Caparezza è tornato, con un progetto non da poco. Il suo titolo è “Prisoner 709” e parla della sua profonda crisi personale. I soliti riccioli che rappresentano un vero “diavolo per capello”, l’anima rap che si fonde con molteplici stili musicali e la voglia di urlare al mondo la sua vita, tramite canzoni. Questo è Caparezza con il nuovo album, estremamente atteso dagli estimatori ma anche dalla critica. Disco diversissimo dai precedenti e lo stesso musicista, lo racconta bene durante “105 Mi Casa stasera”, dalle 18 con Max Brigante. Il rapper (anche se è riduttivo chiamarlo solo così), parla con i giornalisti e racconta il suo nuovo progetto, sempre con le idee chiare: “Anche quando hai successo puoi sentirti in gabbia. E così mi sono messo al centro in un percorso dentro la mia prigione mentale”, confessa spiegando chi è quel “Prigioniero 709” che dà il titolo al suo nuovo lavoro musicale. “Dopo 17 anni di dischi e di concerti mi sono sentito un po’ intrappolato in questa vita. Ho voluto raccontare questo stato d’animo”, prosegue la Capa Riccia.
Caparezza, il nuovo album è “Prisoner 709”
“Sono sempre stato ironico e divertente, lo sono ancora ma ci sono anche i momenti di crisi. Vorrei rassicurarvi, non sono depresso, ma si possono attraversare delle difficoltà”, continua Caparezza raccontando ai giornalisti il suo nuovo CD pubblicato nella giornata di oggi. Prisoner 709 è la nuova sfida musicale dell’artista pugliese, colui che non ha mai avuto paura di rischiare e buttarsi a capofitto dentro nuove esperienze e percorsi musicali ancora inesplorati. “Quando ho scritto questo album volevo mettermi alla prova. Vorrei che ogni lavoro avesse senso. Non posso pensare se per il pubblico può essere facile o no. Non voglio fare l’educatore ma è vero che certi testi possono sbloccare qualcosa: ho iniziato ad amare il rap con i Run DMC, ma a folgorarmi è stato Frankie Hi Nrg perché non usava un linguaggio semplice, e nei suoi brani trovavo termini di cui poi andavo a cercare il significato”, confessa. Il singolo apripista del nuovo album ha per titolo “Ti fa stare bene”. Michele Salvemini è il vero nome di Caparezza e nel nuovo disco c’è pure lui, con la sua parte più vera e sentita. Il disco è tematico anche se non ci sono personaggi precisi e una storia da raccontare. Il nuovo lavoro però viene fuori dopo aver scoperto di soffrire di acufene, un continuo fischio all’orecchio fortemente debilitante: “È causato dall’abuso di volumi di ascolto troppo alti… Non esiste cura e lo porterò con me per sempre. Non posso più ascoltare musica in cuffia. Sono andato in crisi: il mio corpo era la mia prigione”, ha confessato.