Marketing disastroso o re delle gaffe? Il cantautore Povia non perde occasione per far parlare di sé o con le sue canzoni, o con le sue dichiarazioni. Ma basta anche una foto, come quella che ha postato sulla sua pagina Facebook. Sorridente, appena uscito dall’acqua del mare, stringe attorno al corpo un asciugamano molto particolare, che raffigura la bandiera di Venezia. La foto fa sorridere, perché il cantante annuncia una nuova svolta artistica, dichiarando il suo amore per la Repubblica Veneta: “Penso e ripenso al brano sul quale sto lavorando da mesi sulla Repubblica di Venezia. Si chiamerà “Serenissima” e spero di pubblicarlo il 25 aprile, giorno della festa di San Marco”. Un asciugamano magari comprato da qualche marocchino in spiaggia? Difatti i veneti purosangue si sono offesi moltissimo, perché la loro bandiera è qualcosa di sacro e usarla come asciugamano è un’offesa. Ma a differenza di quanto hanno fatto notare alcuni giornali, non è vero che si tratta di un asciugamano contenente la bandiera sbagliata, quindi una gaffe clamorosa.



No, perché la bandiera dell’antica Repubblica ha diverse versioni: quella più diffusa presenta il Leone di San Marco che regge aperto un libro con la scritta in latino “Pax tibi Marce Evangelista Meus”. La bandiera sull’asciugamano di Povia invece rappresenta il leone con una spada in mano e il libro ed era la bandiera della marina militare veneta in tempo di guerra. Probabilmente Povia non lo sa, ma comunque il simbolo è valido. Detto questo il cantautore avverte del luogo dove si trova: “Ora sono al mare all’isola d’Elba a trovare i miei. Un solo difetto qui all’isola. C’è il ricordo un po’ troppo positivo di Napoleone Bonaparte, che mi sta di un antipatico che vi lascio immaginare”.



In effetti Bonaparte non era un personaggio simpaticissimo, con quello che combinò in Europa. Intanto i fedelissimi della Repubblica fanno sapere che la foto non è piaciuta: “Non venire a inquinare il nostro Santo Patrono con la tua politichetta da palcoscenico”, hanno commentato dal Comitato Bandiera Italiana 17 marzo. Insomma, qualunque cosa faccia o dica Povia riesce sempre a far arrabbiare qualcuno: fascista, omofobo, razzista sono solo alcuni degli insulti che si è beccato. La domanda è: ma lui se ne rende conto?

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