C’è una canzone natalizia, probabilmente la più famosa di tutte, che quest’anno compie 200 anni. La vigilia di Natale del 1818, nella chiesa di San Nicola a Oberndorf vicino a Salisburgo, fu cantata per la prima volta “Stille Nacht” (nota come “Silent Night”).

Le parole di “Silent Night” furono opera del reverendo Joseph Mohr, un giovane prete di Oberndorf. Le scrisse nel 1816 come una riflessione sulla pace dopo un’estate di violenze a Salisburgo. La vigilia di Natale, due anni dopo, chiese al suo amico Franz Xaver Gruber, insegnante di scuola nella vicina città di Arnsdorf e anche organista di Oberndorf, di mettere le sue parole in musica. Insieme quella sera alla Messa della vigilia di Natale, i due eseguono “Silent Night” per i fedeli riuniti, Mohr cantava e Gruber suonava la chitarra, poiché l’organo della chiesa non funzionava. “Silent Night” fu immediatamente una sensazione di bellezza infinita.



La storia dell’origine del canto natalizio dopo quella notte andò persa per un paio di decenni, anche se i coristi tirolesi l’avevano rappresentata in tutta Europa. A Berlino, alcune persone cercarono di rintracciarne la sua origine. Nel 1854, la Royal Hofkapelle (orchestra di corte) di Berlino contattò l’Arcivescovo di San Pietro a Salisburgo per sapere chi fosse il compositore del canto natalizio. Si pensava che il compositore potesse essere Johann Michael Haydn (1737-1806), fratello minore di Joseph Haydn. Felix Gruber, il figlio di Franz Xaver Gruber, era un giovane corista a San Pietro e chiese a suo padre se sapesse chi fosse. In questo modo Franz Xaver Gruber è diventato consapevole dell’importanza del canto, e scrisse una dichiarazione a riguardo, “Autentica origine della composizione del canto natalizio ‘Silent Night”, e la inviò a Berlino.



Il museo Stille Nacht a Hallein, vicino a Salisburgo, nella casa in cui visse per 28 anni Franz Xaver Gruber, conserva due bozze di questa lettera, documentando così anche la nascita del canto a Salisburgo.

Il canto è stato tradotto in circa 300 lingue. La prima traduzione inglese apparve a New York nel 1851.

Il 29 settembre 2018, mostre commemorative sul canto hanno aperto a Salisburgo e in otto città vicine. La mostra nel Museo di Salisburgo riunisce documenti e reperti relativi al canto.

La prima sala, la Sala di Natale, mostra come l’Avvento e il Natale sono stati celebrati nella zona. La successiva è una sala con dischi in metallo, 78 giri e la registrazione della canzone della Decca di Bing Crosby, così come le versioni di Mahalia Jackson e della Trapp Family Singers. Una guida al museo spiega che la registrazione di Bing Crosby è stata la canzone più venduta di tutti i tempi dalla sua uscita nel 1948 fino al 1997, quando l’omaggio di “Candle in the Wind” di Elton John alla Principessa Diana l’ha superata.



Un’altra stanza mostra la storia della canzone nei film; tra questi c’è “Das Unsterbliche Lied” (“La canzone immortale”) del 1934; “The Legend of Silent Night” del 1968; “Buon Natale” del 2005; e “Stille Nacht” del 2012.

Il canto venne usato per rafforzare lo spirito dei soldati che si riunivano per una breve pausa di Natale durante la Grande guerra. Nel 1941, Franklin D. Roosevelt e Winston Churchill si fermarono sul balcone della Casa Bianca e si unirono alla folla riunita davanti a loro per cantarla tutti insieme.

La mostra di Salisburgo mostra anche come la canzone fosse usata per scopi commerciali e di propaganda. Una resa raccapricciante ha cambiato le parole “Stille Nacht, Heilige Nacht, Alles ruht, Einer wacht” (“Notte silenziosa, notte santa, tutto è calmo, uno è sveglio”) aggiungendo che questa persona è “Adolph Hitler”. I prodotti commerciali di quest’anno includono una confezione da sei bottiglie di birra con ognuno dei sei versi del canto per ogni bottiglia. C’è anche una bevanda fortemente alcolica battezzata “Stille Nacht” con la scritta “sentirsi bene”.

Nonostante questo, la canzone rimane sempre il momento più toccante ed emozionante della notte di Natale, con la sua melodia rassicurante e quelle parole gentili: “Dormi nella pace celeste”.