Ieri sera l’ex voce degli Oasis si è esibito privatamente in un miniconcerto di alcuni pezzi in occasione della Vogue Fashion’s Night Out, sulla Terrazza di Duomo, in Piazza Duomo. Un concerto solo a inviti mentre i fan da giù potevano seguirlo attraverso un maxischermo. Liam Gallagher si trova in Italia a promuovere il suo nuovo disco, “As You Were” in uscita il 6 ottobre e ieri sera ha eseguito da questo album tre pezzi, più l’immancabile hit degli Oasis, Wonderwall, scritta come tutto il repertorio della band dal fratello Noel. Fratello che Liam è tornato come fa da sempre ad accusare e insultare parlando ieri con alcuni giornalisti italiani: “È stato lui a distruggere gli Oasis per il suo ego. Amavo la band, ma lui voleva fare carriera da solista. E’ questa la mia versione, non mi interessa quello che viene detto sui social, o quello che pensano gli altri. So qual è la verità”.
Ma questo è niente rispetto al post che giorni fa, dopo il concerto a Manchester in ricordo delle vittime dell’attentato terroristico, il cantante aveva pubblicato. Al concerto infatti partecipava tra gli altri il fratello Noel che cantando il brano degli Oasis Don’t Look Back in Anger, diventata immediatamente l’inno di Manchester in quei giorni di dolore, si era commosso piangendo vistosamente sul palco. Liam aveva commentato che quelle lacrime erano false e che al fratello delle vittime non importa niente, basta mettersi in mostra. La relazione dei due fratelli, benché abbiano condiviso per anni il gruppo inglese più di successo degli anni 90, è sempre stata così, a base di insulti reciproci. Più volte gli Oasis si sono trovati a esibirsi senza uno dei due fratelli per via di una litigata poche ore prima del concerto. Ma poi finivano sempre per riconciliarsi. Adesso invece i due si sono avviati entrambi per una carriera solista facendo capire che gli Oasis non torneranno mai più insieme. Carriere soliste che non sono decollate: senza la band, i fratelli Gallagher riscuotono poco successo.