Alla fine dell’anno le fondazioni liriche ed i teatri ‘di tradizioni’ cominciano a tirare le somme della stagione appena conclusa; i bilanci – come è noto- verranno presentati tra circa tre mesi.

Il Teatro Massimo di Palermo è stato uno dei primi a dar conto della sua situazione. Dopo l’ultima recita dell’anno con La bella addormentata del 28 dicembre (la produzione del balletto di fine anno ha raggiunto quasi 11.000 presenze), ha diramato i dati essenziali sul 2017 appena trascorso: conti in ordine per il quinto anno consecutivo, Sala Grande sempre piena, aumento del numero di spettatori e delle entrate dal botteghino, con una significativa presenza di giovani e una percentuale importante di biglietti venduti online.



La percentuale di riempimento della Sala Grande per la stagione di opere, balletti e concerti appena conclusa è arrivata all’80%, con molti spettacoli completamente sold out. Gli spettatori paganti del 2017 sono stati 145.610 contro i 136.435 del 2016, quando già si era verificato un aumento significativo nei confronti dell’anno precedente. Facendo il confronto con il 2014 (105.860 spettatori) l’incremento è del 37,5%. Crescono in conseguenza anche le entrate del botteghino che superano del 10% quelle dell’anno precedente e di ben il 46,3%, il dato del 2014, giungendo adesso oltre i 3 milioni e mezzo. A queste cifre bisogna aggiungere i 15.000 spettatori della tournée in Giappone, le decine di migliaia che hanno affollato le manifestazioni a ingresso libero (Maratona Chopin, Piano City, Opera Camion…) e i circa 40.000 che hanno seguito le trasmissioni in streaming delle opere e dei concerti, grazie alla svolta innovativa rappresentata dalla WebTv del Teatro Massimo, portando il totale degli spettatori ben oltre i duecentomila.



Anche gli abbonati sono sempre più numerosi, segno che i palermitani premiano la programmazione del Teatro Massimo: già per la stagione 2018 gli abbonati sono arrivati a quota 6.250, con una ulteriore crescita rispetto al 2017. In progressione costante le presenze per le visite guidate, che vedono affluire tanto turisti italiani e stranieri che numerosi palermitani: nel 2017 si è giunti alla cifra record di 106.500 visitatori, realizzando un incasso da sole visite guidate che ha superato i 600.000 euro.



Infine altri due dati importanti: il numero di spettatori sotto i 35 anni presenti tra il pubblico sfiora il 27%, il che significa più di uno spettatore su quattro; la percentuale delle vendite online nel corso degli ultimi due anni si è triplicata. Questi dati confermano come il Teatro Massimo abbia un forte richiamo tra i giovani e che la scelta di puntare anche sull’innovazione tecnologica, per la comunicazione così come per gli spettacoli, si sia rivelata vincente.

«È con soddisfazione che leggo in queste cifre, così come vedo quotidianamente in sala – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – una crescita costante del nostro pubblico: che si fidelizza, ha fiducia nel teatro, lo segue con affetto e mostra attenzione e curiosità anche nei confronti delle scelte più innovative. Un Teatro che si apre sempre più alle nuove generazioni. Questi risultati sono un segno importante in un momento in cui siamo sempre più impegnati a puntare sulla qualità e sulla diversificazione degli spettacoli e delle altre attività, ad aprirci sempre di più al territorio e ad incrementare la nostra capacità di autofinanziamento come segno di buona pratica. Risultati che sono il frutto più evidente dell’impegno e del lavoro quotidiano di tutti i dipendenti e collaboratori della Fondazione che stanno condividendo il progetto di rilancio e hanno contribuito in maniera determinante al raggiungimento di questi risultati».

Apprezzamento anche da parte del sindaco Leoluca Orlando, presidente della Fondazione: «Il Teatro Massimo si conferma una ottima impresa culturale. Un’impresa, con i conti in attivo e in costante miglioramento, in grado di programmare e attuare investimenti con una grande attenzione alla qualità dei rapporti con i lavoratori e alla soddisfazione degli appassionati utenti. Una impresa culturale, che pone al centro appunto la qualità di una offerta di musica, lirica e spettacoli sempre di altissimo livello, che fanno dialogare Palermo col mondo e promuovono nel mondo l’eccellenza culturale di Palermo».