Si sa che tra padre e figlio la relazione non era delle migliori. Nel periodo in cui Cristiano e Fabrizio De André hanno vissuto insieme, con la prima moglie e madre, il noto cantautore faceva abusi di alcolici e spesso il figlio ne era vittima. Dice Cristiano nella sua autobiografia che una volta il padre buttò giù la porta con un’ascia e lui rispose con un pugno. Il rapporto fra i due si è ricostituito, in parte, quando De André si è trasferito in Sardegna con la nuova compagna Dori. Poi, nel suo ultimo tour prima di morire, Fabrizio De André nominò il figlio direttore artistico della band che lo accompagnava. Ne parla, in una intervista pubblicata oggi sulla Corriere della Sera, lo stesso Cristiano: “Peccato che con me fosse sempre severo e distante. Ricordo due soli entusiasmi: quando a 6 anni pescai un dentice enorme e quando a Sanremo cantai Dietro la porta. Furono le uniche due volte in cui mi abbracciò e disse che era orgoglioso di me. Non è stato facile crescere con lui, i figli d’arte crescono con un padre ingombrante, io sono cresciuto con un mito”.
IL PROBLEMA DELL’ALCOL
Si pensa che dietro ai problemi di alcolismo dello stesso Cristiano, fortunatamente sembra oggi superati, e le violente risse per cui è stato arrestato diverse volte, ci sia proprio questa problematica, la mancanza di affetto paterno: “Ci siamo divertiti negli ultimi anni, ho capito di avere un padre. Ci eravamo finalmente avvicinati, quando pensavo fosse arrivato il momento di essere padre e figlio fino in fondo, lui se n’è andato”. Nella sua autobiografia, Cristiano De André racconta di aver sentito con Dori Grezzi l’odore dell’artista dopo che era morto: “Non ho il minimo dubbio, l’odore di un padre si riconosce tra mille. Forse voleva dirmi che non era ancora pronto per andarsene del tutto. Anarchico fino infondo quasi da dire a Dio, va bene hai vinto tu, ma almeno decidi io quando salire all’ultimo piano”. Non lo sogna mai, dice, però gli parla tutti i giorni ogni volta che ha dubbi o problemi.