L’addio di Enrico Ruggeri e J-Ax alla Siae, con relativo passaggio a Soundreef, potrebbe rappresentare l’inizio di una battaglia legale, visto che secondo il Direttore generale della Siae, Gaetano Bladini, Soundreef “opera illegittimamente nel nostro Paese in cui l’attività di intermediazione del diritto d’autore è consentita alle organizzazioni – come Siae – senza scopo di lucro e gestite dai propri associati”. In attesa di sviluppi Bladini è stato protagonista di un’iniziativa benefica all’Ospedale di Sanremo: insieme a Zibba ha infatti consegnato dei regali ai bambini ricoverati nel reparto di pediatria, cui erano stati rubati, il 22 dicembre scorso, i regali di Natale. Come riporta sanremonews.it, Sergio Vallarino, ovvero Zibba, ha portato giochi e tablet caricati con contenuti audiovisivi. La Siae, del resto, è impegnato anche a fianco di alcuni ospedali pediatrici, non solo con la donazione di tablet e giochi per bambini, ma anche con l’acquisto di strumentazioni per la diagnosi precoce della sordità infantile oppure con l’organizzazione di eventi per giovani artisti negli ospedali.
GLI ARTISTI PASSATI A SOUNDREEF
Enrico Ruggeri e J-Ax non sono gli unici ad aver scelto di passare dalla Siae a Soundreef, i due infatti raggiungo Fedez e anche un altro folto gruppo di artisti italiani che ha preso questa decisione. Prima di loro ci avevano già pensato il recordman di visualizzazioni sui social Fabio Rovazzi e il cantautore partenopeo Gigi D’Alessio alzando anche loro un polverone. Tra i primi però a passare alla Soundreef c’è sicujramente Adriano Bono ex membro di Radici nel Cemento che ha raccontato, come riportato da Economyup.it: “Sono ancora iscritto alla Siae perché ho venti anni di attività, ma la startup gestisce i diritti dei miei live. E presto le farò gestire tutto. Questo perché ha un miglior sistema di ripartizione, trasparenza e anche velocità nei pagamenti”. Inoltre nell’articolo pubblicato proprio da EconomyUp.it viene sottolineato come si stiano informando in merito a un possibile passaggio artisti del calibro di Raffaella Carrà, Ligabue, Elio e Rocco Hunt. Che stia davvero cambiando qualcosa? (agg. di Matteo Fantozzi)
COMMENTI DURI: “SCELTA INCOMPRENSIBILE”
È la giornata degli addii e delle dimissioni in casa Siae: dopo la “bomba” del passaggio di Ruggeri a Soundreef lo segue a ruota J-Ax che torna cosi con il socio-amico Fedez nella stessa azienda che ne cura i diritti e i marchi d’autore. L’accordo tra gli artisti e la società fondata da Davide D’Atri è operativo dal primo gennaio di quest’anno: a darne l’avviso la stessa Siae questa mattina in una nota dove comunica che «anche J-Ax dopo Enrico Ruggeri ha rassegnato le dimissioni dalla Società». Non si fa attendere poi il commento della Società Italiana Autori Editori che dopo due addii così importanti, in scia a quelli di Fedez e Gigi D’Alessio, prova a reagire: «Siamo noi a ringraziare il Maestro Ruggeri che per tantissimi anni è stato nostro associato e che nel 2016 è stato tra i primi mille firmatari della Lettera SIAE in Difesa del Diritto d’Autore. Proprio perché abbiamo avuto occasione di conoscere la sensibilità di Enrico Ruggeri nelle battaglie a tutela del diritto d’autore, la sua scelta ci risulta francamente incomprensibile». spiega il Direttor Generale di Siae, Gaetano Blandini. Attacca poi duramente la Soundreef affermando su base della normativa vigente, «una società che opera illegittimamente nel nostro Paese in cui l’attività di intermediazione del diritto d’autore è consentita alle organizzazioni – come SIAE – senza scopo di lucro e gestite dai propri associati. SIAE era e resterà la casa degli autori e degli editori e le sue porte erano e resteranno aperte per Enrico Ruggeri e per tutti gli autori, che siano o meno di successo, già famosi o sconosciuti».
RUGGIERI LASCIA LA SIAE
“Si può dare di più”: è con questo “sentimento” che Enrico Ruggeri dopo tanti anni lascia la Siae per provare una sfida diversa e invertire la rotta della musica italiana che vede la Siae praticamente unica fonte di protezione e gestione dei diritti musicali. Se ne va a Soundreef, come già prima di lui Fedez, Rovazzi, Gigi D’Alessio, Nesli e Maurizio Fabrizio: una scelta coraggiosa e che segna una nuova “crepa” e scollamento tra i big della musica italiana e la Siae. A pochi giorni dal suo ritorno a Sanremo con i Decibel, il cantautore ha deciso di unirsi a Soundreef spiegandolo con poche e decise parole: «ho trovato entusiasmo, combattiva attitudine alla sfida e voglia di comunicare progetti, qualità che da sempre cerco nelle persone con le quali lavoro. Non un ‘ente’, ma un gruppo di persone con un volto e una voce. Ecco perché ho deciso di intraprendere con loro un percorso comune. Ringrazio la Siae per gli anni trascorsi assieme e inizio una nuova avventura, con l’intento (che sono certo sia comune a tutti…) di tutelare il diritto d’autore, importantissima battaglia culturale». La Società Italiana Autori Editori ancora non ha commentato ma di certo non avrà gradito a pochi giorni dal Festival di Sanremo che uno dei suoi protagonisti compia un passaggio di casacca così clamoroso all’interno del panorama nostrano.
“UN ONORE AVERE RUGGERI CON NOI”
«L’arrivo di Enrico Ruggeri è un grande onore per tutti noi. Lavorare con il suo repertorio ci rende contenti e orgogliosi del percorso fatto e conferma i progressi della nostra azienda»: a parlare è Davide D’Atri, fondatore e presidente della società Soundreef che dal 2016 ha affacciato il mercato italiano attraendo diversi artisti, primo tra tutti Fedez. «Non voglio demonizzare la Siae – dice – ma ci sono problematiche difficili da superare e Soundreef è un’alternativa fresca. Mi dà alternative trasparenti. In Siae invece quattro dipendenti su dieci sono legati da parentele politiche e clientelari», spiegava Federico Lucia in arte Fedez nel 2016 quando decise di passare all’alternativa, all’epoca, di nicchia. «Le iscrizioni a Soundreef sono continuate in maniera esponenziale durante tutto il 2017 da un punto di vista quantitativo ma anche qualitativo come dimostra l’iscrizione di un grandissimo artista come Enrico Ruggeri», parla invece l’amministratore delegato di Soundreef, Francesco Danieli dopo il passaggio dal 1 gennaio 2018 del cantante di “Mistero” e “Contessa” con la loro società. Nello statuto della società antagonista di Siae, si legge fin dalla sua fondazione: «Soundreef nasce con l’idea che dal punto di vista tecnico è assolutamente possibile ripartire sempre e in (quasi) qualsiasi contesto il 100% delle utilizzazioni in maniera analitica. Non servono regole strane, non servono criteri statistici, non servono ripartizioni per forfait. Ciò che viene suonato deve essere pagato. Questo è il cappello principale. Mentre invece nelle collecting societies di tutto il mondo si usano ampiamente dei sistemi di ripartizione statistica, o a campionamento, o forfaittari».