Mogol riporta in vita La Capinera che sarà protagonista al Bellini dal 9 al 18 dicembre con le musiche di Gianni Bella e la regia di Dante Ferretti. L’obiettivo è quello di portare sul palcoscenico qualcosa di importante che possa essere utile anche per istruire i giovani. La convinzione è quella che il linguaggio dell’opera e il teatro lirico siano ancora più che vivi. Il Presidente Roberto Grossi e il direttore artistico Francesco Nicolosi sono pronti ad abbracciare al teatro di Catania quello che si può definire un “melodramma moderno”. Questo è liberamente tratto dal romanzo epistolare “Storia di una capinera” di Giovanni Verga e racconta la storia di una giovane che si troverà costretta a diventare novizia per entrare in clausura a Catania. Questa storia d’altri tempi vive nella metà dell’ottocento e riporta alla luce sapori di un mondo che non c’è più con la voglia di mostrare anche ai più giovani qualcosa come la musica lirica che nell’epoca della digitalizzazione sembrava completamente nascosto e sepolto, quasi dimenticato.
La Capinera di Mogol: tutti gli adattamenti
Gianni Bella e Mogol tornano braccio a braccio per portare in scena La Capinera al Teatro Bellini di Catania. È lo stesso Mogol a svelare: “Sono stato letteralmente investito dalla Capinera di Verga”. L’opera lirica infatti è tratta dal romanzo epistolare dello scrittore siciliano maestro del Verismo. Uscito nel 1871, apparve come prima pubblicazione all’interno della rivista di moda La ricamatrice per poi successivamente essere trasposto in un volume unico che raccoglieva tutti i suoi capitoli. L’opera lirica ha subito anche numerosi adattamenti cinematografici che hanno portato sul grande schermo la storia. Nel 1917 per il muto Giuseppe Sterni girò un film dal titolo La storia di una capinera. Con lo stesso identico titolo uscì nel 1943 un film di Gennaro Righelli. L’opera più famosa però è stata diretta dal maestro Franco Zeffirelli nel 1993 anche se nel titolo ha deciso di togliere l’articolo determinativo “La” trasformandolo in “Storia di una capinera”.