIA LA CANZONE ANTI-IMMIGRATI

“MENTRE TU STAI SULLA SEDIA, PIANO PIANO LUI SI INSEDIA”

Il messaggio che la canzone “Immigrazia” vuole esprimere è stato presentato altrettanto chiaramente da Giuseppe Povia nel post di presentazione su Facebook. Il cantautore milanese è tornato sul tema del processo in corso di “sostituzione dell’italiano”. L’autore de “I bambini fanno oh” sul suo profilo social ha spiegato che con l’utilizzo a basso prezzo degli immigrati «noi italiani scompariremo, storia già vista». Nella seconda parte del brano Giuseppe Povia ha messo le mani avanti, difendendosi dalla critiche che è consapevole di dover incassare: «Ma se dici queste cose sei soltanto un incivile e sei poco tollerante». L’artista arriva a paragonare l’italiano ad un maccherone cotto bene, invece «l’immigrato, mentre tu stai sulla sedia, piano piano lui si insedia». Non mancano le critiche al governo, che li aiuterebbe. Su Facebook ha colto anche l’occasione per lanciare un’offerta per l’acquisto del suo nuovo cd: uno è venduto al prezzo di 15 euro, due copie a 20 euro.



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