“Prisoner 709” arriva a tre anni di distanza da quello che era stato l’ultimo album di inediti di Caparezza, “Museica”, un progetto che lo aveva visto protagonista anche di un lungo tour che l’aveva portato in giro per l’Italia dall’uscita del disco, nel 2014, fino al 2016 inoltrato. Sicuramente la capacità di Caparezza di sapersi rinnovare disco dopo disco sarà presente anche in “Prisoner 709”, con l’artista pugliese che ha fatto le cose in grande registrando negli Stati Uniti video e disco. “Prisoner 709” sarà caratterizzato anche da diverse collaborazioni, come quella con Max Gazzé e John De Leo. Anche il nuovo disco di Caparezza sarà caratterizzato da un concept molto preciso, in cui la limitazione delle libertà individuali a cui si sta andando incontro nella società moderna, soprattutto considerando quelle che sono le violazioni della privacy che la tecnologia sta imponendo, sarà al centro dei discorsi. (agg. di Fabio Belli)



LE TAPPE DELL’INSTORE TOUR

Sono quattordici le tappe dell’instore tour di Caparezza. Il rapper pugliese è tornato sulle scene con il nuovo singolo, “Prisoner 709” che anticipa l’uscita del settimo album che porta il medesimo titolo e che sarà disponibile dal 15 settembre. L’instore tour di Caparezza partirà proprio il 15 settembre da Milano per poi toccare Torino, Stezzano, Lecce, Bari, Napoli, Roma (doppia data), Firenze, Bologna, Albignasego, Varese, Marcianise e Genova. Il ritorno di Caparezza era molto atteso dai fans che, dopo aver ascoltato il singolo e guardato il video (leggete in basso), hanno applaudito la bravura del loro idolo, capace di rinnovarsi e di proporre sempre qualcosa di nuovo. Dopo la pubblicazione dell’album e l’instore tour, i fans attendono ora con ansia anche il tour vero e proprio. Cliccate qui per vedere il post (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



I FANS APPLAUDONO IL RAPPER

I fans osannano Capareza sui social. Il rapper pugliese è tornato con il singolo “Prisoner 709”, prima traccia estratta dall’omonimo album che uscirà il 15 settembre. Il singolo è accompagnato da un videoclip bellissimo, girato a Los Angeles, che ha letteralmente conquistato i fans. La pagina Facebook di Caparezza, infatti, è stata letteralmente presa d’assalto dai fans che stanno ringraziando l’artista per il grande pezzo che ha deciso di lanciare. “E poi arriva Capa a zittire tutti i rapper italiani”, “È finita la ricreazione: è tornato il Maestro e gli altri possono pure rimettersi seduti ai banchi! Daje Caparezza”, “Che granata in faccia alla musica e al mercato musicale italiano contemporaneo! Grande Capa!”, “Semplicemente un genio”, “Il video è geniale, erano anni che non si vedevano clip musicali del genere in giro, chapeau Michè”, “Questa canzone è veramente fantastica! Caparezza non ti smentisci mai”, scrivono i fans applaudendo il rapper di Molfetta. Cliccate qui per vedere il post (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



IL VIDEO DI PRISONER 709

Caparezza è tornato con un nuovo singolo dal sapore rock. S’intitola “Prisoner 709” ed è il primo estratto del nuovo album dell’artista pugliese che sarà pubblicato il prossimo 15 settembre. Il rapper di Molfetta, con il nuovo lavoro sembra voler dare una svolta alla sua carriera. Il nuovo album avrà un sond più rock rispetto ai precedenti ed è uno dei più attesi dell’autunno della musica italiana. “Prisoner 709” è stato lanciato con un videoclip in cui Caparezza veste i panni di un carcerato all’interno di una prigione distopica. Il videoclip è stato girato negli studi Mix L.A. in compagnia del produttore Chris Lord-alge. Nel nuovo album che sarà il settimo, il rapper pugliese sembra influenzato dalla tecnologia che, ormai, ha invaso le nostre vite. Il nuovo album sarà composto da 16 tracce in cui Michele Salvemini tira fuori tutta la sua grinta con cui ha conquistato la scena musicale negli ultimi anni.

IL TESTO DELLA CANZONE

Nel buio di una galera dalle barre chiuse non immaginiamo la catena ma le piume. Passano le guardie tra file di facce mute, ci mordiamo lingue come capesante crude. Scordati qui, sullo scaffale di un porta CD, che delusione, la casa di reclusione, pressati fino alla nausea, alla repulsione, chiamami “Opera” che mi danno la prigione, niente premio Nobel, segui la mia traccia, feromone, 709. Io sono il disco non chi lo canta, sto in una gabbia e mi avvilisco, il futuro sopprime colui che negli occhi lo guarda, è un basilisco. Qua tutto cambia, prima tra i santi dopo sei l’anticristo, ho un buco in pancia, qua non si mangia, neanche gli avanzi, visto? Prigioniero come fu mio padre nel braccio del 1210, 33 giri nell’atrio, viaggi psicotici, sfregi. Portava un solco dentro che io non avrò mai, ho solo un numero sul petto: 709! Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai) Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai) dal fine dell’hi-fi alla fine pena mai. Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai). Sulla targhetta l’agente legge la cifra: “709” Il contatore o la muerte! É legge della cifra. Oggi che la rete è l’unica, io giro con amo e lenza ma la gente ascolta la musica, non ascolta la coerenza e sono mariuolo avido tra tanti ladri d’oro platino e diamanti, io mi immolo perché ho davanti il mio ruolo che mi inchioda, rabbi, e non sono più di moda, Calvin, sul mio conto slogan blandi, chiudi un occhio quindi gioca a dardi con il mio di volto non di Giovanardi. Io copia fisica, in custodia cautelare rigida o digipack. Chi mi vuole far visita, digita. Ho meno spazio che in una classifica minicar. Sulle mie note qualcuno ci sniffa strisce di chimica. Musica pericolosa per finta: strisce di Kriminal. Ho un titolo di studio stampato su copertina ma non mi prende nessuno qua non è più come prima. Cerco me stesso quindi un supporto che ormai nessuno può darmi, puoi contarci, 709! Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai) Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai) dal fine dell’hi-fi alla fine pena mai. Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai). Dal fine dell’hi-fi alla fine pena mai, hai la fine penna e il mic quindi fila, impenna, vai! E allora sto tra detenuti non da me temuti, voglia di elevare i contenuti, scale che non si permette Muti, Prevedo futuro, Baba Vanga. Decedo sicuro, pala, vanga. Porto nelle vene tanta rabbia. Non so contenere la valanga. Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai) Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai) dal fine dell’hi-fi alla fine pena mai. Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai).